Dublino, porta d’Irlanda (flickr)
Nota: viaggio vintage, ma contributi vividi!
Ho visitato Dublino nel lontano 2005, alloggiando da una famiglia locale con l’idea di perfezionare il mio inglese, ma non è stata una scelta geniale: all’Horner School of English per fortuna qualcosa si imparava, ma nella famiglia che mi (in)ospitava non c’era alcun dialogo, ed in città i simpaticissimi abitanti parlavano o Irlandese o Gaelico.
Bellissime lingue, ma piuttosto distanti dall’inglese della Regina! (Si brinda in gaelico:“Sláinte!”= Salute!)
Non vi consiglierei quindi di andare nella capitale d’Irlanda per migliorare il vostro inglese, (una serie tv della BBC è più utile), ma per scoprirne le sue particolarità, piuttosto.
1. I pub, quelli veri
2. La musica: in Irlanda se non conosci (e non canti) Whisky in the jar non sei nessuno
Dublino è anche la città degli U2, – oltre che quella dei Thin Lizzy – e se voleste andare a trovare Bono Vox nella sua villa appena fuori città, vi basterà chiedere informazioni ai local.
3. Le fabbriche della Guinness e dell’Irish whisky

“My Goodness, My Guinness!”
4. La biblioteca del Trinity College di Dublino: il set di Star Wars!
Una biblioteca meravigliosa ricca di preziosissimi manoscritti. Mi sono resa conto solo dopo averla visitata, che la sua settecentesca Long Room è quella a cui i produttori di Star Wars si sono ispirati per dar forma all’immenso archivio dei Jedi, all’interno del rispettivo Tempio.
La Lucasfilm non ha chiesto nessun permesso per utilizzare l’immagine di tale architettura nella pellicola, e, per evitare beghe giudiziarie, ha negato anche di averlo usato come spunto creativo. Il Trinity College pertanto non ha intrapreso nessuna azione legale contro di loro, ma se confrontate le immagini, converrete con me che la somiglianza è schiacciante.

Long Room library, Trinity College

L’archivio Jedi di Star Wars a sinistra, e la Long Room della biblioteca del Trinity College a destra.
5. Oscar Wilde a Dublino

Statua di Oscar Wilde a Merrion Square Park, Dublino.
6. La soft rain che ti accarezza
7. Lo “spire”: il punto di riferimento per eccellenza
8. Dublino e le sue porte per ubriachi
Le coloratissime porte di Dublino hanno un fascino unico: l’impressione è che ognuna dietro nasconda una storia fantasy. Oltre ad essere molto suggestive, incarnano più che mai lo spirito di questa città, in quanto l’idea di colorarle nasce da due amici ubriachi che la sera non riuscivano a riconoscere la loro porta di casa!

Le porte di Dublino (da flickr)
9. Il mar del Nord, a meno di tre quarti d’ora da Dublino
Per informazioni logistiche aggiornate, vi rimando al sito ufficiale Visit Dublin.
Il 17 marzo in Italia, invece di festeggiare la nostra unificazione, festeggiamo il santo irlandese. Mi ci metto anche io, che, invece di fotografare le frecce tricolori, per St. Patrick mi sono concentrata sul Colosseo in versione irish:

17/03/2019 Il Colosseo si tinge di verde per San Patrizio
Lo spirito festaiolo degli irlandesi è arrivato fin qui!
Valeria
Questa storia delle porte colorate ci piace troppo. Sono state scattate tutte da te le foto delle varie porte d’ingresso?
Anche a me! 😀 La foto delle porticine l’ho linkata da flickr, per il resto sono miei scatti di ben 13 anni fa, realizzati con una kodak usa e getta. Queste quelle degli ultimi tempi: https://www.flickr.com/people/valeriac/
Queste sono le vere esperienze da fare! Grazie mille per i consigli! Li seguirò sicuramente quando andrò a Dublino!
Mi fa piacere! Esperienze datate, ma evergreen 😉
Dublino e’ stato il mio primo e finora unico viaggio completamente in solitaria. Era gennaio, non la stagione migliore forse per apprezzarla appieno, ma ricordo che fare il Pub’s Crawl era stata davvero una bella esperienza. Adoro le foto delle porte irlandesi 😉
Fantastici sia i viaggi in solitaria che i pub irlandesi! Ora come ora invece non mi dispiacerebbe visitarla in bassa stagione, perchè no ?
Ahaha, fai bene! Conoscendo quella, li avrai in pugno! 😀
Bella bella bella! Dublino deve essere proprio una di quelle città di cui ti innamori.. Magari non impari l’inglese, ma quello che riguarda l’Irlanda e le sue tradizioni, le sue leggende, mi affascina. Non amo la birra irlandese però, questo devo ammetterlo!
Sono d’accordo con te: non sono le pinte ciò che ho apprezzato, ma l’atmosfera! Fossi in te, userei Dublino come punto di partenza per scoprire “l’isola verde”, cosa che io purtroppo non ho fatto!