Penisola di Snaefellsnes: cosa vedere in due giorni |Giorno uno
Dopo aver dormito a Reykjavík, la capitale più a Nord del mondo, nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso la leggendaria Penisola di Snæfellsnes, per percorrerla in senso antiorario.
Proprio a Snaefellsnes, Verne ambientò “Viaggio al centro della Terra”: data l’atmosfera surreale, e l’aura di mistero che avvolge i vulcani, non è difficile capire il perché.
Nota linguistica: – nes vuole dire “penisola” in islandese, quindi è come se in italiano dicessimo “Penisola della penisola di Snæfells.” La lingua è simile al faroese, dove il Tinganes è la penisola del Ting (parlamento).
Il villaggio di Stykkisholmur
La nostra prima tappa è il villaggio di Stykkisholmur, che nonostante sia il posto più affollato e turistico della penisola, è uno di quei luoghi in cui si assapora il silenzio.
Prima di vedere l’Islanda con i miei occhi, pensavo -e speravo- che la sua urbanizzazione puntiforme fosse costituita solo da rifugi hobbit come quelli del museo di Skógar, o da graziose casette colorate in lamiera come quelle di Reykjavik.
Purtroppo c’è anche qualche eco-mostro, e in un paesaggio del genere non può che spiccare pesantemente: nella foto, sulla sinistra, potete vedere degli edifici bianchi degni del miglior palazzinaro.
Qui hanno girato anche questa famosa scena del film Walter Mitty, spacciandola però per Nuuk, capitale della Groenlandia!
Da Stykkisholmur, tramite il traghetto della Seatours, è possibile raggiungere Flatey, un’isoletta surreale con meno di 7 abitanti stabili. Di seguito il mio reportage:
- Flatey: eletta a ragione “l’isola più bella del mondo”
Grundarfjordur ed il Kirkjufell, icona della Penisola di Snaefellsnes
Ci rimettiamo in cammino a bordo della nostra Skoda Octavia e ci dirigiamo verso Grundarfjörður per il pernottamento: il nostro alloggio a Grundarfjörður Guesthouse è davvero pulito e accogliente, ma anche se non lo fosse, in un posto del genere non ci fareste neanche caso.
- Ho scritto una mega-guida sugli alloggi: dove dormire in Islanda
Un’esperienza divertente è sostenibile da fare qui è una gita in kayak al cospetto del Monte Kirkjufell!
L’immagine di Grundarfjörður è sovrapponibile a quella del Kirkjufell,*** un suggestivo monte il cui nome significa “montagna a forma di chiesa”. Per noi l’associazione è completamente senza senso, ma quando vedrete le sobrie chiese islandesi con forme acuminate, con un po’ di fantasia capirete il perchè dell’accostamento.
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Penisola di Snaefellsnes: cosa vedere in due giorni | Giorno due
Facciamo colazione al fantastico Saga Centre – che è anche un centro informazioni – e ne approfittiamo per farci suggerire le prossime tappe dagli esperti del luogo. Oggi si completa il tour della Penisola!
Nonostante sia altissima stagione, non incontriamo più di tre macchine durante il tragitto***: chi fa il classico percorso di una settimana sulla Hringvegur – strada ad anello – non passerà per di qua.
***La prima stesura di questo articolo risale al 2014, prima che l’Islanda fosse invasa dal turismo di massa. In bassa stagione (a novembre 2022) siamo riusciti a vivere gli stessi silenzi di una volta.
Il cratere di Saxholl, una chicca di Snaefellsnes
La prima tappa suggeritaci è il cratere di Saxholl, un vulcano che eruttò 3-4000 anni fa.
Si erge a 109 m.s.l.m. e con una minuscola scalata di 300 m sarete già in cima, contemplando distese laviche da un punto panoramico.
Se siete gracilini come me, rischierete più volte di caderci dentro, altrimenti avrete solo qualche difficoltà ad infilarvi la giacca.
- A proposito di crateri: non perdetevi il nuovo vulcano d’Islanda (Fagradalsfjall)!
Djúpalónssandur e Dritvik: le spiagge di sabbia nera a Snæfellsnes
Proseguiamo il giro on the road con gli occhi pieni di meraviglia, per raggiungere qualcosa di ancora più emozionante: le spiagge di sassi e sabbia nera di Djúpalónssandur e Dritvik.
A Djúpalónssandur vi sono quattro pietre di dimensioni notevoli utilizzate in passato dagli equipaggi dei pescherecci per misurare la forza degli aspiranti pescatori.
Le quattro pietre pesano dai 23 ai 154 kg, e, dalla minore alla maggiore, si chiamano rispettivamente: “incapace”, “gracile”, “mediamente forzuto” e “molto forzuto”. Che la vita di mare non facesse per me, già lo avevo capito da tempo.
Il breve trekking da Arnarstapi ad Hellnar (e viceversa)
Arrivati nella parte Sud della Penisola di Snaefellsnes, ci accingiamo a fare la splendida passeggiata panoramica di 2,5 km da Arnarstapi ad Hellnar.
Ci vorrebbero massimo 40 minuti per completare il trekking, ma non potrete non allungare i tempi per fermarvi a contemplare il paesaggio.
Il caffè-ristorante Fjöruhúsið, collocato alla fine del percorso, è la cosiddetta “ciliegina sulla torta”, sì sulla divina torta allo skyr. Purtoppo è aperto solo d’estate.
Tornando d’inverno, siamo andati direttamente al punto panoramico di Arnastapi (imperdibile per un fotografo), per poi procedere in macchina fino al Lóndrangar View Point, dove ammirare una roccia che sembra un castello.
Lo skyr è un buonissimo formaggio di mucca simile allo yogurt, che ha solamente lo 0,5% di grassi e che regala grandi soddisfazioni al palato.
In questo ristorante, in cui ci siamo concessi un’ottima merenda, abbiamo provato la migliore skyr cake di tutto il viaggio (rimpiazzata nel viaggio successivo da quella dell’imbattibile country hotel Heydalur!)
Se avete ancora tempo, aggiungerei anche altre due attrazioni, che ho visitato nei viaggi successivi: la chiesetta nera di Búðir a Sud, e la spiaggia con le foche “Ytri Tunga“, sempre sulla strada 54.
La Penisola di Snaefellsnes è un compendio di tutto ciò che l’Islanda ha da offrire: vallate tolkieniane, ghiacciai, paesaggi lunari, cascate, lava crepitante….silenzi. Anche piscine geotermali, ma purtroppo ci sono sfuggite: temo che dovremo tornarci per recuperare.
È giunta l’ora di salutare questo magnifico posto, per dirigerci verso sud.
Ci rechiamo ad Akranes per il pernottamento e per sostituire l’auto a noleggio con una jeep, dati i percorsi impervi che affronteremo nei prossimi giorni. Anche qui ad Akranes l’alloggio ci sorprende in positivo: i bagni e le cucine comuni sembrano non esser stati usati da nessuno, data la loro pulizia.
Andiamo a dormire pregustandoci l’epicità della prossima tappa: il Golden Circle di Islanda, dove in un solo giorno potremo ammirare maestose cascate, geyser e fenditure oceaniche.
Continuo a pensare che viaggi come questo dovrebbero essere un dovere, prima ancora che un piacere. L’Islanda è capace di insegnare molto, anche a chi non ha la giusta sensibilità per coglierlo: la dirompenza della sua natura ha il potere di far sentire l’uomo piccolissimo e di disarmarlo, com’è giusto che sia.
Non siamo altro che ospiti privilegiati su questo pianeta, e dovremmo camminarci in punta di piedi, dandogli il rispetto che merita.
Valeria
Cerchi un’escursione in giornata da Reykjavík alla Penisola di Snaefellsnes? Ecco dove trovarla! Questa esperienza include sia la guida turistica che il trasporto da/per la capitale.
“Non siamo altro che ospiti privilegiati su questo pianeta, e dovremmo camminarci in punta di piedi, dandogli il rispetto che merita” occorre aggiungere altro? <3
Un viaggio in Islanda è uno dei miei desideri da tanto tempo. Purtroppo non ho ancora avuto modo di farlo. Fotografie meravigliose!
Il mio desiderio è tornarci!
Ottima la tua riflessione finale, è quello che ripeto sempre anche io e ne ho fatto un post qualche mese fa.
A parte i complimenti per questo ricco reportage, pieno di consigli, pensieri e foto super, vorrei chiederti una cosa. Hai trovato comodo il cambio auto da un punto di vista economico? Perché mi sembra un’ottima soluzione e vorrei capire se effettivamente conviene. Grazie in anticipo!
Claudia B.
Ciao Claudia! Noi abbiamo risparmiato molto in questa maniera, ma non penso si possa ricorrere sempre a questo espediente: è andata così perchè la jeep non era disponibile sin da subito, e abbiamo trovato un accordo. Magari contatta l’autonoleggio!
Che pace e che tranquillità trasmettono le tue foto, e che paesaggi magnifici! 🙂
che posto magnifico! ho veramente sempre più voglia di andare a visitare questa nazione. mi sta piano piano entrando nel cuore
Sono contenta di averti trasmesso l’amore che provo per questa terra!
Durante il viaggio in Islanda abbiamo saltato questa penisola per mancanza di tempo ma vorremo tornarci, chissà quando 🙁 E’ troppo bella!!!
Sì è davvero stupenda, e anche se ora sta diventando abbastanza famosa, non sarà mai battuta come la Ring Road! La prossima volta devo vedere anche la chiesetta nera di Budir.
Molto bello questo post, Valeria! E decisamente molto interessante,visto che in agosto faro’ anch’io il mio primo viaggio in Islanda! Leggendo il tuo articolo mi è venuto pero’ qualche dubbio circa il mezzo da noleggiare… Per contenere i costi pensavamo di accontentarci di un’auto normale, ma secondo te riusciremo a vedere qualcosa??? O tutti i luoghi più interessanti sono raggiungibili solo con una 4X4? Che mi dici delle strade della Snaefelsnes Peninsula? E’ una zona che mi attrae molto e vorrei riuscire a visitarne almeno i punti salienti!!!
Complimenti ancora per i tuoi articoli molto interessanti e grazie in anticipo per la tua risposta ciao Ilaria
Grazie ancora Ilaria! Sulla questione Peninsula-4×4 , ho risposto al tuo commento sotto, ma ti specifico anche che ci sono molte altre strade non percorribili con un’auto normale, come ad esempio quelle attorno allo Snaefellsjokull.
Bellissimo post che ho apprezzato particolarmente, visto che in agosto farò il mio primo viaggio in Islanda! Leggendo il tuo racconto mi sorge un dubbio…molti mi hanno detto che in questa parte d’Islanda è sufficiente un’auto normale (non 4×4), ma tu che ci sei stata cosa mi dici?
Ciao Ilaria! Innanzitutto ti ringrazio Dei posti che descrivo qui, solo una breve strada che ci ha portati alle spiagge di sabbia nera era piuttosto estrema per un’auto da città: con una macchina del genere spenderesti meno, ma saresti vincolata a rimanere sulla Ring road e sui percorsi più battuti, quindi non potresti percorrere le strade F come abbiamo fatto noi, allontanandoci dal circolo d’oro (https://valeriacastiello.com/golden-circle-islanda-circolo-d-oro-itinerario/), nè potresti raggiungere la bellissima Landmannalaugar (https://valeriacastiello.com/landmannalaugar-islanda-come-arrivare-macchina/) qui ci vuole addirittura una jeep!