Visita agli scavi di Peltuinum, Abruzzo
Frequento le montagne d’Abruzzo sin da piccola ed ogni anno la mia lista di cose da vedere si allunga inesorabilmente.
L’ultima scoperta è stato lo splendido sito archeologico di Peltuinum (AQ): una perla che in UK avrebbe un bookshop scintillante e una campagna di marketing spaventosa, mentre qui ha pannelli illeggibili ed è condannata all’oblìo.
L’aspetto positivo è che sentirete il suono dei vostri passi, persino a Ferragosto.
INDICE
Storia dell’area archeologica di Peltuinum: dai Vestini a oggi
Visita agli scavi di Peltuinum
Altri siti archeologici in Abruzzo, vicino L’Aquila
Peltuinum: dove dormire per passare un weekend in montagna in Abruzzo
Peltuinum, come arrivare (non è scontato come sembra)
Eventi a Peltuinum, Abruzzo
Storia dell’area archeologica di Peltuinum, Abruzzo: dai Vestini a oggi
Peltuinum si trova a 25 km da L’Aquila (tra i comuni di Prata d’Ansidonia e San Pio delle Camere) è vicina ai grandi Parchi d’Abruzzo ed è equidistante dai mari.
Un insediamento che ha sempre avuto una posizione strategica: oggi per apprezzare le bellezze della regione, più di 2000 anni fa per motivi di sussistenza e difesa.
“Fumo di nuvole” | Sepolcro monumentale a torre
Il popolo italico dei Vestini, infatti, fondò l’insediamento in quest’area (probabilmente nel VII sec. a. C.) in quanto collocata sulla via dei tratturi e vicina ad un approvvigionamento idrico. Inoltre la zona è sopraelevata (860 metri) e domina e controlla la piana di Navelli.
Entrati in conflitto con la Repubblica romana alla fine del IV sec. a.c., i Vestini dovettero soccombere, fino a quando, nel I sec. a.C., la cittadinanza romana venne estesa a tutti gli Italici.
La Peltuinum che vediamo oggi è un sito romano di Età Augustea, che sopravvisse fino alla fine del IV secolo, quando iniziò a spopolarsi in seguito ad un terremoto, forse più forte del solito.
Tale evento portò alla spoliazione del materiale edilizio: materiali e elementi architettonici andarono ad arricchire castelli medievali e luoghi di culto della vallata, tra tutti la chiesa di San Paolo a Peltuinum e il complesso della Chiesa di S.Maria Assunta a Bominaco.
Venne completamente abbandonata solo dal XVII sec.
I primi scavi di Peltuinum furono condotti negli anni’80, per poi riprendere negli anni 2000 nell’area del teatro, che stranamente si trovava fuori dalle mura.
Visita agli scavi di Peltuinum, Abruzzo
Orientarsi in quest’area da 28 ettari non è facile, soprattutto per la mancanza di indicazioni e pannelli leggibili.
Si accede principalmente dalla Porta Ovest (2), attraversando la strada lungo cui è collocato il sepolcro a torre (1) e giungendo ai resti di un insediamento monastico (4), addossato alle vecchie mura (3).
Porta Ovest
Senza consultare questa guida neanche vi accorgereste che a 5-6 minuti a piedi il sito archeologico continua!
L’insediamento era attraversato da Est o Ovest dalla via Claudia Nova, che qui corrisponde alla via della transumanza (tratturo L’Aquila-Foggia) che ancora oggi connette i resti archeologici del sito.
Della città romana rimangono tracce di mura sul lato Ovest e il teatro a Sud (10), che, contrariamente al solito, è collocato fuori le mura ed addossato a queste.
La cavea è ricavata sfruttando in parte il pendio naturale, alla maniera greca, mista però al sopraelevato, alla maniera romana.
Nei pressi del teatro sorgevano anche luoghi di culto come un tempio corinzio (9), forse dedicato ad Apollo, ed un altare a forma di H risalente ai Vestini (foto sotto).
A seguire anche il Foro di Peltuinum (7) e una cisterna (8).
Tornando verso Nord si attraversa l’area delle domus (6) – attualmente sepolte per motivi di conservazione – fino a raggiungere l’affossamento del terreno dove sorgeva l’Anfiteatro, collocato verso il perimetro settentrionale.
Informazioni pratiche per la visita a Peltuinum
Ad oggi (estate 2023) l’area è a ingresso libero, aperta 24 ore su 24.
A Peltuinum potete anche andare con il cane, il rispetto sta quindi al buon senso dei visitatori.
Altri siti archeologici in Abruzzo, vicino L’Aquila
Adoro i siti archeologici in Abruzzo: sono immersi nella natura e nel silenzio più assoluto. Chi, come me, fa spesso la guida in contesti affollati e urbanizzati come Roma, qui tira un sospiro di sollievo e respira a pieni polmoni.
Solo in provincia de L’Aquila, abbiamo:
Alba Fucens (Massa d’Albe)
Lara Croft avvistata ad Alba Fucens
La cosiddetta “Pompei d’Abruzzo“, un sito romano sorto nel IV sec. a.C. dove si possono ancora ammirare le strisce pedonali, l’anfiteatro e il tempio di Apollo trasformato in chiesa con finiture cosmatesche.
Vi consiglio di esplorare Alba Fucens con visita guidata per apprezzarla a pieno. Le visite partono dall’ufficio turistico di Massa d’Albe e durano un paio d’ore. I cani sono ammessi!
Siti archeologici in Abruzzo: iconostasi cosmatesca ad Alba Fucens, chiesa costruita sui resti del Tempio di Apollo
Amiternum (San Vittorino)
Antica città italica fondata dai Sabini, che ha dato i natali a Sallustio.
Oggi possiamo visitare il sito archeologico di età romana imperiale, con tanto di teatro, anfiteatro, resti di una domus e di due acquedotti.
Ecco le informazioni pratiche per la visita.
Foto del MiC
Corfinium (Corfinio, valle dei Peligni)
Capitale dell’antica civiltà dei Peligni, risalente al IX sec. a.C..
Questo sito archeologico abruzzese si divide in tre aree: quella della città imperiale, che include anche le terme e resti di abitazioni, l’area dei due templi – dove spicca il cosiddetto Tempio Italico del I sec. a.C. – e l’area del santuario di Sant’Ippolito, designata al culto dagli albori della civiltà.
Qui ci sono le informazioni pratiche per la visita.
Cunicoli di Claudio (Avezzano)
16 km di cunicoli commissionati dall’Imperatore Claudio per regolare il livello del lago Fucino.
Si tratta della più grande galleria sotterranea scavata a mano, nonché della più grande opera idraulica dell’antichità, superata solo dal Frejus a fine Ottocento.
Purtroppo l’area è chiusa al pubblico dal 2020 e non si sa quando riaprirà. Il contatto di riferimento per visitare i cunicoli rimane comunque info@yesabruzzo.com.
Peltuinum: dove dormire per passare un weekend in montagna in Abruzzo
Da piccola facevo base a Pescasseroli – a casa di mia nonna – ora ad Ovindoli (a 50 minuti di guida da Peltuinum) dove ho questa vista meravigliosa:
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Dovendo prenotare un alloggio in montagna in Abruzzo (e volendo includere Peltuinum) inizierei con questa bellissima struttura dog-friendly a Prata d’Ansidonia (AQ).
Sono richieste minimo due notti di permanenza, ma vi troverete in una posizione strategica, anche per visitare Rocca Calascio, Santo Stefano di Sessanio, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e la Valle del Tirino, solo per citare qualche esempio.
Qui potete scegliere dove dormire in base alle vostre esigenze e al vostro budget:
Peltuinum, come arrivare
“Metti Peltuinum sul navigatore e la trovi” direte voi, e invece no!
Mettendo “Peltuinum” si raggiungono solo le antiche mura, volendo visitare anche Teatro e resti del Tempio di Apollo, una volta parcheggiato, dovete mettere “Teatro di Peltuinum” su maps. Le due aree sono a 5-10 minuti a piedi tra loro, non sono indicate, né visibili l’una dall’altra.
Se, venendo da Sud, mettete Peltuinum su Waze, vi farà passare in una mulattiera: io ho rigato il fuoristrada, ma, se avessi avuto una macchina da città, l’avrei completamente rotta.
Usate maps, e, se dovesse comunque portarvi su sterrato, ignoratelo e proseguite: il ricalcolo sarà quello giusto.
Deviazioni avventurose a parte, Peltuinum è facilmente raggiungibile da Roma (143 km) e da L’Aquila (25 km) ed è ben servita da strade veloci come la A24 e la Provinciale 17.
Niente da fare con i mezzi pubblici.
Dove parcheggiare a Peltuinum?
Non esiste alcuna area di parcheggio designata, noi abbiamo lasciato la macchina ai piedi della stradina in foto, raggiungibile mettendo “Peltuinum” su google maps.
Percorrerla ci è sembrato poco rispettoso: meglio lasciare le auto lontane dai siti archeologici.
La strada che conduce alle mura di Peltuinum
Eventi a Peltuinum, Abruzzo
Ho esordito dicendo che questo è un sito archeologico dimenticato, ma come spazio eventi ogni tanto risorge.
Dal DJ set verso le antiche mura, ai concerti nel Teatro Romano. Qui potete vedere i prossimi eventi, tra cui anche la rassegna “Paesaggi Sonori”.
Spero di aver fatto rivivere Peltuinum nei miei racconti e nelle mie foto.
Valeria
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Il mio profilo Unexpected Rome: è in inglese, perché il 99% delle volte lavoro come guida per gli americani.
Sull’Abruzzo:
- Pescasseroli, Parco Nazionale d’Abruzzo: guida al “mio” Paese
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