Aurora Boreale – Foto di Edoardo Miola
Ho scritto questo articolo prima di andare in Lapponia Svedese: dopo una serie di viaggi polari – dall’Antartide alla Groenlandia – vi confermo che sia io che la mia attrezzatura siamo stati serenamente a -25°, nonostante io abbia la circolazione periferica di un cadavere.
INDICE
❆ Valigia polare: inizia da qui!
❆ Abbigliamento artico per Lapponia/Groenlandia/Islanda
❆ Attrezzatura fotografica per l’aurora boreale
Inizia da qui!

Aurora Boreale in Groenlandia – Nikon D750 + Nikkor 14-24mm 2,8
Sono anni che raccolgo informazioni e attrezzatura per un viaggio invernale nei pressi del Circolo Polare Artico, ed ora quel momento è finalmente arrivato: a febbraio si va in Lapponia Svedese!
Non tutte le zone presentano le stesse caratteristiche, (in Islanda ad esempio gli inverni difficilmente scendono sotto i -10°), ma l’attrezzatura essenziale rimane la stessa: chi volesse prepararsi per lo stesso tipo di esperienza qui trova tutto ciò che serve, dai vestiti adatti, all’attrezzatura fotografica.
Finora ho testato l’abbigliamento sciando a temperature estreme (e vivendo in Germania d’inverno), ma questa volta bisogna esser pronti a sopportare il freddo anche stando immobili, e a immortalare l’aurora boreale di notte.
Mi sono quindi attrezzata per un clima artico, seguendo questa logica:
Spendere di più per spendere meno
Mi è già capitato di buttare guanti da neve da 15€: finché la temperatura era di poco sotto lo zero, credevo di aver fatto un affare; raggiunti i -10° stavo letteralmente perdendo le mani. Da lì ho deciso di comprare solo attrezzatura tecnica di qualità.
“Non esistono climi freddi, ma solo vestiti inadeguati!”
Il concetto principale è quello “della nonna”: vestirsi a strati, con particolare cura per il primo e l’ultimo. Il layer a contatto con la pelle dovrebbe essere preferibilmente di lana merino (le fibre sintetiche sono meno calde, ma più adatte per chi fa sport); mentre l’ultimo di un tessuto impermeabile e anti-vento, e con la giusta imbottitura.
Altro aspetto importante, è quello di tenere le estremità al caldo: piedi, mani e testa.
Il mio abbigliamento per l’aurora boreale in inverno

Aurora che danza sopra il cielo di Reykjavík – Foto di Giulia Cimarosti
Scarponi Chilkat III della North Face. Questi scarponi a prova di Artico sono imbottiti, completamente impermeabili e con suola rialzata. Li ho presi di una mezza taglia in più: non tanto per riempirli di calzini, quanto per la circolazione e per avere uno strato d’aria come isolante. Inoltre hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo e sono disponibili anche da uomo (testati dal mio ragazzo da mio marito); in questo caso il modello si chiama Chilkat II invece che Chilkat III.

North Face Chilkat III – scarponi per andare a caccia dell’aurora boreale d’inverno
Una validissima alternativa è la marca finlandese Kamik, usata anche dalla nostra guida in Lapponia.
Più strati di calzini del materiale giusto. Calzini di seta, con sopra calzini in lana merino Danish Endurance. O anche lana merino come primo strato e calzini da sci sopra!
Scaldini. Li vendono come Hand Warmer, ma io personalmente li ho messi anche nei calzini! Sono stati i miei migliori amici sia in Lapponia che in Antartide. Su Amazon costano nettamente meno: li potete acquistare qui.

Scaldamani, ma anche piedi! Acquisto perfetto per un viaggio verso il Circolo Polare Artico (o Antartico)
Intimo termico in lana merino. La Mountain Warehouse e la Smartwool producono dei fantastici base layer, da prendere rigorosamente attillati per riscaldarsi come si deve. Un’alternativa di pari livello è la Odlo, un’ottima marca norvegese: qui trovate magliette e pantaloni.

Intimo termico – calze in lana merino della Mountain Warehouse: pantaloni da donna a sin, da uomo a dx
Due paia di guanti. Il primo strato ideale è lana merino: un’ottima opzione sono i guanti della Smartwool.
Come ultimo strato la soluzione più calda sono le muffole. Questi modelli in gore-tex – da donna e unisex – sono a prova di Artico.
Non hanno molta presa, ma in ogni caso i guanti da sci vanno tolti per scattare foto. Per chi ha una circolazione periferica terribile come la mia, non rimane che toglierli e metterli di continuo, ed usare degli scaldamani usa e getta nei giorni più freddi, che forniscono calore fino ad 8 ore.

Guanti in lana merino della Smartwool da mettere sotto alle muffole, ideali per andare a caccia dell’aurora boreale d’inverno
Cappello e cappuccio. Uso il mio fedelissimo cappello in lana islandese ed il cappuccio impermeabile ed anti-vento della tuta da sci.
Strato intermedio. Questo è lo strato che conta meno: una soluzione economica sono i pile della Ultrasport, ma non traspirano abbastanza. Una soluzione migliore, che ho testato in Antartide, è questo pile altrettanto pesante, ma molto più sottile della Patagonia: come marca, qualità e design è una garanzia, ma costa anche di più.

Pile della Patagonia, modello 25543 – abbigliamento tecnico per Artide e Antartide
Servono giacche polari e pantaloni pesanti, waterproof e windproof. Ancora una volta il marchio sostenibile in cima alla lista per me è Patagonia, sperimentato nel continente più ventoso al mondo: l’Antartide!

Questa giacca della Patagonia è divisa in due strati: quello interno in piuma d’oca – removibile – e quello esterno waterproof adatto anche a delle piogge primaverili
Di seguito il modello specifico:

La mia giacca polare: è sia da spedizione che da città! – Patagonia Women’s tres 3-in-1 parka 28408 SMDB
Ai tempi della Lapponia ho usato la mia tuta da sci della Colmar e me la sono cavata, ma chiaramente meglio avere una tuta divisa in più pezzi, e qualcosa che tenga caldo anche stando fermi: i prodotti da sci sono brevettati per chi fa sport, non per chi deve stare fermo ad ammirare l’aurora boreale o per chi vuole semplicemente passeggiare al gelo.

Al calduccio nella mia tuta Colmar – Ciaspolata tra le foreste della Lapponia
Scaldacollo in lana merino della Smartwool.
Vi lascio il link dello stesso modello in nero.

Scaldacollo in lana merino della Smartwool – unisex
L’aurora si potrebbe vedere anche a fine agosto e nelle mezze stagioni, quando il clima è più mite. A questo proposito vi rimando al mio paragrafo su “come vestirsi nei paesi nordici in estate“.
E se volessi pattinare su un lago (o mare) ghiacciato a temperature estreme?
I miei pattini Rf3 della Risport sono gli stessi per tutto l’anno, quindi né sono particolarmente caldi, né c’è abbastanza spazio dentro per inserire due strati di calzini.

Io che pattino sul Mar Baltico ghiacciato – ©Edoardo Miola
Per mantenere i piedi al caldo, l’accessorio chiave sono i copripattini, acquistabili nei negozi dedicati al pattinaggio:
Copripattino in pile come primo strato

Copripattino termico – attrezzatura per pattinare su un lago ghiacciato
Copripattino termico in neoprene come strato esterno

Copripattino in neoprene dell’EDEA – attrezzatura per pattinare su un lago ghiacciato
In un negozio di sport in Lapponia, ho inoltre comprato dei punteruoli con fischietto appeso per essere attrezzata in caso di rottura del ghiaccio. L’idea mi ha messo un po’ d’ansia, ma l’acquisto mi è stato caldamente consigliato dalla gente del posto.
Se volete saperne di più su quest’esperienza unica:
La mia attrezzatura fotografica per l’aurora boreale

Aurora Boreale ad Österjörn, Lapponia Svedese – © Giulia Cimarosti, travelreportage.com – Nikon D7000
Nikon D7000: la mia reflex tropicalizzata, adatta a condizioni climatiche estreme. Potendo un fare un salto di livello, vi consiglio una Full Frame come la Nikon D750: mai acquisto fu più azzeccato!
Per APS-C: grandangolo Tokina 11-16 mm f.2.8 – Obiettivo perfetto per fotografare i paesaggi anche in condizioni di scarsa luminosità.

Tokina 11-16 f 2.8 – Grandangolo luminoso perfetto per fotografare l’aurora boreale
Per Full Frame: grandangolo Nikon 14-24mm f.2.8 La qualità si paga, e ripaga!

Grandangolo Nikon per fotografare l’Aurora Boreale 14-24mm 2,8

Scatto di Edoardo Miola, il fotografo Nikon che ci ha guidati in Lapponia Svedese
Manfrotto Be Free in carbonio. Un cavalletto con testa a sfera molto performante che pesa circa 1kg. In caso di venti molto forti, si può pensare di appenderci lo zaino come contrappeso.
Prima di questo avevo un cavalletto più pesante, ma di ottima fattura: Manfrotto 290 xtra, 3 sezioni in alluminio con testa a 3 movimenti. Con me ha affrontato la Lapponia, la Patagonia, i venti islandesi ed i venti antartici: l’ho venduto solo perché la mia intera attrezzatura fotografica stava iniziando a gravare troppo sulla mia schiena.

Cavalletto per fotografare l’Aurora Boreale – Manfrotto Be Free in carbonio
Batterie di scorta. Con il freddo le batterie si scaricano davvero in fretta, e sarebbe un peccato non poter scattare foto di paesaggi degni di National Geographic. È bene procurarsene una di scorta, da tenere in tasca al calduccio.

Batteria Nikon: è sempre bene averne almeno una di scorta quando si sta al freddo a fotografare l’aurora boreale!
Custodia anti-pioggia e anti-umidità. Ciò non toglie che bisogna evitare sbalzi repentini di temperatura e stare attenti all’acqua, ma avere una custodia protettiva, è già un buon inizio. Con la condensa non si scherza: in Slovenia non ho potuto scattare foto per giorni! Nei prossimi viaggi con forte escursione termica, metterò una bustina di gel di silica in questo sacchetto, lasciando la fotocamera nello zaino e in un ambiente filtro, come ad esempio un ingresso non riscaldato.

Custodia waterproof per fotocamera
Cavo di scatto remoto. Riduce i rischi di mosso e dispone di pulsante di blocco dello scatto per lunghe esposizioni.

Cavo di scatto remoto Nikon MC-DC2
Torcia elettrica, con luce rossa per evitare l’accecamento.

Torcia elettrica con luce rossa, utile nelle notti buie a caccia dell’aurora boreale
Altre cose utili per un viaggio artico
Thermos e snack
Burro di cacao
Un’assicurazione di viaggio completa ed affidabile
…molta fortuna!
Have an ICE day!
Valeria
IN PARTENZA PER L’ISLANDA? ECCO UN CODICE SCONTO PER L’AUTO!
Inserendo il codice sempre valido #BlueVale sul sito dell’autonoleggio Blue Car Rental, si ottiene il 5% di sconto: è un’offerta per i miei lettori. Fai copia incolla per non dimenticare il cancelletto e le maiuscole!
Qui altri spunti polari:
Idee regalo per viaggiatori nordici
Viaggio in Antartide: guida completa per la spedizione
Mappe dell’Antartide: cartine da conoscere prima di partire
Viaggio in Groenlandia fai da te
Guida completa a Nuuk, Groenlandia
Ho letto con interesse perchè vorrei organizzare un altro viaggio a caccia di aurore boreali e, questa volta, vorrei essere pronta per sopportare il grande freddo (la prima volta qualche problema con i piedi l’ho avuto) e soprattutto per la fotografia. Non è facile fotografare l’aurora. Di quel viaggio ho qualche foto ma nulla di così bello da poter pubblicare.
Considerando che tra una settimana parto per la Norvegia, il tuo post è stato una manna…grazie per le preziose dritte!
Mi fa molto piacere. Goditi uno dei paesi più belli al mondo!
Quest’anno a marzo dovevo partire per un safari in motoslitta sulle isole Svalbard. Purtroppo è saltato e l’ho spostato al prossimo febbraio. Mi hai dato dei consigli molto utili, per esempio pensavo di aver pensato a tutto ma non agli scaldini mani (che comprerò sicuramente) nè alla torcia con la luce rossa. Grazie!
Ps:anche io come te sono un’amante del freddo… Ora che ho scoperto il tuo blog sarò sicuramente una tua lettrice!
Ciao Anna! Che bello trovare altre appassionate di Artico! Se vuoi possiamo rimanere in contatto in newsletter https://valeriacastiello.com/newsletter-valeria/ Circa una volta al mese, mando anche qualche contenuto polare extra.
ottima guida, bisogna essere ben preparati per la Lapponia altrimenti si rischia di diventare un pupazzo di neve.
Grazie! Con tutti quegli strati sembravo comunque un pupazzo di neve.
Adesso ho l’ansia. Immotivata e inspiegata perche’ non sto andando ne’ a -20 ne’ avro’ molte possibilita’ di rivedere l’Aurora, ma questa tua organizzazione mi ricorda che tra 5 giorni parto e ancora non ho cominciato a preparare nienteeeeeeeeee XD
Ahaha ma come! Io speravo di tranquillizzarti semmai Buon viaggio, sarà bellissimo!
Praticamente una lista per la sopravvivenza! Sei organizzatissima! L’unico problema che abbiamo noi è trovare abbigliamento di questo tipo per un bambino di 18 mesi!
Ciao Daniela, scusami se leggo il tuo commento solo ora! Le scarpe indicate si trovano anche da bambino, per il resto onestamente non ho controllato, ma potresti vedere tra i correlati di Amazon.
Se vai solo in Islanda, quasi sicuramente ti basta l’intimo in materiale sintetico traspirante, e abbigliamento più leggero.
Caspita! Una vera e indimenticabile avventura.
Complimenti per le tantissime informazioni che hai fornito sull’abbigliamento e anche sull’attrezzatura fotografica.
Grazie a te per esser passata di qui!
Un viaggio assolutamente da seguire. Desidero vedete l’aurora boreale da quando avevo 9 anni e prima o poi giuro che ce la farò superando anche la paura dell’abbigliamento. Il tuo post è completo nei minimi dettagli! ☺
Wow, a 9 anni già ne conoscevi l’esistenza? Allora devi assolutamente realizzare questo sogno! Il primo step sull’attrezzatura ce lo siamo tolto
Sì Valeria, ne ho appreso l’esistenza grazie ad un film per bambini/ragazzi che si intitolava Alaska e di cui ho ricordi bellissimi. L’ho guardato centinaia di volte con le care vecchie videocassette VHS (che sono ormai preistoria!). Da lì ho deciso che io volevo vedere dal vivo l’aurora boreale. E un giorno ci riuscirò ☺
Allora questo film devo vederlo anche io!
Articolo davvero utilissimo! Io non so se ce la farei, però complimenti per la tua avventura di febbraio! Farai foto bellissime!
Grazie per il commento, per la carica e per la fiducia! Di fronte a spettacoli del genere, il freddo è secondario
ti consiglio l’abbigliamento della Norrona (puoi ordinarlo online su norrona.com) e’ un’azienda norvegese di ottima qualita’. Il freddo te lo dimentichi con loro. sono forniti di tutto, dal base layer in su. Ci sono andato alle Svalbard con il loro abbigliamento e da quando li conosco non ho mai comprato altro.
Per l’intimo di lana ti consiglio un’altra azienda norvegese, la Odlo.
Per la torcia infine ti consiglio di prenderne una che abbia la luce rossa cosi’ eviti l’accecamento della luce bianca di notte.
buon viaggio e buona aurora, noi partiremo a febbraio da roma per un viaggio di due mesi lungo tutto la scandinavia, magari ci incontriamo in giro :).
Ciao Roberto, grazie per i preziosissimi consigli! Anche io parto da Roma a febbraio, il 5 per l’esattezza! Tanta sana invidia per il vostro grand tour, e buona aurora a tutti!
Questo articolo per me è diventato come la bibbia! Hai riposto a molte lacune.
Ora spero solo di coronare il mio sogno *_*
Che gioia, Cri! L’ho scritto proprio perchè sono informazioni che ho fatto fatica a reperire: trovavo discorsi generici e pochi esempi concreti.
Spero di aiutarti a realizzare questo sogno
Considerando quanto sono freddolosa, dovrei considerare questo abbigliamento anche per una semplice settimana bianca…in Italia! Ahahaha! Battute a parte, è un articolo utilissimo perché per alcune situazioni non ha senso risparmiare ed è giusto essere preparati ed organizzati! Io lo salvo tra i preferiti e spero presto di poter andare anch’io a caccia dell’aurora boreale: quanto mi piacerebbe!
Tranquilla, lo sono anche io: è per questo che sono così previdente e attrezzata! Carpe diem per l’aurora
Bellissimo articolo. Uno dei miei sogni e poter vedere l’aurora boreale! le tue foto sono spettacolari
Grazie Maria Carla, questo è l’unico articolo con foto non mie, ma spero di tornare con scatti dello stesso livello!
Spendere di più per spendere meno è un’ottima filosofia, per l’abbigliamento termico come per qualsiasi cosa nella vita! Io parto sempre un po’ poco preparata, ma se avessi in programma un viaggio del genere una preparazione adeguata sarebbe indispensabile…e verrei sicuramente a leggere questo tuo articolo! Utilissimo davvero, brava
Grazie di cuore, Agnese!
Utilissimo! Anche se non sono mai stata così a nord e non ho in progetto di andarci a breve, ho letto con interesse il tuo articolo… vedere l’aurora boreale è uno dei miei sogni! Magia pura 🙂
Bellooooo! Anche io vorrei partire a caccia dell’aurora! Per me è da vedere almemo una volta nella vita! Mi spaventa il freddo,lo soffro molto persino in città, ma in realtà non sono cosi attenta ai dettagli quando ancora si parla di temperature vivibili. Il tuo metodo “strato ragionato” secondo me è super efficace! Lo terrò a mente!
Ciao Serena, io soffrivo il freddo anche durante l’ottobrata romana, ma, dopo numerosi inverni in montagna, ho scoperto che l’abbigliamento adatto fa miracoli. Puoi farcela anche tu!
Credo che tu abbia ragione! a volte una scelta di qualità può nettamente fare la differenza! grazie farò tesoro dei consigli!
Sei partita davvero preparata alle temperature glaciali! Quasi quasi sto valutando di andare in Lapponia Gennaio e dovrei acquistare abbigliamento adeguato.
Eh sì, l’Artico è una cosa seria!