Hamam ad Istanbul

Dicono che l’hamam (il bagno turco) sia un’esperienza da fare.
I miei amici di Istanbul giurano di non averci mai messo piede e ve ne sono di costosissimi per turisti in cui addirittura uomini e donne si trovano nello stesso ambiente, cosa totalmente atipica per la tradizione islamica.

Tuttavia, noi siamo riusciti a trovarne uno davvero tradizionale nella parte asiatica della città: lAziziye Hamami.

Fuori dai circuiti turistici e dalle guide più famose, lo abbiamo scovato grazie al passaparola di una coppia italiana conosciuta in Cappadocia (gli unici connazionali incontrati).

Potete leggere il mio reportage sulla Cappadocia su quest’altro blog di viaggi

Come accennavo sopra, nel vero hamam, gli uomini e le donne occupano aree separate, quindi io ed il mio ragazzo abbiamo vissuto due esperienze parallele: io mi sono affidata alle mani di una venere di Willendorf , lui a quelle di un aggressivo signore baffuto.

Il vero bagno turco femminile (sperimentato da me)

L’inglese lì non era nemmeno contemplato, quindi la massaggiatrice mi  ha fatto capire a gesti in cosa consistesse il trattamento: con  20TL ( 7€ circa)  avrei potuto usufruire di 15 minuti di bagno turco (45°C) e del successivo scrub con insaponatura e massaggio. Ero l’unica cliente, quel posto tanto fatiscente quanto autentico era tutto per me.

Dopo essermi squagliata a sufficienza nella sala, la formosa signora turca mi fa sdraiare ed inizia a  grattugiarmi la schiena; finito il lato posteriore, per intimarmi di cambiar lato, mi sculaccia letteralmente.

Terminato il lavoro, pensa bene di togliermi il sapone riempiendo secchi d’acqua corrente e rovesciandomeli addosso, neanche stesse lavando un pavimento! 
Nonostante i metodi poco delicati, devo dire che ne sono uscita rinata.

La mia esperienza è terminata in contemporanea a quella del mio ragazzo, ritrovato all’uscita con un‘espressione mista tra lo sconvolto e il divertito: a quanto pare con gli uomini hanno la mano ancora più pesante!

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Il vero bagno turco maschile (sperimentato dal mio ragazzo)

Nonostante lui sia alto 1,96 m, il suo massaggiatore basso e tarchiato ha avuto la brillante idea di attaccarlo al muro: con una mano lo teneva fermo e con l’altra lo torturava.

Anche nel suo caso comunicare in inglese era una battaglia persa, quindi, per il solo gusto di esprimersi, il tizio parlava in turco e lui rispondeva in romanesco.

Con questi metodi brutali sono riusciti a far miracoli anche su di lui: prima di entrare aveva fastidio al mignolo, ma, dopo averglielo scrocchiato a dovere, il dolore era magicamente scomparso!

Non avevano neanche l’asciugacapelli e l’igiene lasciava davvero a desiderare,  quindi tutto sommato capisco perché non sia così pubblicizzato, ma se volete provare il vero bagno turco, dovete assolutamente venire qui.

Ecco l’indirizzo dell’Aziziye Hamami (o Azizia Bath):

P.S. Gli hamam turistici costano dieci volte più di questo!

Valeria

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