Isole Fær Øer, le 18 perle del Regno di Danimarca – Guida di viaggio aggiornata nel 2024
Le Fær Øer sono un posto dall’energia fortissima in cui si provano emozioni profonde e contrastanti, sanno essere feroci e maestose.
Le cose da sapere per organizzare un viaggio in queste 18 isole sub-artiche sono innumerevoli e ho cercato di racchiuderle tutte in questa guida.
INDICE
Dove si trovano le isole Faroe? Mappa e posizione
Meteo e clima alle isole Fær Øer (aurora boreale, dove sei?)
Quando andare
Come vestirsi e cosa mettere in valigia
Isole Fær Øer: cosa vedere e quanti giorni
Cosa si mangia alle Faroe
Dormire alle Isole Faroe
Isole Faroe: come arrivare (voli e traghetti)
Come spostarsi alle Fær Øer: macchina, bus e traghetti
€€ Quanto costa un viaggio alle Fær Øer
Documenti e assicurazione di viaggio per le Faroe (10% off!)
Internet e telefonia alle Faroe (5% di sconto sulla esim)
Altri consigli utili
Un viaggio alle Isole Faroe è un’esperienza in balìa del meteo, degli schiaffi del mare e del vento.
Vorreste un viaggio organizzato che include anche le Isole Scozzesi? Allora vi consiglio a occhi chiusi di andare in nave con Poseidon Expeditions! Compagnia polare che amo, con cui ho esplorato le Svalbard fino all’80° parallelo, l’Antartide una seconda volta e presto anche la Georgia Australe! Per i miei lettori c’è il 5% di sconto cumulativo con le offerte in corso per tutte le mete. Contattatemi per ottenerlo!
Alle Faroe non si è mai lontani più di 5 km dall’Oceano, c’è un legame indissolubile con queste acque. La mancanza di protezioni su ruggenti scogliere a strapiombo enfatizza ancora di più questo rapporto.
Altra costante di questo Paese sono le pecore, al punto che Fær Øer (che si pronuncia così) probabilmente significa “isole delle pecore”, che sono il doppio degli abitanti (70.000 batuffoli di pelo versus 40.000 umani).
Quasi la metà dei faroesi risiede nella capitale Torshavn, che è un posto da non perdere, specialmente se volete conoscere la cultura e la storia delle isole.
Per approfondire: Torshavn, capitale delle Isole Faroe: guida esaustiva
Ma dove si trovano le Isole Faroe? Mappa e posizione
Le isole Fær Øer si trovano nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico del Nord, tra Scozia, Norvegia e Islanda.
Sono un territorio subartico a 62°N di latitudine: la cosa che mi fa impazzire, è che la latitudine sia la stessa di Yakutsk in Siberia – la città più fredda al mondo – nonché l’equivalente boreale delle Isole Shetland in Antartide (62°S)!
La Corrente del Golfo è davvero un prodigio della natura.
Il fatto che la posizione delle Faroe sia quattro gradi al di sotto del Circolo Polare Artico, comporta giorni molto lunghi in estate e molto brevi in inverno: fino a 20 ore di luce nel solstizio d’estate e a malapena 5 nel solstizio d’inverno.
Isole Faroe: Clima e meteo
Le Isole Fær Øer hanno ben 250 giorni di pioggia all’anno: sono chiaramente un viaggio per chi, come me, definisce maltempo 30°C con sole cocente.
Alle Fær Øer è il clima a dettare le regole: pioggia, nebbia, vento e mare mosso sono una costante. A me questa sudditanza nei confronti della natura piace da morire.
Il sito più attendibile per consultare le previsioni meteo delle isole Faroe è questo. Da fine 2021, il nuovo servizio metereologico faroese Veðurstova Føroya comincerà a sostituirsi al danese DMI.
Se vi state chiedendo se alle isole Fær Øer è possibile vedere l’aurora boreale quando fa buio, la risposta è “molto raramente“. Inoltre difficilmente danzerà come nell’Artico: non siamo abbastanza a Nord.
Poi su queste isole il meteo è spesso nuvoloso e nebbioso, per vedere la dama verde il cielo dev’essere limpido!
Quando andare alle Isole Faroe?
Leggete i pro e i contro dei diversi periodi e decidetelo voi!
Isole Fær Øer in estate
Pro. Il meteo è meno capriccioso, le ore di luce sono tante, per cui le isole si possono visitare per bene sia via terra che via mare. A tal proposito da maggio ad agosto si può andare a Mykines per avvistare i puffin e fare bird-watching in tutte le isole.
Contro. È alta stagione – soprattutto agosto – quindi i prezzi sono più alti e bisogna anche organizzare il viaggio con anticipo. Maggio potrebbe fare eccezione.
Da maggio a settembre, inoltre, ha luogo il Grindadráp, la tradizionale mattanza dei globicefali. Avviene senza preavviso, appena ne hanno occasione, quindi non ci si può organizzare di conseguenza per evitarla.
C’è anche da dire che è rarissimo assistervi: è assurdo che a noi sia capitato ben due volte durante la nostra permanenza.
Ci sono inoltre degli eventi da considerare anche per chiusure di attività e modifiche dei trasporti:
– Tra metà e fine luglio c’è il G! Festival, G come Gøta, il villaggio in cui ha luogo tale evento musicale internazionale che spazia dal Pop al Metal.
– Tra il 28 e il 29 luglio si festeggia Ólavsøka (Sant’Olav), re norvegese morto proprio quel giorno nel lontano 1030: sicuramente l’occasione migliore per visitare Torshavn e vedere i faroesi vestiti a festa!
Fær Øer in inverno (e nelle mezze stagioni, che qui non esistono)
Pro. Al di fuori della stagione estiva, le Isole Faroe sono pressoché deserte, per cui, se amate la solitudine, in inverno troverete la pace dei sensi. Inoltre la neve potrebbe rendere il paesaggio ancora più fiabesco.
Da ottobre ad aprile non c’è alcuna mattanza delle balene (globicefali), per cui non correte alcun rischio di trovare l’Oceano tinto di sangue, come purtroppo è accaduto a noi a luglio 2021.
Aggiornamento 2022: quest’anno, purtroppo, il massacro ha avuto luogo anche ad ottobre. Con il riscaldamento climatico, le balene sono rimaste più a lungo nell’area e circa 300 di loro hanno pagato con la vita.
Contro. C’è un motivo per cui in pochi vanno alle Faroe in primavera/autunno/inverno: l’aurora boreale è rarissima da vedere ed è fioca, la neve scarseggia (nessuna nevicata abbondante stile Lapponia Svedese, per intenderci), non si possono avvistare i puffin, né si può raggiungere la splendida isola di Mykines.
Escursioni in barca e trekking sono molto limitati per via delle condizioni climatiche avverse.
A novembre, inoltre, c’è la caccia della lepre che ha luogo soprattutto nell’isola di Vagar: al di là del fatto che per me la caccia non dovrebbe più esistere, in questo mese si rischiano anche le fucilate nei sentieri escursionistici.
Quindi qual è il periodo migliore per andare alle Fær Øer?
Secondo me il periodo migliore per visitare le Isole Faroe va da maggio a luglio, ma mi piacerebbe tornare d’inverno per sperimentare un’atmosfera diversa.
Come vestirsi alle Faroe e cosa portare
Ci vuole abbigliamento anti-pioggia e anti-vento tutto l’anno. Nella valigia per le Fær Øer non devono mancare:
Scarpe da trekking in Goretex, come queste alte della Salomon
Pantaloni da trekking idrorepellenti (con questi mi ci immergevo nelle acque antartiche scendendo dallo zodiac)
Giacca a vento impermeabile con cappuccio (meglio se con imbottitura removibile)
Copertura impermeabile per lo zaino, come questa.
Bastoncini da trekking, non li avevo e camminavo come una zoppa in discesa.
Costume, se alloggiate in fantastici alloggi con hot pot.
Thermos
Borraccia
Da mettere solo nella valigia per l’estate
Mascherina a prova di sole di mezzanotte e case senza serrande: la qualità del sonno si paga!
Binocolo per il bird-watching
Come vestirsi alle Isole Faroe in inverno
Ramponi
Abbigliamento artico (ma sempre a strati)
Cosa fare alle Fær Øer: attrazioni e itinerario
Parlo di itinerario alle Isole Faroe nel titolo, ma la verità è che qui è impossibile rispettarne uno.
Gli unici punti fissi possono essere i giorni delle escursioni in barca, da prenotare con anticipo come Mykines (che comunque saltano spesso per mare mosso e clima avverso) e il trekking a Drangarnir che va prenotato, in quanto si entra in una proprietà privata ed è vietato andare da soli.
Anche se i traghetti e gli elicotteri non sono prenotabili per i turisti, meglio avere chiari i giorni e gli orari papabili, visto che le corse sono poco frequenti: vi rimando alla sezione “Come spostarsi alle Fær Øer” per maggiori informazioni.
Per il resto, conviene avere una lista di posti da vedere e decidere quali sono gli imperdibili: con l’inclemente meteo faroese dovrete fare delle rinunce.
Noi siamo stati fortunatissimi da questo punto di vista e abbiamo visto quasi tutto ciò che avevo segnato nella mappa delle Faroe sottostante, imbattendoci anche in ulteriori attrazioni in loco.
Ecco la mia selezione di luoghi di interesse alle Fær Øer, isola per isola:
Le isole principali delle Faroe (Vágar, Streymoy, Eysturoy, Borðoy, Kunoy e Viðoy) sono connesse da ponti e tunnel, e l’intero Paese è attraversabile in poco più di un’ora da un capo all’altro. Gli alloggi quindi non sono vincolanti come in un viaggio in Islanda.
Nell’attesa di un post dedicato alle attrazioni delle Isole, vi anticipo che il lago sospeso Leitisvatn è forse la cosa più bella che ho visto alle Fær Øer.
Quanti giorni alle Isole Faroe?
La permanenza media su queste piccole isole è di 5-7 giorni, noi siamo rimasti 9 giorni esplorando molto, ma non di certo tutto! Chi ama questi paesaggi potrebbe anche stare un anno alle Isole Faroe, trovando ogni giorno uno scorcio diverso e scoprendo nuovi trekking.
Altro fattore da considerare per capire quanto tempo stare alle isole Fær Øer, è che il meteo sub-polare potrebbe scombinarvi i piani: meglio avere giorni extra.
Cosa si mangia alle Isole Faroe (sfatiamo un po’ di miti)
Alle Faroe, così come in Islanda, i piatti tradizionali sono a base di carne e pesce, ma si trova veramente di tutto, compreso il prosciutto di Parma e la Pasta De Cecco.
Il cibo di importazione non ha neanche prezzi molto più alti, dato che stiamo pur sempre all’interno del Regno di Danimarca. Quindi no, non vivono di sussistenza.
A differenza di ciò che si crede, al giorno d’oggi meno della metà dei faroesi mangia la balena: questo cambiamento è dovuto alla presenza di mercurio nella carne.
Anche per i turisti è difficilissimo trovarla e i ristoranti che ancora la cucinano si contano sulle dita di una mano. Uno di questi è lo storico ristorante dei Patursson a Kirkjubøur: è stata una macabra scoperta, fatta dopo aver trovato un pezzo di balena abbandonato lì davanti.
Visto che ci sono più ovini che umani, la carne di pecora è quella più consumata: la pecora fermentata è il piatto più famoso; tradizionalmente mangiano anche uccelli e derivati, come fulmari e relative uova.
Anche il salmone è molto diffuso: non solo pesce fresco appena pescato, ci sono anche molti allevamenti intensivi.
Per i vegetariani non esistono piatti tipici, né tantomeno ristoranti dedicati: dato che su queste isole sono cacciatori nel DNA, non concepiscono l’idea che qualcuno possa non mangiare carne.
A tal proposito, ho trovato molto utile questo articolo in inglese di una vegana a Tórshavn (non è una faroese).
Per noi erbivori (e non solo) ho scritto anche: i migliori ristoranti vegetariani e vegani a Roma
Dove mangiare alle Faroe (e dove bere)
Noi abbiamo mangiato fuori giusto un paio di volte per vedere l’atmosfera: l’unico posto carino che segnalo è Fríða Kaffihús a Klaksvík, dove si può scegliere tra burger, croissant salati e zuppe – anche veggie – e si spendono circa 20€.
Al di là delle proprie abitudini alimentari, secondo me conviene portare un po’ di cibo dall’Italia e fare la spesa da Bonus o alle stazioni di servizio Effo e Magn: gli alloggi con cucina alle Faroe sono stati una scelta vincente.
L’acqua del rubinetto è ottima, per cui basta portarsi una borraccia come questa.
Per bere alcolici invece la questione è più complicata: non ci sono nei supermercati.
Si trovano solo in alcuni negozi, chiamati Rúsdrekkasølan, presenti nei centri abitati più grandi (es. Klaksvík) e aperti con orario ridotto: conviene comprare da bere al Duty Free dell’aeroporto.
Dove dormire alle Isole Faroe: hotel e guesthouse
Prima e dopo un viaggio alle Isole Fær Øer, passerete per Copenaghen: se avete voli a orari anti-costituzionali, vi consiglio di dormire in questo hotel vicino all’aeroporto in cui siamo stati benissimo!
Data la superficie ridotta delle isole, in poco più di un’ora si può andare da un estremo all’altro del Paese grazie a tunnel sottomarini e ponti: se volete risparmiare, alle Fær Øer potete prenotare un unico alloggio per l’intera vacanza!
Ciò non vale se volete visitare isole remote come Suðuroy, raggiungibile solo con 2 ore di nave: bisogna dormire lì una notte.
Torshavn è sicuramente un ottimo posto in cui alloggiare, sia per la sua posizione strategica, sia perché nella capitale ci sono tutti i servizi possibili, incluso qualche locale in cui conoscere la gente del posto (cosa non scontata nelle remote isole Fær Øer).
Per scegliere i pernottamenti nella capitale, vi consiglio di leggere: Dove dormire a Torshavn: hotel, guesthouse e altri alloggi
Se avete scelto le Fær Øer come meta, però dovete dormire almeno una notte in un villaggio sperduto.
Dormire alle Isole Faroe: guesthouse nei villaggi
Gli hotel sono una prerogativa solo della capitale, al di fuori ci sono prevalentemente guesthouse con self check-in: b&b come il nostro a Roma – in cui si interagisce con i proprietari – sono davvero rarissimi.
Le guesthouse alle isole Fær Øer sono la soluzione con il miglior rapporto qualità-prezzo, anche perché cucinando in appartamento abbatterete sensibilmente i costi.
In questo contesto vi consiglio di portare uno scolapasta pieghevole come questo e una moka elettrica, accessori che si sono rivelati fondamentali alle Faroe.
Alle Faroe ce ne sono altre due affini che avevamo valutato come alternative: questa adorabile guesthouse sulla centralissima isola di Eysturoy e la Panorama Boathouse a Klaksvík, dove si prende il traghetto per il Kalsoy. Tutte le boathouse citate possono ospitare fino a sei persone.
Anche questa casetta con hot pot è un sogno, nonché un’ottima base per visitare le isole Bordoy e Vidoy.
Ovunque vogliate alloggiare alle Isole Faroe, bisogna prenotare con anticipo per l’estate perché la richiesta è superiore all’offerta: le strutture sono pochissime! Potete prenotare su booking.com inserendo il filtro “cancellazione gratuita”.
- Vi consiglio anche la mia guida su “dove dormire in Islanda“, se doveste visitare entrambi i paesi.
Come arrivare alle Isole Faroe: voli e traghetti
Alle Fær Øer si può arrivare in traghetto dalla Danimarca o dall’Islanda oppure in aereo, facendo scalo nei Paesi Nordici.
Voli per le isole Fær Øer: aeroporto di Vágar (FAE)
L’unico aeroporto delle Isole Faroe si trova sull’isola di Vágar, 49 km a Ovest della capitale, a circa 40 minuti di guida. I voli per le Isole Fær Øer sono operati dalla compagnia di bandiera Atlantic Airways e da SAS: non esistono voli diretti dall’Italia e lo stopover migliore è quello a Copenaghen.
Conviene dormire almeno una notte fuori nella città in cui si fa scalo, visto che alle Faroe la cancellazione voli per meteo avverso è molto frequente.
In caso di scalo in Danimarca a orari folli, vi consiglio di dormire in questo hotel vicino all’aeroporto!
Traghetti dalla Danimarca o dall’Islanda: come arrivare alle Isole Faroe in nave
Per raggiungere le isole Fær Øer via acqua, c’è il traghetto che parte dalla Danimarca direzione Islanda Est (Seyðisfjörður): parte dal Nord della Danimarca (Hirtshals) e il porto di Torshavn è appunto la tappa intermedia.
La compagnia è la Smyril Line e la nave in questione è la MS Norröna, che può trasportare 1500 passeggeri e 800 macchine. È un viaggio che infatti conviene solo se si carica il proprio veicolo, evitando di noleggiare l’auto.
Come muoversi alle isole Fær Øer: macchina, elicotteri e bus
Fær Øer in elicottero
Gli elicotteri sono davvero economici e sono usati ordinariamente dai faroesi per spostarsi: un volo può venire anche solo 30€! Si può prenotare solo la settimana prima della partenza e non è possibile nessuna tratta a/r in giornata.
Per prezzi esatti e tratte disponibili bisogna consultare il sito della Atlantic Airways.
Fær Øer in bus e traghetto/barca
Tutti gli orari di bus e traghetti interni sono sul sito ssl.fo: i prezzi dei trasporti sono economici, considerati gli standard nordici, ma i collegamenti sono poco frequenti e soprattutto poco capillari.
I traghetti non si possono prenotare: dovete solo presentarvi in anticipo, specialmente se avete una macchina da caricare e se il traghetto in questione è quello per Kalsoy (in estate bisogna presentarsi lì davanti almeno un’ora prima).
Abbiamo preso anche il traghetto per Suðuroy, ma in quel caso siamo andati solo venti minuti prima, visto che è una nave da 900 passeggeri con 200 posti auto, dove eravamo forse gli unici turisti.
Altre isole interessanti raggiungibili solo via acqua (o con elicotteri) sono: Mykines, Nolsoy, Lítla Dímun e Stóra Dímun.
Fær Øer in macchina
Purtroppo l’auto rimane ancora il miglior modo per visitare le Faroe, e, come per gli alloggi, bisogna prenotare in anticipo per l’estate.
Noi abbiamo noleggiato con la compagnia locale rentyourcar, ma ci sono sembrati disonesti: con il senno di poi avrei usato questo comparatore di autonoleggi, selezionando i servizi con punteggio maggiore o uguale a 8.
Abbiamo inoltre richiesto un wi-fi portatile e il tunnel pass, che include il passaggio illimitato in tutti i tunnel, tranne quello con l’unica rotonda sottomarina al mondo (che si paga qui o presso le stazioni di servizio). Eccolo nel video di una mia compagna di viaggio:
Di seguito le principali cose da sapere per guidare alle Fær Øer:
Attenti alle pecore che sono il doppio degli umani, attenti alla nebbia, alle strade a strapiombo senza protezioni e ai tunnel ad una corsia (spesso non illuminati), che hanno una piazzola per fermarsi indicata con la lettera M. Inoltre le luci devono essere sempre accese.
Quanto costa un viaggio alle Isole Faroe? Costo della vita?
È un viaggio più costoso della media (soprattutto in solitaria), ma non arriva ai livelli di un viaggio in Groenlandia, di una Crociera alle Svalbard o di un on the road in Islanda (dove però si può risparmiare molto con la mia guida “Islanda low cost“).
Naturalmente ci sono un’infinità di varianti: dipende dalla stagione, da quanti siete, quanto vi viziate e da che escursioni fate.
Di seguito vi riporto i costi del nostro viaggio di 9 giorni fatto in quattro in estate (altissima stagione):
€€ Cibo. Se andate a mangiare fuori giusto un paio di volte come abbiamo fatto noi, ridurrete notevolmente il budget: il costo della vita alle Isole Faroe è elevato, quando si tratta di ristoranti.
Noi abbiamo speso circa 50€ a testa per il cibo in ben nove giorni di permanenza. 10-15€ è il prezzo minimo per un panino e una bevanda. La spesa alle Isole Faroe costa circa il 25% in più rispetto a quella che facciamo a Roma.
€€ Voli. Abbiamo speso circa 450€/testa per quattro voli: due a/r Italia-Danimarca e due a/r Copenaghen-Torshavn, con SAS e Atlantic Airways. Durante il COVID abbiamo avuto poca scelta e molte limitazioni: si possono trovare anche soluzioni a 300€ in tempi normali.
€€ Assicurazione di viaggio che copre anche il COVID. Di seguito il preventivo per l’assicurazione HeyMondo per un viaggio alle Faroe, con lo sconto del 10% per i miei lettori. Ecco perché bisogna farla, indipendentemente dalla pandemia: Guida all’assicurazione di viaggio
€€ Macchina. Abbiamo speso circa 250€/testa per noleggiare l’auto: 1000€ totali, quindi un po’ più di 100€/giorno, tariffa che includeva anche il wi-fi portatile. In bassa stagione le cifre sarebbero state nettamente inferiori.
A questa spesa abbiamo aggiunto 27€/testa di tunnel pass (circa 108€ totali) e solo 40€/testa di benzina.
€€ Traghetti. Ne abbiamo presi due, uno per visitare Suðuroy, l’altro per Kalsoy.
La nave Suðuroy–Tórshavn a/r costava l’equivalente di 30€/testa più 11€ per il guidatore, ma parliamo di un viaggio da due ore. Il traghetto per Kalsoy (Klaksvík-Syðradalur a/r) invece è una tratta di soli 20 minuti, per la quale abbiamo pagato l’equivalente di 6€/testa.
€€ Alloggi. Abbiamo speso 36€/testa a notte per dormire in strutture da quattro: 324€/testa per 9 giorni.
Qui siamo stati bravi a risparmiare, considerata l’alta stagione. In autunno/inverno avremmo speso la metà.
€€ Escursioni. Abbiamo preso parte a due tour organizzati: quello per l’isola di Mykines e scogliere di Vestmanna, che ci è costato 44€/testa (solo barca a/r, nessuna guida), mentre quello per Drangarnir 94€/testa.
Quest’ultimo includeva una “guida” (leggi: proprietaria del terreno che riscuoteva i soldi) e poi il ritorno in barca. Andare da soli purtroppo è vietato.
Il nostro viaggio da 9 giorni è quindi costato poco più di 1300€/testa in alta stagione, grazie agli accorgimenti raccontati in questa guida.
Documenti e assicurazione di viaggio per le Faroe
Le Isole Faroe, pur appartenendo al Regno di Danimarca, non fanno parte né dell’UE né di Schengen: hanno lo stesso status della Groenlandia.
Questo comporta due conseguenze fondamentali per viaggi e documenti:
1. Ci vuole il passaporto (la scadenza residua non conta). A differenza delle fonti istituzionali, Visit Faroe afferma che basta la carta d’identità valida per l’espatrio, ma meglio non rischiare. La buona notizia è che va bene la patente italiana per guidare.
2. Bisogna stipulare l’assicurazione di viaggio, anche perché la tessera sanitaria non è valida. HeyMondo copre anche il COVID e per i miei lettori c’è il 10% di sconto!
Indipendentemente dalla pandemia, per un viaggio alle Faroe ci vuole: parliamo di un Paese costoso in cui gli imprevisti sono dietro l’angolo, sia per quanto riguarda voli cancellati per maltempo, che per i pericoli legati ai trekking nella natura selvaggia.
Ecco i dettagli della polizza:
Assicurazione di viaggio: qual è la migliore? Sconto HeyMondo, opinioni e guida!
Internet alle Faroe e telefonia (5% di sconto sulla e-sim!)
Il fatto di essere un Paese extra-UE, si ripercuote anche sulla connessione internet: per noi alle Fær Øer scatta il roaming internazionale. Vi consiglio questa e-sim, una scheda virtuale per evitare file in loco.
Con il mio codice SPECIAL5 avrete il 5% di sconto!
Si installa una volta per tutte ed è disponibile in 150 paesi. Inoltre ha una pratica assistenza umana 24h/24. Qui trovate la lista di telefoni compatibili.
Saily è una garanzia! Infatti dietro ci sono gli stessi ideatori della mitica NordVPN.
Altri consigli utili per un viaggio alle isole Fær Øer
Prese elettriche
Fuso orario
Valuta e lingua delle Fær Øer
Souvenir tipici
Libri sulle Fær Øer e guide turistiche
Prese alle Isole Faroe
Sono identiche alle nostre: di tipo F e di tipo C, 230 V di tensione e 50 Hz di frequenza.
Fuso orario
Le Fær Øer hanno lo stesso fuso di Greenwich – GMT
Valuta e lingua delle Fær Øer
La moneta delle Isole Faroe è la corona faroese che ha lo stesso valore della corona danese: in loco bisogna prelevare la cifra esatta che serve per determinate spese, che se i soldi avanzano non c’è modo di cambiarli al di fuori delle Faroe.
Solo un alloggio e i proprietari di Drangarnir chiedevano il pagamento in contanti, per il resto abbiamo pagato tutto con la carta (accettano tutti i circuiti).
Questa dualità permane pure nella lingua: si parla faroese (antico idioma simile all’islandese) e danese. L’inglese è ampiamente sufficiente per comunicare.
Souvenir: cosa comprare alle Isole Faroe di tipico
Al costo di un viaggio alle Faroe di cui sopra, vanno eventualmente aggiunti i souvenir che nel mio caso sono equivalsi ad una calamita da pochi euro.
Il ricordo più carino – ed economico – secondo me è un francobollo faroese, che non ho fatto in tempo a comprare. Si trovano sicuramente all’ufficio postale di Tórshavn e online su stamps.fo.
Un altro acquisto mancato è stato il libro sul pittore S. J. Mikines alla galleria d’arte di Torshavn: impossibile da trovare al di fuori delle Faroe!
Libri sulle isole Fær Øer e guide turistiche
Tutte le mie letture sulle Isole Faroe sono in inglese. Come guida cartacea, in italiano c’è solo quella edita da Polaris: interessante per avvicinarsi alle isole, ma non assolve pienamente la funzione di guida turistica.
1. Guide to the Faroe Islands (Bradt). La guida più completa in circolazione, che include sia consigli pratici che aspetti culturali. Disponibile sia come cartaceo che in formato kindle.
2. Wildlife of the North Atlantic, Tony Sooper (ed. Bradt). Testo che mi è stato d’ispirazione anche per scrivere il post: “Animali in Islanda: dove e quando vederli“; tra le tante cose in comune tra Islanda e Faroe, c’è anche buona parte di fauna!
Vi consiglio di dare un’occhiata anche altre guide di Tony Sooper, naturalista e condutture di programmi BBC e NatGeo: l’ho inserito anche tra i libri sull’Antartide!
3. The Land of Maybe: a Faroe Islands year, Tim Ecott. Un ottimo libro scritto da un giornalista della BBC che ha passato un intero anno alle Fær Øer, immergendosi completamente nei loro usi e costumi. Il capitolo sulla mattanza dei globicefali è un po’ edulcorato, per il resto mi è sembrato davvero ben fatto.
Le Faroe sono una meta capace di scuoterti nel profondo, che spero visitiate prima che il turismo di massa esploda anche lì.
Valeria
Disclaimer: questo post contiene link affiliati, ma consigli autentici; se prenotate qualunque servizio partendo da alcuni dei link presenti nell’articolo, io potrei ricevere una piccola commissione, mentre voi non pagate nessun extra. Voi otterrete un aiuto gratuito per il vostro viaggio, io riuscirò a sostenere le ore di lavoro sul mio sito, attività praticata ufficialmente con Partita IVA. Grazie!
Ciao, grazie per questo articolo, praticamente una mini guida all’arcipelago dei miei sogni! Ho una figlia che vive in Danimarca (Aarhus), e pensavo, con mio marito, di raggiungere le isole da HIrtshals caricando la nostra auto sulla MS NORRONA (l’ho vista partire una volta e ci ho lasciato il cuore). Hanno offerte interessanti anche se non proprio economiche. Non trovo sul web esperienze dirette, quindi mi chiedo se sia un’idea troppo azzardata…tu cosa ne pensi?
Non avendo moltissimo tempo da trascorrere sull’isola, posso chiederti secondo te quale sarebbe un numero minimo di giorni dal quale non discostarsi?
Grazie e complimenti ancora!
Ciao Silvia, grazie a te! Conosco persone che l’hanno presa, considera solo che se soffri il mal di mare l’Oceano Atlantico del Nord potrebbe crearti qualche problemino! Secondo me una settimana è una buona tempistica, ma non ci sono paesaggi e situazioni chissà quanto variegate, quindi anche meno giorni sono meglio di nulla. Chiaro che se prendi l’aereo il viaggio è più veloce, quindi avrebbe più senso se stai pochi giorni!
Non esitare a chiedere, ho scritto anche una guida su Torshavn https://valeriacastiello.com/torshavn-capitale-isole-faroe/.
Buon viaggio!
Valeria
Grazie per la risposta! Andremo con la nostra auto anche perché faremo il classico “viaggio della speranza” da genitori di expat con vari generi di conforto che scaricheremo ad Arhus prima dell’avventura. Ti faccio ancora una domanda, se posso.
Il pacchetto nave+hotel di Smyril, piuttosto conveniente, propone di alloggiare fissi in un hotel a Torshavn da cui muoversi in autonomia; ho trovato anche un’offerta di Maketravel, un operatore locale, che invece propone 3 notti a Torshavn (2+1), 2 a Klaksvik e 1 a Gjogv.
Forse la seconda opzione, oltre che consentire la permanenza su isole diverse, può essere conveniente per risparmiare un po’ sugli andirivieni di traghetti/tunnel , che sono tutti a pagamento?
Non sappiamo decidere…
Ciao Silvia, se non erro noi avevamo il pacchetto tunnel incluso nell’autonoleggio, solo uno nuovo con rotatoria era escluso.
Le isole sono relativamente piccole e il programma dipende dal meteo, quindi ci sta stare fissi in un posto, ma meglio se centrale; il pacchetto di Maketravel mi ispira soprattutto per la notte a Gjogv: posto incantevole e almeno una notte sarebbe bello alloggiare in mezzo alla natura. Torshavn è comunque una cittadina, Klasksvik una via di mezzo tra cittadina e villaggio.
Io sceglierei Maketravel se non costa molto di più; i vantaggi di stare fissi a Torshavn sono legati soprattutto al fatto che non devi fare troppi check-in/check-out.
Complimenti per il bellissimo viaggio e le utilissime dritte, sto prendendo nota in quanto ho prenotato per agosto due settimane piene. Visto che hai preso il traghetto per Kalsoy io ci vado da sola e mi chiedevo come funziona con la biglietteria perché se vado presto e mi metto con l`auto in fila non penso di poterla lasciare quando devo andare a fare i biglietti oppure ci sta un altro modo per acquistarli? E possibile pagare con carta di credito?
Grazie in anticipo
Grazie mille Antonella! Sì, accettano anche le carte di credito! Una volta parcheggiato nel traghetto per Kalsoy all’interno fai il biglietto, non c’è problema se viaggi in solitaria.
Se dovessero cambiare le modalità d’acquisto, solo il loro sito ufficiale può dirtelo: https://www.ssl.fo/en/tickets-and-prices/tickets/ Al momento la situazione 2022 sembra la stessa 🙂
Buon viaggio!
Valeria
Ciao! Sto preparando un viaggio in Islanda maggio – giugno, viaggeremo sul traghetto e andremo con il nostro camper. Su Islanda ho gia notizie, ci consultiamo anche nel gruppo di camperisti, ma mi e’ venuta idea di interrompere il viaggio di andata fermandosi alle Faroe. MA su quelle non ho proprio notizie! Secondo te, con il camper tipo 7m lungh. 2.65 altezza riesco muovermi o in una settimana avremo alla fine poco da fare? Siamo due adulti, anche troppo, trekking si ma non rompicollo, inoltre e’ sempre il modo di spostarsi che mi preoccupa. Tu come lo vedi stare li in camper? Li hai visti e trovati sul itinerario? Hai visto i campeggi lungo le strade percorribili per noi? DOpo aver letto il tuo articolo ho ancora piu voglia….
Ciao Jana! Noi siamo stati 9 giorni alle Faroe, ma ci sarei rimasta tranquillamente un anno! Qui trovi le aree di sosta camper: https://www.campercontact.com/it/isole-faroe . Io non sono una camperista, per cui forse non mi rendo del tutto conto: considera che ci sono tunnel strettissimi ad una corsia, strade a strapiombo senza protezioni con vento sferzante etc. etc. Ti consiglio di leggere bene il paragrafo sugli spostamenti alle Faroe: https://valeriacastiello.com/isole-far-oer-viaggio-fai-da-te/#muoversi e di confrontarti con altri camperisti. Poi fammi sapere come è andata! 🙂
Complimenti per l’articolo, ma soprattutto per il viaggio.
Le Faer Oer sono sono uno dei miei obiettivi futuri e nei ritagli di tempo cerco info on-line che non sono poi facilissime da trovare (diciamo che è un modo soft per affermare che sono quasi del tutto assenti).
Ci sono i libri che hai indicato, ma ho smesso da molto tempo di leggere certe pubblicazioni perchè le trovo decisamente “troppo commerciali”; preferisco di gran lunga dedicarmi alle esperienze di persone reali come questa.
Le Faer Oer sono una destinazione buona/ottima soprattutto adesso che siamo in periodo di pandemia, durante il quale “teoricamente” non si può andare in più di mezzo mondo. Poi c’è chi ci va lo stesso là dove non si potrebbe, ma lo fa a suo rischio e pericolo perchè (un esempio tra i tanti) le assicurazioni di viaggio non coprono nulla in zone vietate e basterebbe questo piccolo elemento a far desistere chi ha almeno un briciolo di senno.
La mia idea di base è quella di passare 5 giorni pieni nella seconda metà di maggio su queste isole, ma causa meteo assolutamente imprevedibile potrebbero essere troppo pochi (dato da te confermato, e farò tesoro anche di questo).
A differenza tua partirei da solo, quindi con costi supplementari non da poco…altro fattore che sto valutando e che un po’ frena il click sul bottone “prenota” .
Tutte le opzioni che ho letto qui sono validissime; forse c’è la possibilità di risparmiare una buona cifra (dal 50% al 70% al giorno) sul noleggio auto, ma questa cosa è per ora puramente teorica, nel senso che la devo verificare avviando una prenotazione pseudo-reale.
Non sto neanche a sottolineare il furto totale del trekking a Drangarnir perchè è una cosa che fa rodere il fegato…ma d’altra parte ognuno a casa sua fa ciò che vuole, e quella è davvero “casa di qualcuno” con tanto di certificato di proprietà.
Questo articolo mi ha dato la possibilità di conoscere il tuo sito (l’input me lo ha dato Instagram, in realtà) ed ho già visto che ci sono molte mete interessanti da approfondire e non mancherò di farlo. Rinnovandoti i complimenti, ti ringrazio per le utilissime informazioni.
Grazie mille per questo commento così approfondito e per gli apprezzamenti!
Sì, andando alle Faroe in solitaria, il rischio è spendere troppo per gli alloggi e per l’auto, ma puoi già fare simulazioni su booking e chiedere agli autonoleggi quanto ti farebbero pagare a maggio!
Poi fammi sapere che ti dicono 🙂
Drangarnir è un furto, hai detto bene.
Ma non tanto per il fatto di pagare l’accesso, quanto per farlo passare come una visita guidata: la proprietaria non ci ha dato neanche un briciolo di spiegazione ed è scappata subito, lasciando chi soffriva di vertigini da solo nel terrore più totale.
Grazie ancora e alla prossima!