DUE GIORNI A REYKJAVIK
INDICE
Due giorni a Reykjavik, la capitale più a Nord del mondo
Reykjavík è la capitale di stato sovrano più settentrionale del mondo, un posto dall’atmosfera particolare, soprattutto per un italiano che vive circa 30 paralleli più a Sud.
Questa città ha una superficie molto ridotta e solitamente segna solo l’inizio e la fine dei viaggi in Islanda, dato che quasi tutti i viaggiatori vengono fin quassù per la natura ancestrale dell’isola.
Comprensibilissimo, ma per me Reykjavík costituisce una tappa fondamentale per scoprire la cultura islandese.
La loro capitale ha solo 200.000 abitanti nell’intera area metropolitana, ma se pensate che tutta l’Islanda – che è grande circa come tutto il Nord Italia – ne conta circa 390.000, capirete perché è una meta imprescindibile per scoprire questo fantastico popolo.
Per lo stesso motivo, vi consiglio di non perdere due città con cui Reykjavík è gemellata: Nuuk, capitale della Groenlandia – dove vivono i 2/3 degli abitanti dell’isola – e Torshavn, capitale delle Isole Faroe, dove addirittura risiedono quasi la metà dei faroesi!
Dopo aver esplorato il resto dell’Islanda, qui vi sembrerà di stare in una metropoli, l’unica metropoli dall’aria pura. L’impressione non è data soltanto dal confronto con la natura selvaggia appena fuori città, ma anche dall’incredibile concentrazione di artisti e dalla vivace vita notturna che vi troverete.
Su questo mini diario – risalente al primo di una serie di viaggi in Islanda – ho raccontato i miei primi due giorni a Reykjavík:
L’incredibile luce estiva perenne
A metà agosto abbiamo trovato 22-23 ore di luce al giorno, (e circa 8° come temperatura media), ma se ci fossimo andati verso giugno-luglio, neanche l’avremmo visto tramontare.
Il fatto che alle dieci di sera sia ancora giorno, potrebbe farvi perdere di vista l’orario effettivo, proprio come è successo a noi, che volevamo salire fin sopra la chiesa principale per ammirare la città dall’alto, ma siamo arrivati ben oltre l’orario di chiusura.
Trovare qualche attrazione chiusa, con un cielo così, non è certo un dramma! Inoltre, quando il clima è dalla vostra parte, camminare per le vie centrali della capitale islandese è comunque un piacere.
Le suggestive vie di Reykjavik
Passeggiare per Reykjavík per me è davvero un’esperienza unica, non solo per le sue deliziose casette colorate in lamiera, così lontane dall’architettura dei nostri climi, ma anche per le vetrine, altrettanto particolari per chi viene dai paesi latini.
AGGIORNAMENTO. Dalla prima stesura di questo post (2014), sono tornata a Reykjavík più volte, sia in estate che in autunno-inverno. Lo skyline della cittadina è sempre meno riconoscibile, ma nessun ecomostro di cemento è riuscito a togliergli quell’atmosfera vibrante!
Dati i prezzi, più che shopping, in questa città ho fatto window-shopping: difficile non rimanere a guardare opere degli artigiani dell’isola, articoli che richiamano la mitologia norrena o bellissimi maglioni di produzione locale (i lopapeysa) che riscaldano l’atmosfera delle vie principali della città.
La prima cosa che mi è saltata all’occhio è che qui non c’è la moda Primavera/Estate e Autunno/Inverno, ma c’è solo la collezione Inverno/ Oltre la barriera. (Chi conosce Game of Thrones, capirà!)
I musei ‘vichinghi’ in Islanda (norreni, per essere precisi)
Avrei proseguito volentieri la mia scoperta di Reykjavík negli angoli periferici della città, piuttosto che nei musei, ma il mio ragazzo ci teneva particolarmente a visitarne uno sulla storia norrena.
Abbiamo quindi optato per questa esperienza, ma abbiamo scelto forse il peggiore che la città offre, facendoci ingannare da un nome altisonante come “Il museo delle saghe“. A parte le illuminazioni quasi caravaggesche, è stata una delusione totale.
L’unico motivo che abbiamo trovato per dare un senso al biglietto, è stato quello di poter indossare dei vestiti medioevali alla fine della visita: armature, spade e tante piccole cose che hanno migliorato la giornata a dei bambini come noi.
Non contenti, l’ultimo giorno abbiamo finalmente trovato il museo giusto: “The settlement exhibition“, indicato sulla guida come “871 +/-2“. Questo nome ingannevole ha in realtà un senso, in quanto corrisponde con l’inizio della colonizzazione dell’isola da parte dei norvegesi, che è databile con un’incertezza di +/-2 anni, appunto.
A differenza dell’altro museo, era davvero ben fatto, sia dal punto di vista dei contenuti, che a livello di allestimenti e comunicazione interattiva.
All’interno di questo spazio, che si trova in corrispondenza degli scavi di un’abitazione norrena, si ripercorre la storia islandese, le usanze e i modi di abitare, in un connubio perfetto tra archeologia e tecnologia.
L’avvistamento balene a Reykjavík
Per saperne di più sulle balene islandesi e sul resto della fauna, ho scritto questo post:
Mentre i musei da queste parti sono un’attrazione che va a braccetto con il mal tempo, il Whale Watching è esattamente l’opposto: l’imprevedibile meteo islandese potrebbe farvi annullare l’escursione.
Noi siamo comunque riusciti a partire dal porto, ma in tre ore non abbiamo visto assolutamente nulla, a parte l’Oceano a largo, che comunque ha il suo fascino.
Fortunatamente, in caso di mancato avvistamento, con la Elding vi è la possibilità di fare una seconda escursione gratis entro due anni, quindi, nel giro di una settimana abbondante, abbiamo approfittato della nostra seconda chance.
Neanche questa volta si può dire che le balene si siano palesate, o meglio, siamo riusciti solo a vedere una parte di coda in lontananza, ma, in compenso, abbiamo visto dei delfini e abbiamo avuto un incontro molto più ravvicinato con i puffin qui, piuttosto che sulle isolette di Vestmannaeyjar, posto in cui vivono milioni di questi splendidi volatili, conosciuti in italiano come pulcinella di mare.
Questi meravigliosi uccelli sono avvistabili rigorosamente d’estate e ad alte latitudini.
Ne ho scritto qui: Puffin in Islanda: dove e quando vedere i pulcinella di mare. Mappa e curiosità
Nella prima visita fugace della città, avevo già imparato che:
- In Islanda se vuoi sapere che ore sono devi fidarti solo dell’orologio, e non del cielo.
- I vestiti che prima di venire qui, consideravo “anti-pioggia” e “anti-vento”, loro li usano come pareo.
- I musei hanno un nome fuorviante.
- Alla natura non si comanda, e sarà lei a determinare il programma della vostra giornata.
Tra repliche di whale watching, e visite ai musei sbagliati, di tempo per visitare Reykjavik non ce ne era rimasto poi molto, quindi, ancora una volta, ho trovato una scusa per tornare in Islanda.
Vorrei vivere la capitale anche in inverno, per poter pattinare su un lago ghiacciato e per poter rivedere la luce danzante dell’aurora boreale.
Due giorni a Reykjavik: come arrivare dall’aeroporto
In caso non abbiate la macchina, qui potete prenotare il servizio di trasporto da/per l’aeroporto.
Per il noleggio auto, consiglio di prenotare la macchina qui; il 5% DI SCONTO PER I MIEI LETTORI è applicato automaticamente! Inoltre la cancellazione è gratuita fino al giorno prima.
Blue Car Rental rimane l’autonoleggio migliore, senza né costi nascosti né fregature.
Dove dormire a Reykjavik
Avendo solo due giorni a disposizione, una zona centrale è senza dubbio la soluzione migliore, ma si parla di una città piccola che si può girare anche con i mezzi e in bici (per i più temerari).
Con la macchina ci sono problemi di parcheggio al centro nel week-end: ebbene sì, persino in autunno abbiamo avuto problemi!
Questo paragrafo è una costola della mega guida “dove dormire in Islanda“!
Hotel a Reykjavik
€€ Potete dormire nel centralissimo Room with a view Hotel, che ha interni moderni e curati, aspetto per nulla scontato in Islanda.
€€€€ Se volete viziarvi, nel 2022 ha aperto l’albergo The Reykjavik EDITION, primo cinque stelle di tutta l’Islanda, collocato sul waterfront nei pressi dell’Harpa.
Secondo me se ne poteva fare a meno, visto che l’Oceano è sempre meno visibile per colpa di tali costruzioni: la vista è diventata esclusiva per gli ospiti della struttura.
Interessante la scultura negli spazi comuni: si tratta di un riferimento ai tradizionali Cairns nordici, totem costituiti da pietre impilate a secco.
L’hotel più costoso (e godurioso) d’Islanda rimane però questo qui, a meno di un’ora dalla capitale.
€ In caso di volo a orari anti-costituzionali, considerate anche questo ottimo hotel economico vicino l’aeroporto di Reykjavik-Keflavik! Ci ho accompagnato un’amica e siamo rimaste molto soddisfatte, soprattutto per i servizi inclusi come la navetta, caffè, tè e biscotti no-stop. Ah, c’è anche una vasca idromassaggio per gli ospiti!
Leggi anche la mia guida agli hotel in Islanda!
Appartamenti a Reykjavik
€€ È sicuramente proficuo scegliere alloggi dotati di cucina per risparmiare sui pasti fuori. Questo in pieno centro è il mio preferito e dispone di servizi privati.
€€ Un’altra guesthouse in pieno centro – che offre sia un intero cottage che camere singole senza cucina – è questa.
€€ Se viaggiate da fine agosto a marzo e il vostro pallino è l’aurora boreale, vi conviene dormire nel quartiere di Grótta: dormendo in questo alloggio fronte spiaggia, potreste ammirarla dalla finestra. N.B. In tarda primavera-piena estate non ha senso dormire qui, anche perché l’area è chiusa per la nidificazione degli uccelli.
Ecco le guesthouse in Islanda che ho preferito!
Campeggio (di lusso) a Reykjavik
€€€ Reykjavik Domes. A meno di 10 minuti di guida dal museo Perlan di Reykjavik, c’è questo campeggio di lusso (glamping) dove riconciliarsi con la natura e rincorrere la dama verde. Un posto curato nei minimi dettagli in cui viziarsi: dal prosecco nel frigo alle mascherine da notte per gli ospiti.
La Deluxe Dome dispone di bagno privato e di hot pot immersa nella natura, mentre l’altra – Standard Dome – ha il bagno in comune. La cucina è condivisa ed è attrezzata con tutto il necessario.
Ostelli a Reykjavik
€ Il Bus Hostel è un’ottima soluzione ed offre sia camere private che camerate. Era diventato famoso per ospitare l’ultimo panino di Mc Donald’s mangiato sull’isola, prima che la catena chiudesse i battenti, ma ora è stato spostato in un’altra struttura. Ne ho parlato su “curiosità sull’Islanda“!
€ Hostel B47 è un ostello al centro di Reykjavik che offre sia letti in dormitorio che camere private con servizi comuni. Pagando circa 12€ in più si può usufruire della ricca colazione.
N.B. La biancheria – come spesso accade in sistemazioni di questo tipo in Islanda – non è inclusa nel prezzo. A tal proposito vi consiglio di leggere la mia selezione di alloggi economici in Islanda!
Valeria
Voglia di Islanda? Iniziamo da qui: Organizzare un viaggio in Islanda in fai da te e Islanda a basso costo: 20 consigli utili per risparmiare
Ciao Valeria! Ti ricordi il nome della sistemazione a Reykjavik? Su airbnb ce ne sono moltissime!! Ho dato un’occhiata anche agli ostelli del sito hostel.it, mi sembrano carini e anche le camere private non costano esageratamente come le guesthouse! In quali hai soggiornato tu? Vediamo se sono gli stessi che ho in mente io, così puoi darmi dei pareri 🙂
Ciao Bea! Se clicchi su “airbnb” c’è il link diretto alla sistemazione di cui parlo! Ma se siete solo in 2 come mi avevi detto, ovviamente il prezzo non è più così conveniente! L’ultima notte invece, avevamo dormito alla “New guest house heart of Reykjavìk”, sempre tramite airbnb. Avevamo affittato 2 stanze, ed i servizi erano condivisi: senza infamia e senza lode, ma era sempre al centro e vi costerebbe di meno, se siete solo tu e tuo fratello!
Hostels.is è ottimo, soprattutto per il resto dell’isola!
Grazie!! Ho visto che su airbnb ci sono molte accommodation un pò “strane”, qualcuna mi ispira molto! Mi hai davvero convinta con Hostels.is e credo proprio che prenoterò tutto tramite il loro sito! Una domanda (perdonami se te l’avevo già fatta!).. meglio portarsi il sacco a pelo o la biancheria da letto (quindi lenzuola+coperta) è compresa? non mi è ben chiara questa questione! :O
Tranquilla, no problem! Di solito la biancheria da letto bisogna pagarla a parte (io infatti mi ero portata una copertina e, nel peggiore dei casi, usavo la felpa come cuscino), ma è meglio se controlli sistemazione per sistemazione, in alcune è compreso nel prezzo. Se hai spazio, conviene che ti porti il sacco a pelo o una biancheria da letto come si deve.
Ah, io sono una freddolosa cronica! Abbiamo una sola valigia da stiva, oltre al bagaglio a mano, quindi vedrò, forse la prenderemo a parte e ciccia! Tu avevi per caso fatto la tessera dell’Hostelling international, per avere gli sconti sulle accommodation?
L’ho scoperto solo dopo che avrei potuto fare quella tessera: poi mi dirai tu se conviene. La biancheria a parte si paga anche 5 euro a notte, non poco! Secondo me è meglio portarsela da casa!Io avevo solo un bagaglio a mano con Easyjet, e ne ho portata una leggera che mi è bastata. Basta avere vestiti pesanti addosso!
Hai ragione, allora vedrò di organizzarmi per benino 😉 Grazie mille!!!!!
You’re welcome!
Grazie Michela! 🙂 Io sto cercando disperatamente un posto più bello dell’Islanda, ma ancora non l’ho trovato. 😛
Meraviglia, sempre emozionante leggere di questi luoghi che ho potuto conoscere.
Per dormire ho trovato ottime tariffe su Booking, meglio di Airbnb. Questo però l’anno scorso, quando sono partito io e per le tappe che avevo in mente.
Grazie Topper! Io ho usato Airbnb solo per Reykjavik, per il resto dell’isola ho prenotato su hostel.is. Ma sono d’accordo sul fatto che anche Booking sia ottimo!