Sutri (VT): cosa vedere in uno dei “borghi più belli d’Italia”, storia e guida turistica

Nell’estate 2021, tornando dai campi di lavanda di questo splendido agriturismo, dal finestrino mi sono imbattuta in uno sperone tufaceo con nicchie scavate nella roccia:

“Oddio, ma che posto assurdo è questo? Maps dice Sutri? Dobbiamo tornarci!”

Nell’inverno 2022, la Regione Lazio mi invita a testare queste nuove outdoor experience; e indovinate cosa compare tra tante bellissime proposte? Sutri!

Non potevo certo rifiutare.Sutri chiesa della Madonna del Monte

Lazio Experience (Taste & Travel) è un’associazione gestita da professionisti del turismo culturale, gastronomico e sportivo.

La loro specialità è la zona di Bracciano e della bassa Tuscia, aree della provincia di Roma e Viterbo.

A guidarci dal punto di vista storico-artistico è stata la collega Aurelia Di Simone (anche lei guida abilitata) che ci ha dato preziose informazioni sull’antico borgo di Sutri, che ora vi racconto a 360 gradi.

Con Taste & Travel ho visitato anche la “Piccola Islanda del Lazio” – Caldara di Manziana ♡ – e fatto turismo esperienziale sul Lago di Bracciano, con tanto di pernotto.

INDICE

 Sutri: dove si trova e mappa
 La donazione di Sutri e altre storie
 Cosa vedere a Sutri: dagli Etruschi a…Sgarbi
Parco archeologico di Sutri: anfiteatro, mitreo e necropoli
Villa Savorelli & dintorni: Madonna del Monte e Sacro Bosco
Borgo di Sutri, centro storico: museo Döbbing e cripta carolingia
Gli eventi di Sutri (Viterbo)
   Sutri (VT): cosa fare nei dintorni 
Hotel a Sutri
 Come arrivare a Sutri da Roma

Sutri: dove si trova e mappa

Sutri (VT) è un antico borgo nella bassa Tuscia a circa 35 km da Viterbo e 50 km da Roma, tra i monti Sabatini e i monti Cimini.
Sorge su un rilievo di tufo a 290 metri di altitudine ed è popolato da circa 6500 sutrini; ebbene sì, è così che si chiamano gli abitanti!

Perché è famosa Sutri? Curiosità in ordine cronologico

L’Antichissima Città di Sutri

Sutri è denominata “Antichissima Città”, non solo perché le sue origini risalgono forse all’età del bronzo, ma anche perché è stata abitata senza sosta.

La leggenda vuole che sia stata fondata da Saturno, che per questo motivo appare sullo stemma del Comune di Sutri, raffigurato a cavallo con le spighe di grano in mano.

Antico borgo di Sutri

Il suo primo periodo di fioritura si ebbe con gli Etruschi, che la fecero diventare un centro agricolo e commerciale. Si pensa quindi che Sutri sia un nome etrusco, ma non sappiamo cosa significhi.

Sutri Romana: “Ire Sutrium”

Come “Porta dell’Etruria”, Sutri fu conquistata definitivamente dai Romani a inizio IV sec. a.C. dopo la caduta di Veio. L’impresa fu così rapida che l’espressione “Ire Sutrium” (andare a Sutri) divenne l’equivalente di un “vado e torno“.

Tutto ciò che hanno lasciato gli Etruschi prima – e i Romani poi – è nella sezione “cosa vedere a Sutri!

La donazione di Sutri

Tra il V e l’VIII secolo Sutri fu coinvolta nelle lotte tra Longobardi e Bizantini, fino al 728, quando Liutprando – re dei Longobardi – offrì Sutri e i suoi dintorni a Papa Gregorio II.
Ma cosa rappresenta la donazione di Sutri?
Sutri costituì il primo nucleo dello Stato Pontificio e la sua donazione viene considerata l’inizio del potere temporale della Chiesa, che durò fino al 1870.

Donazione di Sutri

La (falsa) donazione di Costantino

Sutri oggi: personaggi famosi

Dal 2018 Sutri è nota pure per il suo Sindaco (Sgarbi), che nel bene o nel male riesce sempre a far parlare di sé e che cura personalmente il Museo Döbbing nell’antico borgo.
Dal 2022, la cittadina è inoltre associata alla figura di David Sassoli, giornalista e politico che aveva casa qui e che ora riposa nel cimitero locale.

Cosa vedere a Sutri: itinerario dagli Etruschi a oggi

 

Il nostro itinerario di un giorno a Sutri è stato strutturato così:

  • Anfiteatro
  • Mitreo (dove non si può stare più di 10 minuti)
  • Area di Villa Savorelli, dove abbiamo fatto un pic-nic con il pranzo al sacco fornitoci da Lazio Experience-Taste & Travel.

Il loro partner in questo caso era “L’Isola dei Formaggi” di Bracciano: sono stati così gentili da offrirmi anche un ottimo pasto vegetariano, del caciofiore con caglio vegetale e pane senza glutine!

  • Necropoli etrusco-romana
  • Antico borgo di Sutri, dove abbiamo visitato la Cattedrale e il Museo Doebbing.

Parco archeologico di Sutri: Anfiteatro, Mitreo e Necropoli

Il Parco archeologico di Sutri, con i suoi 7 ettari, è il più piccolo della Regione Lazio. È anche uno dei pochi in cui i cani sono ammessi!*

*Fatta eccezione per gli ingressi al chiuso: il mitreo non è dog-friendly.

Anfiteatro di Sutri
Mitreo e chiesa della Madonna del Parto
Necropoli etrusco-romana

Qui orari e prezzi aggiornati. Il biglietto include anche l’accesso ai giardini di Villa Savorelli, di cui scrivo sotto.

Anfiteatro di Sutri

L’Anfiteatro di Sutri è la prima cosa da vedere, non solo per rilevanza, ma anche perché è qui davanti che si fa il biglietto per l’area archeologica.

Questa struttura poteva ospitare 7000 spettatori (circa 1/10 rispetto al Colosseo) divisi per ceto sociale: le persone che contavano meno stavano più in alto, lontane dall’arena, che non era altro che un ellisse in terra battuta ottenuto scavando l’anfiteatro nel tufo.Anfiteatro Sutri (vt)

Qui il corridoio di servizio aveva la funzione dei sotterranei del Colosseo, dove belve e gladiatori erano pronti a entrare in scena.

L’idea di scavare un anfiteatro nel tufo verso la prima età imperiale (tra I sec. a.C. a I d.C.) è un voluto richiamo all’antica tradizione etrusca rupestre della Tuscia.

Questo anfiteatro è un unicum, in quanto al mondo ne esiste solo un altro completamente scavato nella roccia: quello di Leptis Magna in Libia. In Italia abbiamo anche gli anfiteatri rupestri di Cagliari e Siracusa, ma sono solo parzialmente scavati.

sutri cosa vedere

L’anfiteatro di Sutri venne riportato alla luce a partire da metà ‘800 dai Savorelli, proprietari del terreno e dell’omonima Villa soprastante. Da lassù – nei pressi del Sacro Bosco – si gode una fantastica vista su questa imperdibile attrazione di Sutri.

Mitreo di Sutri (Chiesa della Madonna del Parto)

Si tratta di un complesso unito alla Necropoli di Sutri (di cui sotto), infatti nasce come tomba etrusca. La sua conformazione a grotta si presta perfettamente per ricavare qui un mitreo nel III secolo d.C., ma tra XII e XIII secolo muterà ancora funzione diventando una chiesa rupestre: la chiesa della Madonna del Parto.

La continuità tra il mitreo di Sutri e la successiva chiesa è molto evidente, così come lo è quella tra il culto di Mitra e il Cristianesimo. Per fare l’esempio più comune, anche Mitra è nato in una grotta il 25 dicembre da una vergine, ma non divaghiamo.

Mitreo Sutri cosa vedere

Nel caso di questa struttura, che prima era riservata a un culto per pochi iniziati e poi diventa luogo di preghiera aperto a tutti, la figura di Mitra viene sostituita – non a caso – con quella di S. Michele sul Gargano.

Perché proprio S.Michele?

Perché anche lui, come Mitra, ha a che fare con un toro, solo che ne impedisce miracolosamente l’uccisione. Questa è una delle tematiche degli affreschi della chiesa rupestre: questa ed altre opere d’arte del mitreo sono raccontate qui, in modo semplice e chiaro.

Per quanto riguarda l’architettura, oggi abbiamo una chiesa a tre navate scavata nel tufo: la navata centrale corrispondeva quasi sicuramente al mitreo, con ai lati le sedute per i pochi eletti e una cavità per raccogliere il sangue del toro sacrificato nelle cerimonie di iniziazione. Dove c’è l’altare, vi era la rappresentazione di Mitra intento appunto ad uccidere il toro.

Oggi al suo posto c’è l’affresco raffigurante la Madonna del Parto che dà il nome alla chiesa.

Necropoli di Sutri: da vedere assolutamente!

Paradossalmente, sull’attrazione di Sutri che mi è piaciuta di più ho meno da scrivere.

Questa necropoli rupestre fu scavata dagli etruschi per delle sepolture a inumazione, ma venne poi rimodellata dai romani per accogliere urne cinerarie. Ci sono 64 tombe che si snodano sulla via Cassia per 180 metri.

Ciò che vediamo, probabilmente risale al I sec. a.C. e pare che la necropoli di Sutri sia stata utilizzata fino al III-IV sec. d.C..
Antico borgo di Sutri
È difficile stabilire la datazione esatta in quanto fu spoliata a partire dal Medioevo e alcuni arcosoli (sepolcri arcati) furono persino usati come rifugi e stalle.

Villa Savorelli e gli splendidi dintorni 

Villa Savorelli è posta su un alto sperone di tufo che guarda Sutri dall’alto.

Si tratta di una villa di origine medievale appartenuta a diverse famiglie nobili, di cui vale la pena citarne due: i fiorentini Altoviti, a cui fu donata dal Papa Clemente VII nel ‘500 (e di cui è ancora leggibile lo stemma con lupo in facciata) e i conti Savorelli di Forlì, da cui prende il nome attuale e che la occuparono dal XVIII secolo al 1944.

Sutri Villa Savorelli

Durante la II guerra mondiale, infatti, la Villa fu incendiata dalle truppe tedesche in ritirata. Seguirono importanti lavori di restauro a cui partecipò anche Giorgio De Chirico, che curò il colore della facciata.

Villa Savorelli è impreziosita da un bellissimo esempio di giardino all’italiana, quindi con motivi geometrici e piante sempreverdi: ci sono siepi di alloro ed esemplari di bosso centenari.

Chiesa Madonna del Monte

Commissionata nel XVIII sec. dalla famiglia Papazzurri (tra le vecchie proprietarie di Villa Savorelli) a Sebastiano Cipriani, che per la facciata si ispirò fortemente a Borromini. Per costruirla ebbero il benestare del vescovo, a patto che il luogo di culto fosse accessibile al popolo.Sutri chiesa della Madonna del Monte

Il Bosco Sacro 

Anche qui, come a Nemi, c’è un bosco sacro, forse a Diana. I lecci rappresentano le colonne del tempio e l’oscurità che creano rimanda quella della cella con la statua della divinità. Un’ombra misterica che custodisce segreti.

Il bosco è il primo tempio e forse anche l’ultimo

Dal 1987 la Villa e i dintorni (chiesa della Madonna del Monte e terreni adiacenti) appartengono al comune di Sutri.

Sutri, centro storico: la città dei vivi, la Cattedrale e il museo Döbbing

Comune di Sutri_Cosa vedere

Ai tempi degli etruschi, la necropoli di cui ho scritto prima era la città dei morti, mentre il borgo di Sutri che vediamo oggi era già quello dei vivi.

Ci sono ancora tracce di mura etrusche in quelle medioevali, di cui comunque rimane molto poco, visto che furono distrutte negli anni ’30 per la nuova viabilità: una testimonianza interessante e fotogenica è Porta Franceta (o Porta Vecchia), alla quale giungevano i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.

Come detto all’inizio, ho visitato l’antico borgo di Sutri come ospite di Lazio Experience, quindi non ho vagato da sola alla ricerca di location fotografiche.
Quando tornerò, sicuramente io e la mia Nikon immortaleremo anche questo antico lavatoio a Piazza dell’Assemblea e la Torre degli Arraggiati!

Con la guida ci siamo invece soffermati su queste attrazioni:

La Concattedrale di S.Maria Assunta e la sua antica cripta

Si chiama Concattedrale invece di Cattedrale perché la diocesi di Sutri è unita con quella di Nepi.

Gli aspetti interessanti di questa chiesa di Sutri sono il pavimento del XIII sec. (realizzato dalla scuola dei fratelli Cosmati con pregiati marmi di riuso) e la cripta risalente all’VIII sec.

Purtroppo non funzionava l’illuminazione nemmeno inserendo le monete, quindi l’abbiamo vista a fatica con la luce del telefono. Nonostante i mezzi di fortuna, devo dire che i capitelli meritano la visita, anche perché sono tutti diversi l’uno dall’altro!
Qui un’immagine delle volte a crociera in tufo, sorrette da queste meravigliose colonne.

Museo Döbbing (curato da Sgarbi, sindaco di Sutri)

Il museo prende il nome da Monsignor Doebbing, che fu eletto vescovo di Nepi e Sutri nel 1900.

Questo palazzo in stile neogotico è stato infatti sede episcopale fino al 1986 e, dopo anni di abbandono, grazie all’architetto Romano Adolini e ai finanziamenti della Regione Lazio, dal 2018 è diventato uno spazio espositivo.

Il 2018 è anche l’anno in cui Vittorio Sgarbi diventa sindaco del comune di Sutri: sarà lui, infatti, a curare le esposizioni del museo Döbbing, che sono sia temporanee che permanenti.

Sutri da vedere - Museo Doebbing

Dalla mostra temporanea “Èthos: Keramikos 2022”

La collezione permanente del museo di Palazzo Döbbing è suddivisa in aree tematiche: c’è la sezione dedicata all’arte antica, dove il pezzo forte è l’Èfebo del I secolo d.C., una sezione a tema arte sacra, con manufatti provenienti dalla Cattedrale di Sutri, e la galleria d’arte con opere legate alla Diocesi di Civita Castellana, tra le quali spicca la “Sacra Famiglia” di Antoniazzo Romano.

Sul sito ufficiale ci sono orari e costi. Per risparmiare, conviene il biglietto integrato con il Parco Archeologico di Sutri.

Più che le opere, ho apprezzato questo museo per l’architettura e per gli allestimenti impeccabili.

Eventi a Sutri (VT)

Sutri_Cosa vedere

Piazza del Comune a Carnevale – borgo di Sutri

  • Il Carnevale Sutrino è sicuramente un evento da non perdere. Ecco il video del 2020! Nel 2022 non abbiamo visto neanche un carro perché purtroppo hanno annullato l’evento per COVID.
  • Mercatantia, ultime due settimane di luglio. Si tratta di una festa medioevale con duelli, spettacoli e rievocazioni storiche. Dove, se non all’anfiteatro?
  • Sagra del Fagiolo di Sutri. Una delle prime due domeniche di settembre c’è la Sagra del Fagiolo – detto “della Regina” – apprezzato sia per il suo sapore che per la sua digeribilità. Altri prodotti tipici locali sono i funghi porcini e i vini.
  • Festa patronale, che ricade intorno al 16 settembre, giorno del martirio della patrona, Santa Dolcissima. Oltre alla fiaccolata con la statua in legno e argento della Santa (attribuita alla scuola del Bernini), organizzano uno spettacolo pirotecnico all’interno dell’anfiteatro di Sutri, che per l’occasione si riempie di luci suggestive.
  • Beethoven Festival (dal 2001). Una rassegna per gli amanti della musica immortale, che solitamente ha luogo ad ottobre. Ecco il sito.

Sutri: cosa vedere con qualche giorno in più

Sutri e dintorni

Sutri è costeggiata dall’ultimo tratto della via Francigena ed è vicinissima al Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano, già questo basterebbe per rimanerci.

Il Lago di Bracciano è bandiera blu: qui si può fare windsurf nelle maniere più creative ed esperienziali possibili!

Noi abbiamo fatto il Windsurf Resilient Training, che è stato davvero divertente e illuminante.
Più dettagli cliccando sul post Facebook qui sotto:

Tutte le proposte di Lazio Experience sono in quest’area: vanno da trekking naturalistici – come le cascate di Monte Gelato e Caldara di Manziana – a visite culturali come Palazzo Farnese a Caprarola.

Cascate_Monte_Gelato_Calcata_Mazzano Romano

Vi consiglio anche di fare un’esperienza di falconeria a Trevignano Romano, che vorrei tanto replicare: in questo caso, dovete contattare I Falchi di Rocca Romana.
Trevignano romano_Falchii_dintorni di Sutri

Hotel a Sutri e dintorni: dove dormire

Questi sono i migliori hotel di Sutri (ma anche bnb/case-vacanza), tutti con cancellazione gratuita.

Un’altra idea potrebbe essere quella di dormire nei pressi dello splendido lago di Bracciano in modo da passare un paio di giorni di completo relax e approfittarne anche per fare le esperienze di cui sopra. Questo casale con sauna è un’ottima idea per coccolarsi ed è in posizione strategica! 

Se siete amanti delle fioriture, consiglio di prenotare il prima possibile un pernotto tra fine giugno e inizio luglio in questo stupendo agriturismo a mezz’ora da Sutri.

Dove dormire dintorni di Viterbo

Chissà quanto è intenso il profumo per lui!

Qui si può ammirare la fioritura della lavanda in tutto il suo splendore e mangiare anche un’ottima torta alla lavanda sotto agli ulivi (o a bordo piscina).

Se invece volete visitare Sutri come gita in giornata da Roma (e non vivete a Roma), vi ricordo che c’è il nostro bnb “Unexpected Rome” in pieno centro!

Come arrivare a Sutri da Roma 

Sutri cosa vedere

In macchina

Si può arrivare a Sutri in auto da Roma percorrendo la via Cassia, con l’uscita del GRA Cassia Bis/Veientana. Da Roma centro ci vuole un’ora scarsa: dalla nostra casa e bnb nel cuore di Roma sono 53 km!

Dove parcheggiare a Sutri?

È un’ottima idea lasciare l’auto al parcheggio davanti l’anfiteatro, vicino alla biglietteria per l’area archeologica.

Raggiungere Sutri in bus

Da Roma si può prendere il bus Co.Tra.L. da Saxa Rubra che impiega un’ora, ma passa ogni 30 minuti. Potrebbe convenire solo a chi abita nell’estremo Nord di Roma. Qui i dettagli.

A Sutri in treno

Purtroppo la stazione più vicina (Capranica-Sutri) è a circa 6 km ed è collegata all’antico borgo solo con qualche episodico autobus Co.Tra.L.

Ricapitolando: Sutri non potete perdervela, ancora meglio se con Lazio Experience – Taste & Travel, magari mentre sorseggiate l’ippocrasso. Sì, per farci immergere ancora in più nel luogo, ci hanno anche portato un vino medioevale!

Valeria

Se siete alla ricerca di altre escursioni nel centro Italia, vi consiglio anche il Lago del Turano a Castel di Tora nel Lazio, Pescasseroli e Peltuinum in Abruzzo e il Giardino dei Tarocchi in Toscana. Sempre tra Lazio e Abruzzo, d’inverno si può partecipare ad un’esperienza unica: la realizzazione di un igloo eschimese sugli Appennini!

Se vivete a Roma – o volete visitarla – qui ci sono ulteriori spunti: