– Islanda Sud: cosa vedere a Skógar e dintorni –
Oggi ci svegliamo nell’ostello di Skógar, il peggiore dove abbiamo alloggiato fino ad ora, ma data la vista sulla cascata, gli si può perdonare davvero tutto.

Elfi, cascate e arcobaleni – Islanda Sud: Skógar
Ci troviamo nell’Islanda sud, nei pressi del ghiacciaio Eyjafjallajökull, quello che cela il famoso vulcano che nel 2010 ha creato scompiglio nei cieli di mezza Europa, per intenderci.

Eyjafjallajökull : ora lo so pronunciare!
Il villaggio di Skógar conta ben 25 abitanti, ed il nome significa foresta, anche se ormai gli alberi non ci sono più. Prima che i colonizzatori norvegesi deforestassero l’isola, (fine ‘800), l’Islanda aveva una quantità di boschi non indifferente (nell’ordine del 25-40% dell’intera superficie). Gli alberi non furono ripiantati, e tra eruzioni vulcaniche ed erosioni nel vento, nel giro di un secolo le foreste scomparvero. Oggi è molto difficile imbattersi in un bosco in Islanda, ma piano piano stanno spuntando nuovi alberi; per saperne di più, vi rimando a questo mio articolo:
Quello che vi è ora a Skógar, non è altro che una vallata brulla, uno splendido paesaggio da ambientazioni tolkieniane, una cornice fantasy in cui potrebbero vivere tranquillamente elfi, troll e fate.
Islanda Sud, cosa vedere a Skógar: Skógafoss e le sue meraviglie
La principale attrattiva di questo posto è Skógafoss, una meravigliosa cascata alta 62 m, dove è spesso possibile scorgere arcobaleni di una luminosità mai vista.
Dopo un’ora passata a scattar foto alla “cascata, all’arcobaleno, alla cascata e all’arcobaleno, a noi e alla cascata a noi e a noi con l’arcobaleno”, iniziamo il bellissimo percorso di trekking che parte da sopra Skógafoss. Sto parlando del Fimmvoerduhàls, trekking di 23,4 km che arriva fino a Thórsmörk: senza pause dovrebbero essere dieci ore di cammino, ma vi verrà voglia di fermarvi ogni due minuti per ammirare e immortalare paesaggi fiabeschi.

Islanda Sud: Skógar – “L’ingresso ad Asgard”
Iniziamo con l’avventurarci in vallate relativamente alberate con interessanti salti d’acqua, ma man mano che ci si avvicina ai ghiacciai Myrdalsjökull e Eyjafjallajökull, gli alberi diventano arbusti e diventa tutto più brullo. A noi più che l’energia e la voglia di completare il percorso, manca il tempo, quindi torniamo indietro dopo poco, per andare a vedere case abitate da hobbit.
Islanda Sud, cosa non perdere a Skógar – Le case hobbit del Museo del Folklore
Queste casette tradizionali in torba, una volta ospitavano case, scuole e stalle, ed oggi costituiscono il Museo del Folklore, un museo sulla cultura e civiltà islandesi. Pare che sia uno dei pochi musei islandesi che meriti una visita, ma a noi gli edifici interessano più dell’esposizione, quindi facciamo un giro intorno, affacciandoci anche dentro di tanto in tanto: sembra davvero suggestivo.
Questo complesso di edifici eco-sostenibili, è progettato ad hoc per il clima rigido dell’isola: basamento in pietra, facciate nere per assorbire il calore, ma soprattutto torba per rivestire i telai in legno e per avere coperture ad elevato isolamento termico.
Islanda Sud: Skógar – Le straordinarie pecore islandesi
È già ora di pranzo, e oggi ci concediamo l’unico pasto fuori di tutto il viaggio – finora abbiamo fatto sempre la spesa al supermercato, dati i prezzi inavvicinabili – sperimentiamo quindi l’Hotel Skogafoss bistrot-bar e ne approfittiamo per vedere se l’agnello islandese è davvero ottimo come dicono. Dopo più di un’ora di attesa riescono perfino a dimenticarsi un’ordinazione: oggi hanno ben 3 tavoli su 5 occupati, troppa folla per i loro canoni! Nonostante la lentezza, la nostra scelta è stata azzeccatissima: ottima cucina, ottimo panorama, ma anche ottimo prezzo!
Per saperne di più, c’è il mio articolo ad hoc sulle pecore e sul resto della fauna islandese:
Gli islandesi dicono che il loro è “l’agnello più buono del mondo“, e non esagerano poi tanto. Le loro pecore vivono in assoluta libertà, e le incontrerete nei posti più impensati: le abbiamo persino avvistate su un faraglione in mezzo all’oceano! La guida autoctona che ci ha accompagnati sul ghiacciaio, ci ha raccontato che in tutta l’isola ci sono più pecore che umani! Ognuna dietro l’orecchio ha il cartellino di appartenenza, e 1-2 volte l’anno durante il cosiddetto Réttir, le radunano per ridarle ai rispettivi proprietari, che vi ricaveranno la famosa lana islandese.
Stando sempre ai racconti dello stesso islandese, questi simpatici animali sembrano essere davvero indistruttibili; dopo una violenta tempesta di neve di qualche anno fa, circa 2000 pecore mancavano all’appello: una vera tragedia per l’economia locale, ma circa due mesi dopo sono state ritrovate sotto la neve, vive e vegete.
Raramente desidero tornare in posti che ho già visto, ma questo luogo incantato meriterebbe almeno altre due visite: una d’estate, per completare il trekking dal passo di Fimmvoerduhàls a Thórsmörk, ed un’altra d’inverno, per riscoprirlo sotto altre vesti, nella sua natura più intima e silenziosa.
Valeria
AGGIORNAMENTO 2018. Le sorprese di questo piccolo villaggio non finiscono qui! Ho scoperto che c’è una cascata nascosta, che non è ancora stata presa d’assalto dalla massa: si tratta di Kvernufoss. Si trova dietro al museo di Skógar, e da lì è raggiungibile spostandosi verso Est: bisogna seguire il sentiero lungo il fiume per circa 20 minuti. Vi lascio le coordinate GPS per localizzarla: 63° 31’44″N, 19° 28’53W.
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Ciao Valeria!Mi piace molto il tuo modo di scrivere e poi, per uno come me che soffre perennemente di mal d’Islanda, questo articolo è nà mazzata al cuore!
Grazie! Sono appena diventata fan della tua pagina fb, direi che stiamo sulla stessa lunghezza d’onda 😀
Wooooow. Che posto meraviglioso! Peccato per l’ostello ma sicuramente la vista sulle cascate ha ripagato il tutto.
Le fotografie con l’arcobaleno sono stupende e poi quanto sono graziose le casette? *-*
Carino il souvenir della pecorella 😀
Vedendo queste foto inizio a capire come si possa soffrire di Mal d’Islanda!
Pensa che le foto non rendono abbastanza
Le tue foto sono una meraviglia come sempre, sei proprio brava Con questi racconti delle casette di torba e delle migliaia di pecore mi hai ovviamente ricordato la Nuova Zelanda! Sono posti dove la natura è padrona e dove l’uomo può solo adattarsi, o almeno così mi sembra la NZ e così credo che sia anche l’Islanda!
Grazie Agnese! Infatti anche la NZ mi ispira molto: vorrei tanto vedere il villaggio del Signore degli Anelli!
Che luogo spettacolare. Un luogo incantato, sembra uscito da un racconto fiabesco! Dopo Australia, West Coast Usa, isole greche e spagnole, varie città europee, avrei voglia di paesaggi come questo o come il Nord Europa, mi scoraggia solamente l’aspetto economico. Amici che sono stati sia in Islanda sia in Nord Europa mi hanno detto che la vita è carissima e i prezzi di qualsiasi cosa sono folli! Intanto prendo appunti, chissà…
Sì è vero Carmen, ma di stratagemmi per risparmiare ce ne sono molti, e questi posti non hanno davvero prezzo! Alla fine in Islanda ho speso quanto Turchia: da una parte cucinavamo sempre in ostello e stavamo attenti ad ogni centesimo, dall’altra pranzavamo e cenavamo fuori
è un po’ di tempo che l’Islanda spunta sempre nei discorsi con la gente che incontro, amici e non. Persino ieri sera ne parlavo con un coppia che l’ha scelta come meta del viaggio di nozze. Ormai credo che sia un segno del destino, forse qualcuno mi sta dicendo che devo andare!eheheh! in ogni caso, a parte la fauna pazzesca, io credo che un paesaggio come quello che hai fotografato tu sia qualcosa di ormai raro in questo mondo pieno di cemento! Bellissime le foto con l’arcobaleno…sembra davvero un posto perfetto per elfi e folletti!
Eh sì, spero con tutto il cuore che rimanga incontaminata, ma piano piano “gli elfi” stanno diminuendo, ed i turisti inconsapevoli stanno aumentando 🙁
Che foto bellissime e che colori!!! Leggendo i tuoi articoli mi viene sempre più voglia di Islanda!
Speriamo di riuscire ad andare presto e realizzare questo sogno!
Ti ringrazio! Io stento a credere che al mondo esista un posto più bello di questo. Vi auguro di riuscire ad andarci!
Temo che il Mal d’Islanda sia assicurato anche per te
Tra l’altro, ho visto che eri in vacanza a Pergine Valsugna.. io abito a 5 minuti da lì 🙂
Ciao Valeria, sono arrivata qui per caso, curiosando in giro per iniziare a mettere insieme il mio prossimo viaggio in Islanda. Dopo aver letto delle tue avventure ed essermi deliziata con le tue meravigliose foto…..non vedo l’ora di partire!!!! 🙂 In cambio ti posso offrire…qualche consiglio di viaggio e qualche fotografia della bellissima Scozia, se ti va di passare per il mo blog! 🙂 😉
A presto
Beatrice
Grazie!
Ti invito anche sulla pagina fb che ho inaugurato una decina di giorni fa, allora —> https://www.facebook.com/valeriacastiellophotography
Sono stata solo ad Edimburgo ai tempi del liceo e l’ho adorata: vado a dare un’occhiata ai tuoi articoli scozzesi con molto piacere! In che periodo andrai in Islanda? Se hai bisogno di qualche consiglio di viaggio, chiedi pure!
Se hai la passione per i paesi nordici, la Scozia fa decisamente per te! Ci sono stata due volte, e non vedo l’ora di ritornarci!! Spero che troverai degli spunti interessanti nel mio diario di viaggio, qui sul mio blog, oltre che a leggende e curiosità sulla ricca e affascinante cultura scozzese! L’anno prossimo pensavo appunto di dedicarmi all’esplorazione dell’Islanda, che fin’ora non avevo mai preso molto in considerazione ma che a quanto vedo è magnifica! Pero ora il mese designato per il viaggio è giugno, anche se è ancora tutto in forse per via del lavoro (incerto!)… ti sembra un buon periodo per viaggiare? o è ancora troppo presto?
Di nulla, quando vuoi! Spero di tornarci anche io d’inverno, per vedere l’altra faccia della medaglia
e poi sai che aurore boreali d’inverno…..
Grazie! In alta stagione bisogna prenotare per forza, soprattutto se non viaggi in solitaria! Un posto si trova, ma probabilmente non nei pochi ostelli dell’isola, ma in hotel costosissimi se non ti sbrighi! Solo dormendo in tenda puoi avere la libertà di improvvisazione: noi eravamo in 4 ed abbiamo prenotato a marzo per agosto, variando anche un po’ l’itinerario in base a dove c’era disponibilità..
Ecco, allora mi devo affrettare va là … su airbnb o nelle fattorie ho visto cosine interessanti, vedo di chiedere le disponibilità. Grazie per il consiglio 🙂
Ciao Valeria, approdo oggi sul tuo blog e mi sto divorando questi tuoi post e queste tue immagini (bellissime tra l’altro) … perchè? a fine Luglio parto per l’Islanda – due settimane, ho prenotato volo e 4×4, sto facendo ora itinerario intorno all’isola e devo decidere se prenotare da dormire tappa per tappa. Tu che mi consigli di fare? (mi dicono tutti che c’è scarsissima ricettività e di prenotare…ma noi odiamo prenotare 🙂 )
ciao, Monica