Curiosità sui tedeschi, raccontati da un’italiana in Germania
“Questo è il piacere del viaggio: anche l’ordinario attraverso la novità e la sorpresa acquista un carattere avventuroso”
(Goethe)
Una delle tante motivazioni per cui ho scelto di fare ben due Erasmus in Germania (uno ad Est ed uno a Ovest), è stata la differenza culturale: è incredibile quante diversità ci siano rispetto al nostro paese!
Di stranezze e aneddoti legati al cibo e alla birra, ne ho parlato in “Mangiare in Germania: dodici shock culinari”, qui vi racconto i miei shock culturali su sfera più ampia: sorriso assicurato.

Goethe Park, Weimar
1. Corsi di nuoto trasferiti all’aperto con 10 gradi centigradi e palaghiacci chiusi con 0°
Già il cibo tedesco non aiuta a mantenersi in forma, quando poi ad inizio maggio (10-12°) il tuo corso di nuoto serale si trasferisce all’aperto in vista dell’estate, a quel punto diventa proprio dura!
Vi dico solo che uno svedese che nuotava con me si è ammalato per il freddo preso.
Avevo iniziato a fare nuoto perché neanche il mio sport (pattinaggio su ghiaccio) era più praticabile per le loro abitudini sui generis: da noi con 25°-30° i palaghiacci rimangono aperti fino a giugno, mentre loro pensano bene di chiuderli a marzo con 0-5°!

La piscina dell’Olympiapark di Monaco di Baviera
2. Medici che ti curano mesi di bronchite con la “Krautpulver”
Dopo una bronchite diagnosticata, il medico ha deciso di curarmi con scatole e scatole di pasticche a base di Krautpulver: non sapevo se ridere o piangere.
Non si tratta di polvere di crauti, (anche se sarebbe stato molto divertente), ma di erbe miste: in ogni caso è acqua fresca per chi sta male, soprattutto se i problemi di salute vanno avanti da mesi.
Niente da dire sulla velocità (e gratuità) del sistema sanitario in Erasmus, ma anche in altre occasioni in cui sono stata molto male, altri dottori mi hanno prescritto solo costosissime caramelline: nella mia esperienza sono servite solo a far arricchire la farmacia della Krankenhaus. I medici solitamente stanno in un edificio con farmacia annessa al piano terra (…).
3. Intellettuali che applaudono sbattendo i pugni sul tavolo
Non parlo di gente alticcia all’Oktoberfest, ma di professori e studenti universitari dopo una conferenza! È un fare da cavernicoli piuttosto divertente:
4. Gesti italiani interpretati in maniera ambigua
Il gesto del “picchiettare” una mano aperta sul polso dell’altra per chiedere che ore sono, per loro è un invito a luci rosse: meglio non proporsi in questo modo.
5. L’isteria collettiva per il calcio è estrema anche agli occhi di un tifoso italiano (Seit 2006)
Durante gli Europei del 2012, in cui l’Italia ha battuto la Germania, mi trovavo nei pressi di Francoforte: nel mio studentato i tedeschi lanciavano gli spaghetti agli italiani gridando cose incomprensibili.
Ma a parte questo particolare episodio, li ho visti creare il putiferio per strada anche per aver vinto una partita ordinaria di un piccolo club locale: la compostezza tedesca inizia e finisce nel luogo di lavoro!

I tedeschi vivono il calcio in maniera molto sobria.
6. I tedeschi provano forti emozioni quando il termometro supera i 15 gradi
A quel punto iniziano le feste all’aperto, aprono i Biergarten, e le ragazze girano in shorts: c’è davvero una bellissima euforia nell’aria!

La felicità dei tedeschi: una birra all’aperto sotto al sole – foto di restaurant-hirschen
7. La Germania vive di turismo più dell’Italia
Nonostante la Germania non abbia neanche lontanamente il patrimonio artistico e ambientale del nostro paese, ricava dal turismo più dell’Italia, con grande soddisfazione anche dei turisti.
Le cose stanno così perché loro – a differenza nostra – valorizzano al massimo ciò che hanno, ed il visitatore si trova in un posto in cui tutto funziona ed è semplicissimo muoversi.
Oltre al danno, pure la beffa. Riescono a raggiungere tali risultati nonostante la domenica in Germania, (quando c’è un’affluenza turistica maggiore), sia quasi tutto chiuso, e questo vale in parte anche per l’inverno: a Weimar ad esempio alcune attrattive rimanevano chiuse anche durante i vivacissimi mercatini natalizi!

Le caratteristiche vie di Weimar, tenute come un gioiellino
8. Estrema pulizia degli spazi pubblici, lerciume nel privato
Vi dico solo che in uno degli appartamenti che ho condiviso con dei tedeschi, una vera pulizia di gruppo è stata fatta solo dopo che era quasi andata a fuoco la cucina.
Questo concetto di “lerciume nel privato versus pulizia nel pubblico“, (esattamente l’opposto dell’Italia), a quanto pare è una costante nel mio amato Nord Europa.

“Putzplan”, il piano della pulizie (disatteso) del mio appartamento tedesco – igiene under 30
9. L’efficienza
Dalla rigorosa raccolta dei rifiuti, ai soldi accumulati grazie alle bottiglie vuote; dall’incredibile decoro urbano, al semplice e disarmante funzionamento di ogni cosa.
Senza dimenticarsi di quanto siano attrezzati a convivere con fenomeni ordinari come il freddo, la pioggia e la neve, che a Roma rappresentano problemi epocali.
Funziona tutto perfettamente come nei Paesi Scandinavi, con la differenza che in Norvegia, ad esempio, ci sono poco più di 5 milioni di persone su una superficie di 385 kmq, ed in Germania più di 82 milioni per 357 kmq. Finora per me solo il Giappone li batte!
Di questo – e di molti altri aspetti- ne ho parlato nell’articolo sulla qualità della vita in Germania.

Weimar, Herderplatz innevata
10. La lingua tedesca è difficile perfino per i madrelingua
Quando chiedevo ai miei coinquilini tedeschi “Come si dice…”( …auf Deutsch?), ci mettevano davvero tanto ad elaborare una risposta, nonostante mi avessero capita perfettamente; questo perché hanno così tante parole e sfumature di significato che vanno in crisi perfino loro.
Esempio: per dire “mettere”, in inglese potremmo cavarcela con un “to put“, in tedesco la parola è diversa se inserisci qualcosa in verticale, in orizzontale, se la poggi sopra, sotto (…), inoltre ci sono molti verbi “separabili” con un prefisso che va collocato alla fine della frase: se dopo un periodo lungo tre km ve lo dimenticate, o lo confondete con un altro, il senso cambia completamente!
Croce e delizia.

Inglese vs Tedesco
11. In Germania sono iper-settoriali (o noi non lo siamo per nulla, come vi pare)
Avevo chiesto ad una professoressa di progettazione architettonica di Darmstadt, un consiglio sulla facciata del mio edificio, e la sua risposta è stata: “Non lo so, ti metto in contatto con la specialista di facciate erbose“; poi ho scoperto che esistono anche “architetti del colore”.
12. Al telefono rispondono dicendo il loro cognome
Non tra amici, per fortuna!
Ovviamente questa è la mia esperienza personale, senza alcuna pretesa giornalistica o antropologica. Spero di avervi regalato un sorriso.
Valeria
TI INTERESSA LA GERMANIA?
Inizia da QUI! “La Germania in breve“
Io ho trovato comportamenti estivi a 15 gradi e “lerciume nel privato vs pulizia nel pubblico” anche in Inghilterra. Che siano tratti caratteristici del nord Europa? Per fortuna però le piscine in UK sono così calde che la gente generalmente ci va a rilassarsi ed è possibile nuotare tranquillamente senza venire spintonati come in Italia 🙂
Sì, anche in Inghilterra è così, confermo! Sono contenta che invece le piscine non siano un military camp come in Germania 😀
Qualche “perchè?” riportato in valigia dai miei viaggi di lavoro in Germania me lo hai spiegato. Altri (tanti) rimangono. Ma forse è meglio così!
Quali “perchè” sono rimasti irrisolti? Sono curiosa 🙂
Articolo interessante, vivo da 3 anni in Germania e concordo su più punti. Solo una correzione: quello che tu intendi, dottore con Farmacia sotto, possono essere considerati come “Gesundheit Zentrum”, Ma in nessun caso Krankenhaus, perchè con questo termine si intende l’ospedale 🙂
Ciao Gabriella, grazie per il commento da insider! In quelli in cui andavo io c’era proprio scritto Krankenhaus, forse avevano l’ospedale incorporato, bo 😀
Ciao Valeria,
che bel post! Io di solito posso spostarmi solo nei week-end, non ti dico lo shock quando arrivai per la prima volta a Colonia ed era tutto serrato. Quella bellissima via dello shopping, sigh…
Della cura a base di caramelline non me l’aspettavo proprio, sarà che sono abituata con la Repubblica Ceca dove l’antidolorifico più leggero che hanno stenderebbe un cavallo!!
Grazie Celeste! Ho dato un’occhiata al tuo blog, ed ora so dove reperire info per un eventuale viaggio a Praga
Quando vuoi 😀
Sempre a disposizione per dare qualche informazione sulla “mia” Praga.
Buona giornata!
Lo stesso vale per i “miei” Paesi Nordici Buona giornata anche a te!
Ho vissuto anch’io per un breve periodo in Germania e in precedenza ho avuto coinquilini tedeschi. Sulla pulizia concordo in pieno…”ho visto cose che voi umani” 😀
Ahah, non stento a crederti!
Anche io ho visitato la Germania in varie parti, l’ho amata e a scuola ho fatto pure il tedesco…Non so se ci vivrei e quello che hai elencato in maniera molto simpatica identifica perfettamente lo spirito tedesco 😉
È per questo che amo gli spagnoli… Molto ma molto più simili a noi! ???
La piscina dell’Olympiapark l’ho vista sempre e solo da fuori. È uno spettacolo!
In quanto ad efficienza sono d’accordo con te. Ad ogni modo vorrei sottolineare che io lavoro con i tedeschi 40 ore a settimana e non sono sempre puntuali ed impeccabili sul lavoro. Spesso e volentieri lavoro io al posto dei miei colleghi in Germania, perché loro hanno sempre qualche scusa…
In quanto alla lingua credo che il tedesco sia tra quelle che non si smette mai di imparare. Trovo modi nuovi ogni giorno per dire qualcosa che già so esprimere in maniera diversa. Ma in fondo quando puoi fare parole composte lunghissime è inevitabile.
Bel post 🙂
Grazie Elisa 🙂 Sì, chiaramente sono generalizzazioni: neanche i loro treni sono sempre puntuali! 😛
Bellissimo questo post! La 3 e la 4 mi hanno fatto morire dal ridere! XD Che cosa strana quella di sbattere i pugni! Per la difficoltà della lingua posso confermare. La nostra prof sarà stata veramente scarsa, ma in effetti io di 5 anni anni che ho studiato tedesco alle scuole superiori ricordo solo ciò che si potrebbe imparare nelle prime 2-3 lezioni. Tipo “come ti chiami”, “come stai” e i pronomi personali. Che peccato!
Grazie Sara! Per imparare il tedesco come si deve non basta una vita, ma è davvero una lingua stupenda.
Ciao, bellissimo articolo. Da tifosa di calcio mi ha fatto sorridere l’isteria collettiva tedesca. Non lo immaginavo proprio
Grazie Mariacarla!
Molto bello e divertente. Da Polacca ti dico che i 15 gradi sono davvero una temperatura più che accettabile, ma forse non per gli shorts. E’ divertente leggere questi post scritti da una nazione sull’altra. Con il mio blog polacco ho già scritto un paio di simili sugli Italiani 😉 .
Grazie Agnieska! Peccato che siano solo in polacco: avrei voluto leggerli 😀
Haha. Rimarrà invece un segreto :-D.
Essendo per natura più curiosa di un furetto adoro i post sugli shock culturali. Comunque quella piscina è una meraviglia!
Idem 🙂 Quella piscina fa parte del Parco Olimpico di Monaco!
Mi piacciono molto queste curiosità. Avremo da imparare molto in quanto ad organizzazione e pulizia negli spazi pubblici.
Grazie Stefania. Fortuna che almeno sul privato diamo il buon esempio!
Bel post, molte di queste differenze non le sapevo. Sopratutto la differenza tra pulizia pubblica e privata, mi hai fatto inorridire!
Ahaha! Sono contenta per averti fatto scoprire qualcosa di nuovo 🙂
Ahahah bellissimo Valeria, mi piace sempre leggere delle differenze culturali tra l’Italia e gli altri Paesi. Alcune cose fanno parte del classico stereotipo tedesco, altre cose invece non me le sarei mai aspettate (come la cura a base di caramelline alle erbe!). Per il punto 7 non voglio commentare perché fa davvero male…e per il punto 10 ho studiato tedesco per 8 anni, capisco quello che vuoi dire 🙂
Grazie Agnese, ora sono curiosa di sentire i tuoi shock in NZ! 8 anni di tedesco? Glückwunsch!
bello questo post, soprattutto sul 7 concordo alla grande, è la differenza tra chi è capace (loro) e chi è un inetto e pure corrotto (noi)
Grazie! 🙂 Mi piange il cuore quando vedo “sassi” stra-fotografati in Germania, e opere millenarie imbrattate e snobbate da noi, sob 🙁
che ci vuoi fare, è il livello di civiltà dei diversi popoli