Deserto Bianco, Egitto: viaggio su un altro pianeta. Dal Mal d’Artico al Mal d’Africa è un attimo.
INDICE
– Dove si trova il Deserto Bianco?
– Egitto, Deserto Bianco: perché è da non perdere
– Dal Cairo al White Desert: cosa vedere lungo il percorso
– Deserto Bianco, Egitto: quali escursioni scegliere? Quanti giorni?
– Quando andare nel Deserto Bianco d’Egitto e temperature
– Zaino da viaggio e attrezzatura fotografica
– Deserto bianco, Egitto: è pericoloso?
– Breve vademecum per viaggiare in Egitto
Prima di visitare il Deserto Bianco in Egitto, mi ero innamorata di altri deserti candidi, dalle Svalbard all’Antartide: approdando su quello sabbioso del Sahara, mi sono resa conto che l’emozione primordiale che suscita non è poi così diversa, anche per la scarsità di turisti.
Con o senza affollamenti, la morfologia del White Desert è unica e commovente, un paesaggio lunare più surreale e incontaminato di quello della Cappadocia, che visitai nel 2013.
Dove si trova il Deserto Bianco? Ecco la mappa!
Il Deserto Bianco (Sahara El Beyda) è uno dei deserti che costituiscono il Sahara e si trova nell’Egitto Occidentale, ad Ovest del Nilo e del Cairo.
Con i suoi 300kmq di bellezza è il più scenografico dei deserti egiziani, nonostante abbia parecchi competitor: più del 96% dell’Egitto è coperto da sabbia!
I centri abitati più vicini sono Bahariya (la prima che si tocca partendo dal Cairo) e Qasr Farafra, scendendo verso Sud.
Egitto, Deserto Bianco: perché è da non perdere
L’Egitto è forse la più antica destinazione turistica al mondo, ma il suo Deserto Bianco non è ancora sotto i radar del turismo di massa.
Dopo essere stato chiuso a lungo per motivi politici e militari, ha riaperto ai visitatori solo negli anni 2000, entrando a far parte dei siti UNESCO dal 2002.
Dove più di 30 milioni di anni fa c’era il mare, ora c’è un paesaggio caratterizzato da formazioni calcaree (chalk), scolpite dal vento e dalle tempeste di sabbia. Il nome “Deserto Bianco” deriva proprio dal colore di queste rocce sedimentarie.
Dopo il caos del Cairo e di Giza (perfettamente abbinabili ad un viaggio qui), godersi un luogo senza alcun rumore è terapeutico e surreale.
Nel Deserto Bianco si ha la possibilità di dormire sotto le stelle in un’atmosfera sospesa e avere un assaggio di vita beduina.
Stando lontano dalla folla, la possibilità di incontrare un animale*** schivo e affascinante come il fennec aumentano a dismisura: la simpatica volpe del deserto è venuta a farci visita più sere di seguito!
***Nel Parco Nazionale ci sono anche il gatto delle sabbie, la gazzella dorcas e la capra berbera, ma non si tratta di avvistamenti frequenti.
Dal Cairo al White Desert: Deserto Nero d’Egitto, Crystal Mountain, Agabat e Oasi di Siwa
Per arrivare al Deserto Bianco d’Egitto dal Cairo, si attraversano altre meraviglie naturali, e, a seconda della durata e del percorso scelto, ci potrebbero essere deviazioni in delle oasi scenografiche, in cui ammirare anche l’architettura vernacolare.
In un crescendo di bellezza, ecco le principali tappe di un White Desert Tour, inteso in senso lato:
Oasi di Siwa
Deviazione interessante per chi ama la storia, l’architettura e il relax.
Qui si recò Alessandro Magno per consultare l’Oracolo di Amon, che gli predisse che avrebbe conquistato il mondo.
Fu poi la volta di Cleopatra, che fece il bagno qui, in una piscina che oggi porta il suo nome, dove è ancora possibile immergersi.
Per me, il pezzo forte è l’architettura in terra cruda di Shali Siwa: tecniche antiche, ma più attuali che mai in termini di sostenibilità e armonia con la natura.
I tour del Deserto Bianco che includono Siwa sono quelli da almeno 4 giorni, come questo in italiano e questo in inglese; altrimenti si visita a fondo in questa esperienza da una settimana, disponibile in entrambe le lingue.
Le tappe seguenti invece non mancano mai:
Deserto Nero, Egitto
Come l’Islanda insegna, dove ci sono vulcani c’è bellezza.
Nel Black Desert c’è un contrasto meraviglioso tra pietra basaltica nera e sabbia color oro.
Una perla a circa cinque ore di guida dal Cairo.
Crystal Mountain
Il paradiso dei geologi prosegue con la Montagna di Cristallo, chiamata così per l’abbondanza di quarzo.
La roccia a forma di medusa sembra quasi ricordare che qui, tra i 60 e i 30 milioni di anni fa c’era il mare, come attestano conchiglie e fossili.
Valle di Agabat (Al-Aqabat)
Man mano che ci si avvicina al White Desert, il paesaggio diventa più epico.
Il nome Agabat ha una doppia valenza: significa “meraviglia”, ma anche “stancante”, questo perché – in passato – i saliscendi si facevano a dorso di cammello sotto al sole cocente.
Quando si raggiungono le rocce Naqb As Sillim – foto sopra – vuol dire che il Deserto Bianco è iniziato.
L’apoteosi: finalmente il White Desert
Deserto Bianco, Egitto: tour ed escursioni di più giorni. Quale scegliere?
Per visitare il Deserto Bianco in Egitto, ci vuole necessariamente un tour organizzato: le vostre guide beduine vi porteranno in 4×4 in luoghi non mappati e senza punti di riferimento e porteranno tutto l’occorrente per mangiare e dormire nei campi tendati.
Non si tratta solo di conoscere a menadito certi luoghi, è anche questione di permessi militari, che un visitatore straniero non può ottenere da solo.
Io, con un affiatato gruppo al seguito di una fotografa russa, ho passato quattro notti in tenda nel deserto e due in questo hotel al Cairo (Giza) con vista piramidi.
Secondo me più tempo trascorrete nel White Desert meglio è, ma ci sono tour di diversa durata e livello di comfort, adatti ad ogni esigenza.
Ecco le opzioni, tutte con cancellazione gratuita:
Escursione di 1 giorno nel Deserto Bianco
Condensa in 17 ore ciò che ho esplorato in quattro-cinque giorni: Deserto Nero, Montagna di Cristallo, Agabat e Deserto Bianco; tutte le attrazioni indicate al paragrafo precedente tranne Siwa. Consigliato solo se avete problemi di tempo e budget.
Tour di 2 o 3 giorni
Lo stesso contenuto dell’escursione di cui sopra, ma meno affrettato. Sistemazione in camere doppie stile bungalow dotate di bagno con doccia, un lusso per il deserto!
Tour privato di 4 giorni nel Deserto Bianco, Egitto
Alle attrazioni dei tour precedenti, aggiunge anche la leggendaria Valle delle Balene (Wadi-Al Hitan), che altrimenti si può visitare con quest’altra gita in giornata dal Cairo.
Delle 3 notti, solo 1 prevede il pernottamento in tenda con bagno in mezzo alla natura.
Tour di 4 giorni in tenda (solo in inglese)
Questo viaggio nel viaggio include tutte le tappe di cui ho parlato nel paragrafo precedente, tra cui l’Oasi di Siwa.
In questo caso, tutte le notti sono in tenda senza né doccia né bagno: una formula con cui mi sono trovata molto bene e che è molto più semplice di ciò che sembra!
Prenota qui il tour di 4 giorni in Inglese, campeggiando nel Deserto Bianco
Tour di 7 giorni nel White Desert, Egitto
Tour più rilassante e confortevole dei precedenti, che include anche sorgenti termali.
Delle 6 notti, solo 1 è in tenda.
Quando andare nel Deserto Bianco d’Egitto e relative temperature
Il periodo migliore per viaggiare in Egitto e visitare il Deserto Bianco è senza dubbio l’inverno, in modo da esplorare con temperature gradevoli.
L’estate è sconsigliata sia per il caldo diurno, che per le tempeste di sabbia a inizio stagione.
L’escursione termica nel deserto – bianco o nero che sia – è notevole: almeno 15 gradi tra giorno e notte.
A dicembre dormivamo con circa 8-9 gradi in tenda la notte (con sacchi a pelo e coperte che facevano il loro lavoro) e di giorno eravamo sotto al sole a circa 23 gradi, quel caldo piacevole che non ti fa ancora sudare.
Attenzione: cercate di evitare le feste di Natale e Capodanno. In quel caso, la parte più iconica del Deserto Bianco diventa rumorosa quanto i bazaar del Cairo: fossi in voi non mi rovinerei l’esperienza così!
Stando abbastanza vicino all’equatore, non ci sono grosse differenze stagionali in termini di ore di luce: nel solstizio d’inverno ce ne sono circa tre in meno.
Nella stagione “fredda”, le nostre albe erano attorno alle 6.00 e i nostri tramonti attorno alle 17.00.
Essendo un deserto, il clima è secco e le precipitazioni sono pressoché inesistenti. Una notte abbiamo sperimentato qualche goccia, ma è un fenomeno talmente trascurabile da non richiedere un’attrezzatura apposita.
Vestiti e attrezzatura fotografica
Serve invece un bagaglio sui generis per l’escursione termica e qualche piccolo accorgimento per campeggiare.
Come vestirsi nel Deserto Bianco d’Egitto
- Di notte. D’inverno in tenda nel deserto ho indossato cappello di lana, guanti, intimo termico e pile, direttamente dal mio guardaroba polare.
- Di giorno. Una giacchetta leggera solo per uscire a fotografare l’alba, dopodiché le ore calde si passano a mezze maniche. Ci vogliono scarpe e pantaloni da trekking e naturalmente anche cappello, occhiali e crema solare. In alcuni itinerari ci sono anche oasi in cui fare il bagno: non dimenticate il costume!
Accessori per campeggiare in Egitto (Deserto Bianco e Nero)
- Fondamentali una torcia da testa e un powerbank potente per chi alloggia in tenda più giorni: solo in macchina si possono ricaricare i dispositivi.
- Per dormire, solitamente è tutto in dotazione tranne il cuscino: o poggiate la testa sui vostri vestiti o portate un cuscino gonfiabile come questo per stare più comodi.
- La mascherina da notte vi servirà, se non volete svegliarvi con le luci dell’alba.
- Dormendo in tenda non c’è il bagno: non dimenticate salviette intime, carta igienica e bustine per raccoglierli. Le guide beduine solitamente portano un sacco della spazzatura generale che poi smaltiranno nel centro abitato più vicino.
Attrezzatura per fotografare il White Desert
Il soggetto principale sono i paesaggi lunari. Quindi armatevi di: cavalletto, grandangolo (14-24 mm, ma anche aperture maggiori), obiettivo intermedio (24-70 mm) e medio-tele (70-200 mm), il mio obiettivo preferito con cui ho immortalato anche il tramonto in copertina.
Un tele più spinto (500 mm nel mio caso) vi servirà per fotografare le volpi del deserto, che spero vengano a farvi visita.
Molto utile una seconda fotocamera, in modo da non cambiare troppo spesso gli obiettivi: la sabbia si infila dappertutto!
A tal proposito, una pompetta per togliere i granelli di sabbia è di grande aiuto, insieme ad un kit di pulizia per lenti e sensore.
A.A.A Il drone è vietato! Ci possono essere delle eccezioni solo con permessi speciali ottenuti via mail dall’Autorità Egiziana per l’Aviazione civile, che naturalmente richiedono patentino e assicurazione. Le pene per i trasgressori vanno dalle multe salate alla galera.
Nel Deserto Bianco d’Egitto, le stelle sono un’altra grande opportunità fotografica: ricordatevi telecomando e astroinseguitore, se fate sul serio.
Deserto bianco, Egitto: è pericoloso?
Nella stagione 2023/2024 – politica interna a parte – molti turisti stanno disertando l’Egitto per i conflitti nei Paesi confinanti, in particolare per quello israelo-palestinese, al confine Est.
La destinazione turistica più vicina è Sharm-el-Sheikh, ma è comunque abbastanza distante e ovattata rispetto a tutto ciò.
Il White Desert si trova addirittura ad Ovest, dall’altra parte del Nilo: la Libia e il Sudan sono sufficientemente lontani e in ogni caso ci sono i militari al confine.
Distanze geografiche a parte, il Deserto Bianco d’Egitto è un altro pianeta in tutti i sensi, lontano dal tempo, dallo spazio e dalle vicende politiche, per cui la sicurezza non costituisce un problema.
L’aspetto positivo di tutto ciò, è che mi sono goduta persino le Piramidi di Giza senza calca: c’erano più cammelli che persone!
Informazioni pratiche per viaggiare in Egitto
Ricordatevi di fare il visto. Si può richiedere online qui: i tempi di rilascio variano da due giorni ad una settimana ed il costo è di 25 USD.
Stipulate un’assicurazione di viaggio (10% di sconto per i miei lettori!)
Assicurazione di viaggio: qual è la migliore? Sconto HeyMondo, opinioni e guida!
Prenotate una guida full time. Una guida in Egitto non serve solo per comprendere una civilità millenaria, ma anche per motivi linguistici: le trappole per turisti sono ovunque, specialmente per chi non parla arabo.
Non ultimo, se siete donne vi aiuterà ad arginare attenzioni indesiderate. Ecco il tour che mi ha fatta innamorare del Cairo.
Adoperatevi per internet. Vi consiglio questa e-sim, una scheda virtuale per evitare file e fregature in loco. Si attiva una volta per tutte ed è disponibile in 150 paesi. Inoltre ha una pratica assistenza umana 24h/24. Ecco la lista dei telefoni compatibili!
Inoltre, con il coupon SPECIAL5 avrete il 5% di sconto!
Anche se sono una grande fan della VPN, in Egitto non è stata d’aiuto ed ho dovuto addirittura disattivarla per poter usare internet: interferiva sia con i dati del cellulare, che col wi-fi!
Organizzatevi con i contanti. Conviene prelevare giusto qualche sterlina egiziana in loco per avere tagli piccolissimi. Altrimenti accettano euro e dollari, ma ricordatevi tagli piccoli, che non danno il resto in queste valute.
Prenotate un transfer da/per l’aeroporto o per una sola tratta.
In Etiopia ero scampata al Mal d’Africa, il Deserto Bianco d’Egitto invece mi ha colpita e affondata.
Da un’amante delle Terre Polari, in fondo c’era da aspettarselo: Artide e Antartide non sono altro che dei deserti bianchi. Non a caso, la compagnia che organizza spedizioni in Antartide dal Sud Africa si chiama White Desert!
Tornerò sicuramente.
Valeria
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