Golden Circle, Islanda: cosa vedere nel Circolo d’oro, tra attrazioni famose e tappe insolite | Foto copertina di Giulia Cimarosti
INDICE
Circolo d’Oro: cosa vedere in 4×2, con qualche deviazione insolita
– Il Parco Nazionale Thingvellir
– Strokkur e Geysir
– Gullfoss, la cascata d’oro
– Il cratere Kerið
Golden Circle, Islanda: itinerario alternativo in 4X4
– Cosa sapere prima di andare al Circolo d’oro
Dove dormire per visitare il Golden Circle in Islanda?
Le informazioni sono aggiornate al 2024, ma le foto sono datate. Per scatti più recenti e professionali, vi rimando alle mie gallerie fotografiche.
Per la sua bellezza e accessibilità, il Golden Circle è diventato una delle zone più turistiche dell’isola, ma ciò non vale per i suoi splendidi dintorni, ancora sconosciuti alla massa. In questo articolo vi guido sia attraverso il percorso classico che attraverso strade e attrazioni alternative.
Per il Golden Circle classico vi basterà un’auto 4×2, dato che la strada è asfaltata, ma se volete avventurarvi nell’entroterra e nelle strade di montagna, allora il 4×4 diventa indispensabile.
Qualunque sia l’auto che sceglierete, vi consiglio di prenotarla qui, sempre con cancellazione gratuita: 5% di sconto per i miei lettori!
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Golden Circle, Islanda: itinerario classico (con deviazioni insolite)
Il Golden Circle è un percorso ad anello di circa 300 km che tocca attrazioni iconiche d’Islanda, quali Gullfoss (la cascata d’oro), Thingvellir (sito dalla valenza storica e geologica) e Strokkur, il geyser per eccellenza.
Spesso se ne affianca anche una quarta: il cratere Kerid.
Quanto ci vuole per visitare il Golden Circle in Islanda?
Mezza giornata se vi limitate alle classiche tre attrazioni, un giorno/un giorno e mezzo se andate più a fondo e aggiungete anche qualche deviazione. D’inverno chiaramente le ore di luce diminuiscono e i tempi si dilatano.
Il Parco Nazionale di Thingvellir, Circolo d’oro classico
Þingvellir (o Thingvellir) è la nostra prima tappa. Il nome è composto dalle parole islandesi “Þing”, parlamento, e “vellir”, pianura: è infatti il sito dell’Althing(i), l’antico “parlamento” risalente al 930 d.C. che è stato utilizzato fino al 1798.
Alla stessa epoca risale anche il Ting di Torshavn, anch’esso uno dei parlamenti più antichi al mondo!
Þingvellir è inoltre la zona della frattura tra le zolla tettonica europea e quella americana, (e di Westeros nella IV stagione di Game of Thrones).
Per quanto meraviglioso, è davvero turistico; sembra quasi chiassoso se paragonato a Flatey o alla Penisola di Snæfellsnes.
Il segreto per apprezzarlo è considerarlo un luogo dall’importanza storico-culturale, non un paesaggio vergine: così le vostre aspettative non verranno tradite.
Tutte le decisioni più importanti per l’isola, sono state prese in questa pianura: questo è infatti il luogo in cui si optò per il cristianesimo attorno all’anno 1000 e il sito in cui venne proclamata l’indipendenza d’Islanda il 17 giugno 1944.
Nonostante l’odierno parlamento sia nella capitale, ancora oggi molti eventi politici si tengono qui.
Per quanto riguarda la valenza geologica, permane un equivoco: non è vero che nella gola di Almannagjá si cammina tra due continenti. Quel canyon si trova nella placca nordamericana, e tra la placca nordamericana e quella eurasiatica c’è una pianura che si estende per chilometri.
Nella suddetta valle, c’è anche la famosa faglia di Silfra, dove è possibile fare snorkeling “tra due continenti”: l’Eurasia e l’America Settentrionale.
Per vivere questa esperienza, potete prenotare QUI, cancellando gratuitamente fino a 24 ore prima.
A proposito: lungo questa dorsale è nato il nuovo vulcano! Per informazioni verificate e esclusive, vi rimando al post su Fagradalsfjall, scritto con il contributo di geologi. Uno spettacolo pazzesco!
Thingvellir è uno dei tre siti islandesi protetti dall’UNESCO, insieme all’isola vulcanica di Surtsey alle Vestmannaeyjar e al Parco Nazionale Vatnajökull.
L’accesso è gratuito, ciò che costa è il parcheggio: per le macchine fino a 5 posti viene 750 ISK (circa 5€); vi rimando al sito del parco per il listino prezzi.
PRO TIP: vi consiglio di scaricare la app del Parco Nazionale – disponibile sia per Ios che per Android – che funziona come una vera e propria audioguida!
TAPPE EXTRA: Proseguendo sulla strada 365 ci si imbatte nel centro termale Laugarvatn Fontana, una delle migliori risposte economiche alla Blue Lagoon e, con una piccola deviazione verso Sud, potreste raggiungere Apavatn, un altro splendido lago.
Strokkur, il geyser per eccellenza: immancabile nell’itinerario
Dopo un pezzo di torta “Happy Marriage” al “Heradsskolinn laugarvatni“, raggiungiamo Haukadalur, un’area geotermale a circa 60 km da Þingvellir. Qui c’è Strokkur, ovvero il geyser “più affidabile” che esista, che erutta ogni 5-8 minuti con uno zampillo di 25-35 metri. La sua temperatura può raggiungere i 125°C!
Tutti i geyser del mondo prendono il nome dal vicino Geysir, il cui nome significa eruzione intermittente. Fino agli anni ’50 i suoi getti continui raggiungevano 70-80 metri d’altezza, ma ora è inattivo per colpa di turisti che vi lanciavano le pietre.
TAPPE EXTRA: L’azzurrissima cascata di Bruarfoss. Potete parcheggiare qui, a 15 km dai geyser, e poi iniziare il trekking per la cascata, per un totale di 2-3 ore tra andata e ritorno. Un tempo c’era una strada breve per Bruarfoss, ma ora è chiusa, sempre per l’inciviltà dei visitatori. Su questo articolo in inglese trovate tutti i dettagli sul percorso.
Gullfoss, la cascata che dà il nome al Golden Circle d’Islanda
Proseguendo sulla strada 35 per altri 10 km, si raggiunge la famosa cascata Gullfoss. Questa attrazione dà il nome al Circolo d’oro, infatti Gullfoss significa “cascata d’oro“, per il colore brillante delle sue acque glaciali.
Lo scenario è reso ancora più magico dagli arcobaleni che spesso la impreziosiscono, proprio come succede a Skógafoss.
In Islanda anche se le cascate (-foss) non hanno primati in termini quantitativi come “la cascata più alta, più ampia, etc”, sono davvero emozionanti in quanto primordiali: nelle vicinanze non ci sono resort e infrastrutture invasive, né tantomeno illuminazioni notturne.
In inverno l’area potrebbe essere scivolosa per la presenza di ghiaccio: per la vostra sicurezza, indossate dei ramponi. In estate invece l’unica preoccupazione è il parcheggio, vista la popolarità della cascata.
TAPPE EXTRA: Sempre sulla strada 35 c’è la cascata semi-nascosta di Faxafoss; guidando per altri 15 km, raggiungerete le terme della Secret Lagoon, un’altra rilassante esperienza a buon mercato come Laugarvatn di cui sopra.
Il cratere Kerið
Circa 60 km a Sud di Gullfoss, sulla strada 35, si trova il cratere di Kerið.
Si tratta di una caldera profonda 55 metri, formatasi circa 6500 anni fa; oggi è possibile avvicinarsi alle sue acque azzurre, la cui profondità varia dai 7 agli 11 metri, in base anche alle precipitazioni.
La sua conformazione ad arena ha permesso a Björk e ad altri cantanti islandesi di esibirsi qui, usando zodiac e piattaforme galleggianti al centro del lago.
L’ingresso al sito è a pagamento e viene sulle 400 ISK (circa 3€).
Golden Circle, Islanda: itinerario alternativo in 4×4
Nel mio primo viaggio in Islanda, non sono riuscita a vedere Gullfoss: abbiamo cercato di raggiungerla con un percorso ambizioso, che però mi ha fatto scoprire delle zone pressoché inesplorate dell’isola. Ecco il racconto, se volete avventurarvi anche voi!
Partendo dal geyser Strokkur in macchina, mio cognato aveva proposto di fare un trekking per raggiungere Gullfoss dall’alto; la riuscita del piano ci sembrava dubbia, ma lui ci teneva tantissimo e ci siamo avventurati ugualmente.
Avevamo appena noleggiato una jeep ed era giunta l’ora di testarla sulle piste F, le impervie strade islandesi di montagna.
In men che non si dica, ci è comparso un ghiacciaio in lontananza, il consueto paesaggio lunare islandese e degli splendidi fiumiciattoli.
Questi non erano attraversabili con il nostro 4×4 come a Landmannalaugar: era giunta l’ora di proseguire a piedi!
Siamo riusciti a guadarne solo quattro-cinque, camminando in equilibrio sulle pietre e senza bagnarci del tutto; con i fiumi successivi iniziava ad esserci il rischio di farsi trascinare via dalla corrente.
Avere la natura selvaggia tutta per noi era un’emozione unica, ma il nostro trekking non poteva andare oltre: i fiumi iniziavano a diventare pericolosi, e, in men che non si dica, si erano fatte le 22.30.
Neanche questa volta ce ne eravamo accorti dato che qui a metà agosto il sole tramonta alle 23.00, e questo voleva dire due cose spiacevoli:
- Avevamo scoperto un posto incredibile, ma ormai stavo realizzando che non avrei più visto la mia tanto agognata Gullfoss, e ci stavo rimanendo molto male.
- Se non ci fossimo sbrigati, saremmo rimasti in mezzo al nulla, senza anima viva nei paraggi né punti di riferimento, e avremmo dovuto attraversare dei torrenti impetuosi al buio.
Fortunatamente, arrivati allo stremo dell’illuminazione naturale, siamo riusciti a tornare alla nostra jeep e a raggiungere il mondo civilizzato, pur perdendoci di continuo, tra una strada di montagna e l’altra. Dopo aver visto cascate della stregua di Skógafoss nei giorni seguenti, dalla delusione sono passata alla gratitudine.
Questo è uno di quei casi in cui il percorso è forse meglio della meta. Abbiamo attraversato un posto incredibile senza ostacoli visivi, e l’orizzonte era così limpido che sapevamo di essere totalmente soli, anche a distanza di chilometri.
Circolo d’oro, Islanda: informazioni utili per le zone selvagge
- Portatevi almeno una mappa. Nel mio articolo sulle mappe d’Islanda trovate tutti i dettagli.
- Prima di avventurarvi controllate le ore di luce e la condizione delle strade sul sito www.road.is.
- Non guidate fuori dalle piste, e non calpestate i muschi per nessun motivo: ci mettono circa 50 anni a ricrescere, e mettereste in pericolo sia la natura che voi stessi.
Dove dormire per visitare il Circolo d’oro?
Il mio alloggio preferito nei pressi del Circolo d’oro è questa goat house: sì, fuori dalla finestra troverete circa 15 capre!
Nel primo viaggio ho dormito anche in quest’ottima guesthouse ad Akranes, che dista solo 50 km dall’inizio del percorso, ma ho adocchiato anche questa, lontana dalle luci della città e con un’ottima qualità-prezzo.
Altrimenti – alla medesima distanza – potete considerare anche la cittadina di Selfoss, che offre eccellenti strutture come Thoristun Apartments.
La distanza tra Reykjavík e Thingvellir è di circa 100 km: la capitale è il punto di partenza migliore nel caso scegliate un’escursione organizzata, visto che solitamente i tour del Golden Circle partono da qui.
- A questo proposito, ecco i miei consigli su dove dormire a Reykjavik e la guida generale “dove dormire in Islanda (hotel, guesthouse, fattorie, ostelli)“
Qui potete prenotare un’escursione in giornata da Reykjavík alla scoperta del Circolo d’oro: si può cancellare gratuitamente fino a 24 ore prima.
Da soli o con un tour organizzato che sia, queste meraviglie vanno viste e preservate.
Valeria
Se state programmando un viaggio sull’isola, iniziate da qui: viaggio in Islanda fai da te: andate a visitare Fagradalsfjall prima che smetta di eruttare!
Grazie per tutti questi utili consigli! Non sapevo dei muschi, grazie della dritta!
Contenta di esserti stata utile e di aver contribuito a difendere i muschi islandesi!
W i percorsi meno battuti, sono anche i miei preferiti! Mica perché voglio fare la snob eh…è che spesso odio la gente! Ahahah poi se penso all’inciviltà di certi turisti mi prende un nervoso che non hai idea. Quando viaggiamo dovremmo causare un impatto minimo sul Paese che ci ospita, ma alcuni di questo sembrano proprio non preoccuparsene. Che rabbia!
Comunque, volevo dirti che il tuo blog mi piace tantissimo! Adesso me lo spulcio ancora meglio, ma mi piace davvero tanto. Bel lavoro 🙂
Ahaha, ti capisco benissimo! Grazie Agnese.
Ah l’Islanda è un mio grande sogno! *-*
Bellissimo articolo, ricco di informazioni e meravigliose fotografie.
Grazie! Non è irraggiungibile come sembra, qui trovi tutti i modi per ottimizzare il budget: https://valeriacastiello.com/viaggio-islanda-a-basso-costo-low-cost/
Grazie!Ti auguro di andarci al più presto!
Tu non sai quanto mi piacerebbe andare in Islanda, la sogno da quando andavo all’università e col budget che avevo non me la potevo permettere! spero un giorno di convincere mio marito che invece non è per niente attratto da questo paese e visitarla per bene!
Intanto mi leggo i tuoi post…. 🙂
Ho convinto vari amanti dell’ombrellone ad andarci, quindi direi che sei nel posto giusto!
Il mio ragazzo si è fissato con l’Islanda, a me ispira ma mi frena parecchio quello che ho sentito dire sui prezzi…anche se devo ammettere che è sempre più gettonata!
Ciao Chiara! Sì è vero, è costosa, ma come tutti gli altri paesi nordici del resto! Chi dice che ha speso cifre esagerate, molto probabilmente non si è organizzato per tempo ed è andato alla cieca.
Ti dico solo che in alta stagione io ho speso quanto delle mie amiche che da Roma sono andate a Ponza, volo compreso!
Wow! Ho sempre voluto visitare l’islanda. Con le tue spettacolari foto me ne hai fatta rivivere una parte ed ora ho una grande voglia di organizzarci un viaggio!! Grazie!
Grazie Cassandra! Allora ti consiglio di iniziare da qui: https://valeriacastiello.com/viaggio-islanda-fai-da-te-guida/
Bellissime foto! Io sarei curiosissima di vedere il Geyser, dev’essere uno spettacolo fantastico! E hai fatto benissimo a tuffarti in luoghi inesplorati, se sei bravo da trovarli sono sicuramente i migliori 😉
Grazie Sara! Sì, ora che l’Islanda sta diventando di moda, per me i luoghi inesplorati sono d’obbligo!
Wow che bella esperienza. Non sapevo del pericolo dei crepacci nel muschio. Ho vissuto un’esperienza simile una sera andando a passeggiare in un posto sperduto nel nulla, non c’erano fiumi da guardare ma solo un meraviglioso paesaggio.
Se impazzisco perché non riesco ad andare in Islanda nel giro di un anno, un anno e mezzo ..è colpa tua, sappilo! *_*
Ahah! Sappi che anche il Mal d’Islanda al ritorno dà alla testa!
Immagino , ma sai..non vediamo l’ora di averlo!!! 😀
Ottimo proposito!
oddio che meraviglia!!! sogno di tornarci per poter fare tutti i giri non turistici, per perdermi nella sua bellezza e rigenerarmi il cuore e la mente! sembro una drogata in astinenza.,…. ma mi è proprio rimasta nel cuore l’Islanda!
A chi lo dici! Stiamo sulla stessa lunghezza d’onda 🙂
Ciao Valeria, bellissimo reportage e foto meravigliose. L’Islanda è una meta che sogno da anni.
Mio cugino parte a febbraio, gli giro questo tuo post, sicuramente lo troverà utile.
Grazie!
Grazie Eliana!
Fagli leggere anche gli altri post, allora! 😉