- Giardino dei Tarocchi, Capalbio: storia e architettura
- Visitare il Parco dei Tarocchi: orari, prezzi e come arrivare
- Capalbio: dove dormire, dove mangiare e cosa vedere
In un’ora e mezza, meno di quanto ci voglia a raggiungere Roma centro da Roma Nord, ci ritroviamo immersi nella natura nel silenzio più assoluto.
I gestori del nostro agriturismo ci sanno fare e ci preparano un’accoglienza fantastica: cantucci e vin santo davanti alla campagna toscana.
Guida al Giardino dei Tarocchi di Capalbio: storia e architettura
In questo parco sono rappresentati i ventidue arcani dei tarocchi in un perfetto connubio tra scultura e architettura, utilizzando ceramica, cemento e acciaio, in un gioco perfetto di specchi, cromatismi e zampilli d’acqua.
Già da lontano si vedono alcune delle sculture dell’artista Niki de Saint Phalle sbucare dal verde: un impatto onirico.
L’esperienza vera e propria inizia dal portale di Mario Botta, un architetto che non lascia nulla al caso: la sua opera semplice e rigorosa si contrappone volutamente alla creatività e al cromatismo sfrenato delle sculture e l’entrata ha una bucatura circolare proprio per suggerire l’ingresso in un’altra dimensione.
Coloro che traggono guadagno organizzando questo genere di visite in massa non entreranno mai nel Giardino […]. Noi non continueremo a dissacrare l’arte, ma la mostreremo come deve essere presentata. L’Italia è sempre stata uno dei miei grandi amori, e desidero contribuire con l’esempio, alla conservazione dei suoi innumerevoli tesori artistici e della sua eredità culturale. Il mio Giardino è un posto metafisico e di meditazione. Un posto lontano dalla folla e dall’incalzare del tempo, dove è possibile assaporare le sue tante bellezze e i significati esoterici delle sculture. Un posto che faccia gioire con gli occhi e con il cuore.(Niki de Saint Phalle, 20 Nov 1997)
Sul pavimento notiamo scritte in più lingue, ideogrammi asiatici, e numeri: per qualche strano motivo nella sequenza manca il quattordici.
L’imperatore è quello che offre più percorsi labirintici e scorci creativi, è l’opera più complessa architettonicamente ed è un vero omaggio a Gaudì.
A proposito di giardini scultorei: non perdetevi il Parco Vigeland di Oslo!
Alcune delle sculture si possono vivere da dentro e perfino abitare. Niki dedica all’Imperatrice la statua più grande e la trasforma nella sua casa-atelier.
“Nel seno sinistro colloca la sua camera, nel seno destro, la cucina, in mezzo, nel ventre, la sala da pranzo e per diversi anni vi conduce un’esistenza spartana e isolata. (…) Il manto in mosaico blu è un omaggio al cielo dipinto da Giotto sul soffitto della Basilica di Assisi.”
All’interno le stanze sono realizzate in maniera unica: una cucina definita da una nicchia di specchi, una matrimoniale su una doppia altezza, dalla cui balaustra forata è possibile guardare sotto al letto, un bagno la cui doccia rossa e blu è a forma di serpente.
“Niki de Saint Phalle era atea, cosa che non le impedì di trascorrere la vita a parlare con Dio. Un Dio che la ricompensò con il dono della creazione, una possibilità senza pari d’immaginazione, l’invenzione di mondi. L’hanno chiamata fabbricatrice di sogni.” (L.Testoni)
Quali sono stati i suoi modelli?
Parc Guell, dove l’artista ha avuto la folgorazione per il suo progetto ciclopico, e il Parco dei Mostri di Bomarzo, evidente in tutti i riferimenti macabri: nel tarocco della Morte, in quello del Diavolo, e nella Torre di Babele.
C’è inoltre un riferimento a Mondrian nel pattern bianco, rosso giallo e blu della scultura de “Gli innamorati”, e un citazione del Gotico senese bianco e nero nella statua femminile de “La Giustizia”.
Questi naturalmente sono solo alcuni esempi: ogni angolo è intriso di tutta la sua cultura artistica.
Cos’altro ha realizzato Niki de Saint Phalle prima del Giardino?
A me dà più soddisfazione fare qualcosa di bello per gli altri e per me, che avere, avere, avere…sempre di più, di più, di più…
(Niki de Saint Phalle)
Guida al Giardino dei Tarocchi di Capalbio: informazioni pratiche
Come arrivare al Giardino dei tarocchi da Roma?
Cosa sapere per organizzare la visita? Costi, orari e gratuità.
- Il parco di Niki de Saint Phalle non è sempre visitabile, in quanto deve rimanere spesso chiuso per consentire la manutenzione da parte dell’equipe specializzata della fondazione. È aperto in maniera continuativa solo dal 1 aprile al 15 ottobre, e sempre chiuso dal 22 dicembre al 07 gennaio.
- Il primo sabato di gennaio, febbraio, marzo, novembre, dicembre, l’ingresso è gratuito dalle 9.00 alle 13.00. Per le varie fasce di prezzo, riduzioni ed orari specifici, vi rimando al sito ufficiale: ilgiardinodeitarocchi.it
- Il parco è adatto a tutti: adulti, bambini e cani al guinzaglio, che rendono la passeggiata ancora più piacevole. Per i visitatori in carrozzella purtroppo non sono ancora attrezzati.
- Il tempo di visita medio è di un’ora e mezzo: un’ora per percorrere due ettari di meraviglie fermandosi di tanto in tanto, due ore per assaporarlo e fotografarlo.
Per capire passo passo le opere che si stanno vedendo, conviene scaricarsi sullo smartphone la app che riconosce i codici QR e consultare la mappa interattiva posta all’ingresso del Giardino: per volontà dell’artista non è previsto un percorso predefinito, in modo da lasciare libera scelta al fruitore dell’opera.
AGGIORNAMENTO. Le sculture in provincia di Capalbio non finiscono qui! Nel 2018 è spuntata un’opera firmata Andrea Gandini, un giovane scultore del legno che ridà vita ai tronchi tagliati scolpendoli.
L’autore stesso la racconta così: “La colonna di Diaccialone è un piccolo monumento all’attività di allevamento sostenibile che si svolge nei terreni che circondano la scultura.
In questo caso si tratta di bufale, vacche maremmane e cavalli, che pascolano liberi tra i boschi.” Qui l’opera appena terminata.
Nella guida al Giardino dei Tarocchi non può mancare Capalbio!
Dove alloggiare per visitare il parco di Niki?
Sono aperti da aprile fino a metà novembre, anche in correlazione con il Giardino dei Tarocchi, che nei mesi invernali è tendenzialmente chiuso in quanto soggetto ad una delicata manutenzione.
La mattina c’è una colazione casareccia inclusa, preparata con prodotti biologici e a km zero. Ricotta, marmellate della casa, melograni del giardino, salumi toscani, e ciambelline fritte preparate in famiglia da generazioni.
Questo posto bucolico, ci è sembrata un’ottima scelta, non solo per l’accoglienza magnifica e per la compagnia del silenziosissimo cane Giotto, ma anche per l’estrema vicinanza con il Giardino di Niki de Saint Phalle: è a soli dieci minuti di guida.
Cosa vedere a Capalbio?
Si tratta di un borgo storico risalente all’anno 900 e sono stata davvero contenta di vedere il modo in cui è valorizzato e aperto al turismo, cosa non sempre scontata nei piccoli centri italiani.
C’erano pannelli esplicativi in più lingue, pulizia e organizzazione.
Le radici medioevali del paese si vivono ancora oggi camminando tra i vicoli arroccati e lungo la cinta di mura, entrando nella sua rocca e salendo sulla sua Torre Aldobrandesca.
Capalbio ormai però si identifica con il Giardino dei Tarocchi: dal 2002 attira visitatori da tutto il mondo, e nella piazza principale c’è anche una ballerina scolpita dall’artista Niki de Saint Phalle, una delle sua nanas.
Gli stimoli artistici di questo angolo toscano non finiscono qui!
Troverete altre coloratissime opere visitando la bottega/negozio dell’artista Dedò, un simpatico signore del ’51 che prima di fare il pittore ha studiato anche architettura per qualche anno.
Altre cose da vedere e fare a Capalbio – che però abbiamo saltato – sono il suo mare, (pluripremiato per pulizia e valorizzazione della costa), e l’oasi del lago di Burano.
Dove mangiare a Capalbio (e cosa)
Un’attrazione immateriale di Capalbio è l’odore: profumo di funghi porcini in ogni dove, che fuoriesce dalle trattorie tipiche.
Un piatto in particolare ci ha lasciato soddisfattissimi: i tortelli di patate con porcini da “Al Pozzo”. Le altre portate non sono state indimenticabili, mentre questa ancora ce la sogniamo la notte.
A parte il pane sciapo, devo ancora trovare una cosa che non mi piace della Toscana: ne adoro l’accento, l’arte e la natura!
Valeria
- A proposito di Toscana: non perdetevi l’Opera di Firenze: maggio musicale e tour tematici
- Se siete alla ricerca di escursioni nel centro Italia, ecco alcuni splendidi posticini nel Lazio: le Cascate di Monte Gelato, il Lago del Turano e Castel di Tora.
Ciao Valeria, sono stata lo scorso anno al giardino dei tarocchi e conto di tornarci anche questa estate perché mi è piaciuto davvero tantissimo! Un sogno ad occhi aperti e diciamocelo…anche il borgo di Capalbio è davvero eccezionale.
P.s.: complimenti per le foto! Straordinarie!
Grazie di cuore! Capalbio mi ha colpito tanto anche per come è valorizzato, cosa non molto comune in Italia, purtroppo!
Siamo stati da poco a Barcellona a vedere Parc Guell e non conoscevo il Giardino dei Tarocchi. Molto interessante… Lo segno!
Ti piacerà!
Vedo che la Trattoria Al Pozzo mantiene alti standard di qualità! Capalbio è un borgo incantevole. Andai al Giardino dei Tarocchi anni fa e me lo ricordo proprio come un luogo di sogno! Scoprii anni dopo che l’artista ha realizzato la fontana a Beaubourg, Parigi, accanto al centre Pompidou.
Io invece ho fatto il contrario: ho scoperto l’artista a Parigi e poi sono andata a visitare la sua opera prima a Capalbio!
Se ne sente parlare così poco eppure è un luogo davvero suggestivo. Sicuramente, la prossima volta che ci recheremo a Roma, faremo tesoro di queste indicazioni! Molto bello la zona dell’imperatore ma noi, molto probabilmente, siamo di parte dato che amiamo alla follia Gaudì. ?
Sì, se passate per il centro Italia è un must!
Grazie per aver parlato di questo posto così poco conosciuto ma incredibilmente interessante!
Mi hai fatto venire una gran voglia di andarci, anche per tutti gli spunti fotografici che offre. Devo ricordarmene per il prossimo autunno, stagione in cui secondo me la Toscana è ancora più bella.
Grazie a te! Io ci sono stata il primo week-end di Ottobre ed è stata un’ottima idea!
I miei genitori vivono in Toscana (a Montepulciano) ma io non ho ancora visitato il Giardino dei Tarocchi! Dev’essere bellissimo e anche diverso rispetto a quello che c’è nella regione, dedita all’arte classica, com’è ovvio che sia… Capalbio è un borgo molto bello e il profumo dei porcini l’ho sentito fin qui
Ahah, devi andarci!
Wow! what a beautiful photos of a stunning place!!! It seems that & will program all my travels according to your blogs & photos 😉 wonderful Valeria!! 🙂
*that I
Ahaha, thank you! You speak also enough latin languages to understand my Italian 😀
Ah ne lessi tempo fa e mi incuriosì! È da visitare, anche se mi manca ancora Bomarzo!
Bomarzo non è tenuto altrettanto bene, ma sono entrambi da visitare senza dubbio
Questo parco è veramente stupendo 🙂 Mentre guardavo le foto ho pensato alle opere di Guadì e infatti è stato uno delle fonti d’ispirazione!
La storia e il significato, forse sono ancora più belli del parco stesso
Ad essere sincera non sapevo ci fosse un giardino del genere proprio a due passi da Roma! Un suggerimento molto utile per una mezza giornata tra arte e natura!
😉
Incredibile questo posto, mi ricorda Gaudì
Infatti l’ispirazione principale dell’artista è stata proprio Parc Guell!
E´ davvero fantastico questo museo! Non pensavo neppure che esistesse: deve essere davvero interessante e nello stesso davvero strano entrarci dentro e vedere queste opere davvero strane!
È un museo a cielo aperto: le sculture spuntano letteralmente dalla Maremma. Consigliatissimo soprattutto per te che ami i viaggi artistici.
Sono anni che voglio andare a visitare il Giardino dei tarocchi ma ogni volta non riesco, grazie di avermi portata con te!
Non è aperto molto spesso, ma ce la puoi fare 😀 Grazie a te per esser passata!