Itinerario di 10 giorni in treno
Ci siamo mossi con i treni proiettile, usando un Japan Rail Pass da una settimana, e con gli autobus per raggiungere le tappe più remote.
Per i dettagli c’è questa mia guida specifica:
Quando? In bassa stagione!
Abbiamo fatto questo viaggio tra fine febbraio ed inizio marzo, e a proposito delle particolarità di questo periodo, vi consiglio di leggere questo mio articolo:

Giappone fai da te – Kitano-tenmangu, ume blossoms
Le tappe del nostro itinerario
1) Tokyo: il Giappone contemporaneo
2) Alpi Giapponesi: natura, villaggi e zone poco battute
3) Kyoto: il Giappone tradizionale (ciò che rimane di…)
1. Itinerario di 10 giorni in Giappone: iniziamo da Tokyo
I- IV giorno
Adoro Tokyo. Se dovessi usare una sola parola per descriverla, la definirei spaziale. È sicuramente la meta perfetta per un pellegrinaggio a tema geek, videogiochi e manga, anzi, direi che Tokyo stessa è un gigantesco fumetto. Ma anche se non fate parte di questo target, questa sconfinata metropoli, almeno 3-4 giorni li merita.
Ha davvero tanto da offrire: dai templi buddisti a quelli shintoisti (pochi ma buoni), dallo shopping di qualunque tipo, alle scintillanti luci al neon che colorano la vita notturna, dal mercato del pesce più grande del mondo, ad un gigantesco parco giochi quale è il quartiere di Odaiba. Dai grattacieli stile Manhattan al teatro tradizionale giapponese.
La cosa che mi è piaciuta di più? Vivere la metro. Non scherzo, l’ho amata a tal punto da dedicarle un intero articolo: “La metro di Tokyo: uno spaccato del Giappone”

Tokyo vista dalla Mori Tower. Non vi sembra familiare quella torre arancione? – Giappone fai da te
Pernottamento: Sakura Hotel – Ikebukuro, Tokyo
Sarò sincera: non ho cercato altre alternative perché qui abbiamo avuto l’opportunità di essere ospiti, grazie ad un mio amico giapponese che ci lavora.
Posso dire senza peli sulla lingua, che si trova in un ottimo quartiere, che c’è una fermata della metro a due passi, e che è uno dei pochi alberghi del Sol Levante in cui troverete lo staff che parla inglese sul serio, ma vi avviso, le dimensioni delle stanze seguono gli standard giapponesi: la nostra camera doppia misurava circa 6 mq! A me la cosa divertiva, e mi faceva sentire in Giappone, ma mi rendo conto che non a tutti andrebbe bene.
Su booking.com trovate tante altre alternative, quasi tutte con cancellazione gratuita.
2. Le cosiddette Alpi Giapponesi: Shirakawa-go, Kanazawa e Yudanaka
Salutiamo i grattacieli e la frenesia di Tokyo, per raggiungere le Alpi Giapponesi a bordo dello Shinkansen, il “treno proiettile”! Si tratta di un treno iper-veloce, (fino a 515 km/h), ed iper-puntuale: nell’ultimo anno ha accumulato solo 12 secondi di ritardo. Ogni paragone con i nostri treni è superfluo!
V Giorno: Tokyo-> Yudanaka Onsen
Questo remoto villaggio di montagna, per noi non doveva essere altro che la scusa per passare del tempo in un Ryokan con Onsen (alloggio tradizionale giapponese con sorgente geotermale annessa), nonché il punto di appoggio per andare a vedere i famosi macachi che stanno a mollo nelle acque termali dell’area; ma in realtà Yudanaka è molto di più: è un paesino tradizionale ancora intatto (cosa non così scontata in Giappone), poco battuto ed estremamente sottovalutato!
Pernottamento: Yudanaka Seifuso, Yudanaka

Il nostro Ryokan di prima mattina – Giappone fai da te
Questo è stato uno di quegli alloggi che valgono il viaggio. In questo bellissimo Ryokan, le sorgenti geotermali sono disponibili sia al chiuso che all’aperto, sia in privato che in pubblico, ma naturalmente con aree separate tra uomini e donne, come da tradizione. Ah! Il proprietario vi accompagnerà anche allo Snow Monkey Park con la sua macchina!
VI giorno Snow Monkey Park -> Kanazawa -> Shirakawa-go
I macachi giapponesi si possono incontrare anche a Kyoto (Arashyiama), ma vederli mentre si spulciano e si fanno i dispetti nel loro onsen, credo sia ancora più divertente.
Per noi è stata quasi più la traversata che la permanenza, ma ne è valsa la pena: a meno che non vogliate dormire nel costosissimo ryokan che si trova direttamente nello Jigokudani Monkey Park, da Yudanaka- tra bus e pezzo a piedi in mezzo al bosco- dovete considerare un’ora abbondante per arrivare.
La tappa successiva a Yudanaka, è il villaggio rurale di Shirakawa-go, ma per raggiungerla con i mezzi, bisogna passare per Kanazawa.
A Kanazawa ci si va fondamentalmente per queste due cose:
- il giardino Korakuen, considerato uno dei più belli del Giappone
- il sushi del mercato del pesce, considerato il più buono e fresco del paese.
Speravamo ci fosse anche una terza attrattiva, ovvero il quartiere samurai di Naga-Machi, ma non lo trovavamo: –“Where is Nagamachi?”- “Nagamachi…here.”- Ah. Tutto lì? Il sottovalutatissimo villaggio di Yudanaka di cui sopra, era di gran lunga più suggestivo! Lasciatevi tre ore libere per visitare il giardino, piuttosto.
Con poco più di un’ora di autobus, (facendo i biglietti il giorno stesso), dalla stazione di Kanazawa si raggiunge il villaggio di Shirakawa-go, un patrimonio UNESCO degno di questo titolo.
Pernottamento: Shimizu inn, Shirakawa-go

L’area condivisa della nostra abitazione rurale giapponese – Giappone fai da te
Se avete intenzione di dormire a Shirakawa-go (per godervi il villaggio all’alba e al tramonto, lontano dalle orde di turisti), fatelo in un’abitazione tipica o classica che sia, ma non in questa. Considerate che le gassho-zukuri, abitazioni rurali come il 90% di quelle di tutto il villaggio, si fanno pagare di più dei classici alloggi, offrendo anche colazione e pranzo, che nel nostro caso erano pessimi. Adoro il tipo di architettura, ma forse abbiamo scelto la struttura ricettiva peggiore.
Su booking.com potete trovare tante altre alternative interessanti.
VII Giorno -> Shirakawa-go -> Kanazawa -> Kyoto
Dopo aver esplorato Il villaggio rurale di Shirakawa-go di prima mattina, anche questo giorno lo abbiamo passato di stazione in stazione, per poi arrivare a metà pomeriggio a Kyoto, la vecchia capitale. Questo assaggio di Alpi Giapponesi è stata un’ottima scelta, ma volendo farlo in pochi giorni, considerate che il cambio tra bus e treni e le lunghe distanze, richiedono parecchio tempo: per me poco male, perché ho approfittato dei mezzi pubblici per aggiornare il mio diario di viaggio, e non dimenticare nessuna informazione o impressione a caldo, ma vi avverto!
Qualora voleste estendere questo percorso tra le Alpi nipponiche, vi rimando all’itinerario di un’altra blogger che include anche Takayama e Higashyama.
3. Itinerario fai da te: Kyoto, il Giappone tradizionale (ciò che rimane di…)
VII-X giorno: Kyoto -> Tokyo -> volo di ritorno

Cimitero buddista ad Arashiyama, Kyoto – Giappone fai da te
Finalmente a Kyoto. Qui, a differenza di Tokyo, tutto scorre molto lento (autobus inclusi…): non si inizia a conoscere l’antica capitale giapponese vedendo gran parte dei suoi mille templi con giardino, (che emergono tra una colata di cemento e l’altra), ma prendendosi del tempo per fermarsi e per contemplarla, magari davanti ad un tea verde, e procedendo a ritmi lenti per vivere a pieno la sua spiritualità.
Anche se è infinitamente più piccola di Tokyo, merita anche lei almeno quattro giorni di permanenza.
Pernottamento: Shunkoin, Kyoto

Tour del tempio Shunkoin, dopo un’ora di meditazione – Giappone fai da te
Dormire in un tempio zen è una di quelle esperienze che solo il Giappone può regalarti, ma ciò che mi ha colpito di più, non è stato tanto l’alloggio, quanto il mini-corso di meditazione tenuto da un monaco buddista in perfetto american-english, che per me è stata una delle emozioni più grandi del viaggio.
Meritava un approfondimento a parte:
“Vai in Giappone e non vedi il Monte Fuji?”
Il Fuji è scalabile solo d’estate, ma nelle altre stagioni è quantomeno visibile nei giorni limpidi:
sulla tratta Kyoto-Tokyo, sedendosi sul lato sinistro dello Shinkansen, è possibile vedere questo spettacolo dal finestrino! Dovete solo sperare che non ci siano nuvole a coprirlo

Sua maestà Fuji-San compare circa a metà del viaggio: dopo un’ora di treno, non staccate il naso dal finestrino per nessuna ragione al mondo! – Giappone fai da te
Ho ancora un’infinità di storie ed informazioni da condividere; nel frattempo, potete dare un’occhiata alla sezione nipponica del blog e alla mia galleria fotografica sul Giappone.
Valeria ヴァレリア
Bel viaggio e bellissime foto. E pure bello incontrarsi, anche se per pochissimo! 😀
Grazie Patrick, è stato davvero un piacere conoscerti. A presto!
Ormai avrai capito che sono una fan del giappone! 🙂 ma voglio partire solo quando sarò ricca perche così potro comprarmi tutte quelle cose inutili ma adorabili che sono i gadget i modellini ecc di anime e manga che ho nel cuore…tipo Sailor moon… o anche Doraemon…o Myazaki e le meraviglie… insomma a parte tutto… meraviglioso itinerario…eee…hai parlato di posti dove parlano bene l inglese …ma in generale com’è? Perche tante persone mi hanno detto che semza una infarinatura di giapponese è difficile muoversi da viaggiatori indipendenti…e lo stesso ancora una domanda: c’è modo di non spendere un occhio della testa (a parte per lo shopping compulsivo) per stare li un po di tempo? In linea generale quanto puoi spendere in una giornata tra alloggio cibo spostamenti? Una cosa approssimativa eh, per farmi un’idea :-)! Grazie!
Ahaha! In effetti la spesa souvenir in Giappone è una voce da non sottovalutare: i prezzi sono allineati con i nostri, ma vorresti davvero comprarti qualunque cosa. Se riesci a non avere le mani bucate da questo punto di vista, puoi cavartela con 70 euro al giorno, tutto incluso. A pranzo sperimentavamo la loro cucina, la sera ci preparavamo qualcosa noi, o comunque ci arrangiavamo. Parlavano inglese solo all’hotel del mio amico, ma questo non ha mai costituito un problema: è stato uno degli aspetti che ci ha fatto più divertire! In un negozio di musica di Tokyo ho chiesto dove fosse il bagno, e il commesso giapponese ha fatto due piani per accompagnarmici, senza spiccicare parola. Ti muovi davvero senza problemi!
In parte, avete fatto l’itinerario del nostro secondo viaggio in Giappone. A me Kanazzawa è piaciuta parecchio, non solo per il giardino o per il castello, ma per i due (!) quartieri dei samurai, uno più turistico ed uno, più difficile da trovare – a noi ci ha accompagnato una guida locale che avevamo contattato – molto più emozionante. Sempre a Kanazawa, abbiamo visitato il tempio dei Ninja (e che, Francesco ci rinunciava? Mai!). A proposito di Metro C: concordo pienamente, pressoché inutilem almeno finché dura l’interruzione con il nodo di S. Giovanni 🙂
Sapevo di un quartiere delle Geisha, non di un secondo quartiere samurai. Interessante!
E’ un viaggio che sogno da tempo. Già questi primi consigli sono preziosissimi. Ti leggerò molto volentieri per approfondire il tutto. 🙂
Grazie, mi fa molto piacere. 🙂 Se ti piacciono i posti autentici, impazzirai anche tu in Giappone!
Stavo cercando info sul Giappone e mi sono imbattuta nel tuo blog che è strutturato molto bene. Tu in 10 giorni hai girato di più che noi in tre settimane (qui il nostro itinerario: https://duecuoriinmongolfiera.wordpress.com/2016/05/17/itinerario-giappone-3-settimane/). Il Giappone o meglio i Giapponesi mi hanno conquistata: infatti non vedo l’ora di tornarci e seguirò certamente i consigli dei tuoi post.
Demi
Ciao Demi!
Grazie per i complimenti 🙂 Non riesco ad accedere al link che mi hai postato per vedere il vostro itinerario 🙁 Comunque vedere bene poche cose, non credo sia necessariamente un male, anzi!
Qui c’è ancora moltissimo da raccontare sul Giappone: se vuoi puoi seguire foto e articoli anche su facebook https://www.facebook.com/valeriacastiellophotography/😉
Buona giornata,
Valeria
Ciao Valeria! Bellissimo il blog nuovo, complimenti! Chissà che prima o poi non ti chiederò info sul Giappone 😉 Intanto aspetto l’Islanda
Grazie! Sono contenta che il mio lavoro si veda 🙂 Il Giappone, ancora prima che per la natura, merita un viaggio per il suo meraviglioso popolo! Anzi, ne merita tantissimi ♥
Un post molto interessante Valeria! Non ho mai preso in seria considerazione l’idea di visitare il Giappone, ma i tuoi racconti e le foto pubblicate sono davvero intriganti… Mi hai proprio incuriosito! Chissà, magari in futuro potrei farci un pensierino…
Grazie Ilaria! Per alcuni aspetti il Giappone è paradossalmente molto più vicino ai nostri amati paesi nordici che a gran parte dei paesi asiatici: ordine, senso del bello, autenticità e avanguardia…pensaci! ?⛩