Lo Stretto di Drake: l’oceano più pericoloso del mondo raccontato da una Antarctic Ambassador
INDICE
Storia dello Stretto di Drake
La mia esperienza nel Canale di Drake
Come sopravvivere al tempestoso Drake Passage
Con quale nave attraversare lo Stretto di Drake: spedizione antartica con Poseidon (sconti per i miei lettori!)
Il Canale di Drake (noto anche come Passaggio o Stretto di Drake) è il mare più agitato del mondo: 1200 km di oceano tra capo Horn, estremità più meridionale dell’America latina e le Isole Shetland del Sud.
Il temibile Drake Passage è quindi una prova necessaria per raggiungere il continente più incontaminato e disarmante della Terra: l’Antartide.
Stretto o largo?
“Stretto” per modo di dire, dato che è largo fino a 1200 km e questo lo rende lo stretto più grande del pianeta.
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Storia del Passaggio di Drake
Nel 1525, il navigatore spagnolo Francisco de Hoces ipotizzò l’esistenza del Drake Passage mentre esplorava l’accesso meridionale dello Stretto di Magellano. Da qui il toponimo “Mar de Hoces”, appellativo usato nelle fonti di lingua spagnola.
Le acque più tempestose del pianeta vennero ufficialmente chiamate “Stretto di Drake” in onore del corsaro e politico inglese Francis Drake, che circumnavigò il globo con la sua nave Golden Hind.
Francis – nel 1578 – raggiunse il Pacifico e fu spinto molto più a Sud da una tempesta: questo incidente fu la prova dell’esistenza del mare aperto a Sud dell’America Meridionale.
Nel 1616, il navigatore olandese Willem Schouten divenne il primo a navigare verso Capo Horn (Kaap Hoorn) e attraverso il famigerato Stretto di Drake.
Per nuovi primati, si è dovuto attendere fino al 2019, quando una flotta di sei esploratori attraversò il Drake Passage a remi, diventando la prima nella storia a riuscire in tale impresa.
La spedizione è documentata nel film The Impossible Row (2020).
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La mia prima esperienza nello Stretto di Drake: il famigerato “Drake Shake” all’ennesima potenza
Dalle navi da spedizione come la nostra, il Drake Passage è attraversato alla velocità media di 15 nodi (circa 27km/h), quindi quattro giorni totali in mare aperto per percorrere 2400 km, nel punto in cui Oceano Pacifico e Oceano Atlantico si incontrano.
In caso di tempesta, le onde possono raggiungere tranquillamente i quindici metri, facendoti vivere l’inenarrabile “Drake Shake”.
Questo è ciò che abbiamo vissuto noi, sia all’andata che al ritorno.
Le tempeste sono meno frequenti nel pieno dell’estate australe. A tal proposito, consiglio di leggere “Quando andare in Antartide“
Quando l’Oceano è piatto, le onde arrivano solo a quota cinque metri e lo stretto di Drake si conquista il simpatico toponimo di “Drake Lake“.
“Va be’ ma io tanto il mal di mare non lo soffro.” Disse colui che era sopravvissuto all’Atlantico del Nord.
Lo stretto di Drake non è paragonabile assolutamente a nulla: un ex ufficiale della marina USA in viaggio in Antartide con noi, ha detto che in tutta la sua carriera non aveva mai visto niente del genere.
“Va be’ vorrà dire che mi imbottirò di pasticche e punture.”
Neanche questo basta per sfuggire all’ira di Drake: il medico di bordo aveva curato 3/4 di nave in questa maniera, ma questo serviva solo ad evitare di vomitare, la nausea in caso di mal di mare non ve la toglie nessuno.
Io miracolosamente il mal di mare non l’ho sofferto, ma il disagio per ondeggiare a 45° di continuo da destra a sinistra, e da sinistra a destra è stato inevitabile.
Parlo di difficoltà a stare in piedi, a dormire, a mangiare con il cibo che cade dalla tavola, porte e ante che sbattono e mani costantemente occupate per reggersi. Sulla nostra nave ci sono stati tre feriti: chi è caduto dalle scale, chi ha sbattuto e chi si è chiuso le mani nella porta.
Ecco il video di un mio compagno di viaggio ucraino, che rende l’idea del rollìo:
Rimedi parziali per il mal di Drake
Per prevenire ed alleviare questo disagio, una cabina ai piani bassi potrebbe essere una buona idea.
Una volta che ci state dentro, prendete le pasticche distribuite a bordo dal medico incaricato: niente a che vedere con il nostro Travelgum!
Durante la tempesta è impensabile uscire, per cui l’idea di prendere una boccata d’aria fuori non è accarezzabile.
Alle vittime di Drake, la dottoressa ha consigliato solo di chiudere gli occhi per evitare di guardare l’ondeggiamento.
Nei momenti più duri ci hanno distribuito mele e cracker, consigliando anche di mangiare zenzero, bere acqua e Seven Up.
Come attraversare lo stretto di Drake: crociera antartica con Poseidon (sconti per i miei lettori!)
Con la vita non si scherza: per questa esperienza adrenalinica ci vuole una nave rinforzata per il ghiaccio iscritta alla IAATO (International Association of Antarctica Tour Operator).
La prima volta ho attraversato lo Stretto di Drake con un mezzo con le caratteristiche di cui sopra, ma degli anni ’70 e senza stabilizzatore.
A bordo della Sea Spirit di Poseidon, stabilizzata nel 2019, la traversata è stata molto più confortevole e sicura, aldilà delle condizioni esterne.
Questa nave mi ha portata anche a Spitsbergen e mi traghetterà per la terza volta in acque antartiche, tra Falkland e Georgia Australe !
Reduce da un’esperienza prossima al naufragio nel 2018, nel mio secondo viaggio ero un po’ in ansia, ma su Poseidon Expeditions mi hanno rassicurata: “Con più di 7 metri di onde, questa nave neanche parte. Non mettiamo in pericolo la vita dei nostri passeggeri”
Nella mia guida approfondita su come viaggiare in Antartide spiego tutto nel dettaglio.
Con l’impeccabile Poseidon Expeditions ci sono spesso offerte favolose per entrambi i poli + il 5% di sconto per i miei lettori, cumulativo e senza scadenza. Il codice è castiello-poseidon. Potete anche mandarmi una mail ad info@valeriacastiello.com o scrivere direttamente al mio referente Poseidon: al@poseidonexpeditions.com in inglese.
Se avessi la possibilità di andare sulla Luna d’altronde non mi preoccuperei del confort della traversata: il continente bianco è quanto di più vicino possibile ad un viaggio su un altro pianeta.
Valeria
Su Antartide e Patagonia ho scritto anche:
- Viaggiare in Antartide: guida per la spedizione al “Polo Sud”
- Mappe dell’Antartide: cartine da conoscere prima di partire
- South Georgia: viaggio tra wildlife e fotografia
- Shetland meridionali: Deception Island e altre perle australi
- Prepararsi all’Antartide: cosa mettere in valigia, libri da leggere e film da vedere
- Terra del Fuoco e Patagonia Argentina: curiosità da Ushuaia in su
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